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Escort col Covid ricoverata in Umbria, ora si prova coi test: “Le mogli non sapranno”

Test sierologici anonimi per i clienti della escort ricoverata in Umbria con il Coronavirus. Clienti della città di Modica e delle zone circostanti del Ragusano, dove la donna, straniera, si è prostituita fino allo scorso 13 luglio. Fino a quando, in autobus e poi in treno, non è arrivata in Umbria.

A Foligno ha accusato i sintomi del Covid, confermati dalla diagnosi dei medici, che ne hanno poi disposto il ricovero in un ospedale umbro.

La catena dei contatti

Le condizioni della donna, sottoposta alle cure, sono stabili. Dalle domande che le sono state fatte per ricostruire la catena dei contatti, non risulterebbero recenti prestazioni sessuali a pagamento in Umbria. Dove la donna è arrivata già malata.

In cerca dei clienti

Proseguono invece le verifica a Modica e nel Ragusano. Pur con le comprensibili difficoltà dovute all’imbarazzo dei clienti, soprattutto coloro che sono sposati o fidanzati.

L’ipotesi di poter verificare i tabulati telefonici della escort, per risalire ai clienti ricevuti nelle due settimane rimaste a Modica, non è percorribile. Non c’è infatti un’ipotesi di reato penale.

“Fate il test: le mogli non lo sapranno”

Ma poiché in pochi finora si sono fatti avanti per farsi il tampone, nonostante l’appello del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, le autorità amministrative e sanitarie cambiano strategia. Proponendo ai clienti della escort il test sierologico, più rapido e meno invasivo. Con la possibilità, quindi, di mantenere non solo l’anonimato sui risultati (obbligo di legge), ma anche evitare una procedura che porterebbe comunque chi si sottopone al tampone a dover frequentare più persone nei laboratori della Asp. Con il rischio di incontrare qualche conoscente.

L’esame avviene nella piena privacy” assicura il direttore generale della Asp di Ragusa, Angelo Aliquò. Ricordando che per tutte le informazioni dei positivi al Covid è avvenuto così.

Sanificazione di treni e autobus

Intanto, proprio a seguito della ricerca epidemiologica effettuata in Umbria, sono stati ricostruiti gli spostamenti effettuati dalla escort straniera nelle ultime due settimane. La donna ha viaggiato per mezza Italia: Ciampino, Barcellona, Modica, Catania, Roma, Foligno.

Le autorità sanitarie hanno disposto la sanificazione dei bus e dei treni sui quali la escort, infettata dal Coronavirus, ha viaggiato.