Nell’ultimo Consiglio comunale di Umbertide (lunedì 26 ottobre) il Movimento 5 Stelle è tornato, con un’interrogazione, sul recente episodio accaduto presso l’istituto di infanzia e asilo nido di via Morandi, protagonista suo malgrado di una vicenda molto discussa e che ha creato non poca preoccupazione soprattutto fra i genitori: nel giardino dell’edificio, infatti, un allievo della scuola materna ha rinvenuto, alcuni giorni fa, un’esca avvelenata per topi. Quest’ultima tipologia di “trappola”, solitamente, vengono poste all’interno di tubi o scatole posizionati in modo fisso per non essere trascinati via.
I consiglieri comunali del M5S hanno dunque interrogato l’assessore competente per sapere, in primis, se c’è stata una negligenza da parte della ditta che si è occupata dell’intervento di derattizzazione e per chiedere in che modo l’Amministrazione intende procedere al fine di evitare situazioni analoghe in futuro.
La ditta che si occupa della derattizzazione, a seguito dell’episodio, avrebbe trasmesso una nota al Comune con la quale ha contestato ogni responsabilità in merito. Dal sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune, invece, sarebbe emerso che il contenitore non appariva manomesso. “Dobbiamo allora dedurre che fosse difettoso? – si domandano i pentastellati – Di fatto un bambino con facilità ha estratto l’esca topicida da una delle scatole, ignaro di cosa fosse, consegnandola poi alla maestra. Ora perché non c’è stata una corretta comunicazione tra il Comune e la scuola per informare quest’ultima della derattizzazione in corso?“.
Generalmente quando si chiede un intervento di derattizzazione questo comporta, il più delle volte, la chiusura per un tempo indeterminato della parte in cui si posizioneranno gli erogatori oppure si può cercare di concordare con la ditta incaricata la porzione da chiudere per limitare il più possibile i danni alla libera circolazione. L’area andrebbe poi interdetta ai minori per evitare che possano toccare o spostare le esche, inoltre sarebbe necessario che siano indicate con appositi segnali le zone in cui si trovano tali distributori.
Questo episodio certamente dovrà portare all’adozione di misure più rigide, primo tra tutti un’informazione preventiva alle direzioni didattiche. L’assessore ha anche detto, a fine intervento, che avrebbe valutato l’ipotesi di alternare la ditta attuale con altre ditte del settore. “Forse perché la stessa è responsabile dell’accaduto? – chiosano i pentastellati – E se cosi fosse si cambia ditta ad ogni inconveniente? La realtà dei fatti non è per niente chiara, la risposta dell’Amministrazione è insoddisfacente; va aggiunto che l’appalto di queste prestazioni deve essere certamente fatto nel rispetto dell’economicità, ma non a discapito della sicurezza dei cittadini. Resta il mistero di cosa non ha funzionato“.