Esame del Ddl Omnibus, riviste anche le norme su protezione fauna selvatica e prelievo venatorio

Esame del Ddl Omnibus, riviste anche le norme su protezione fauna selvatica e prelievo venatorio

Redazione

Esame del Ddl Omnibus, riviste anche le norme su protezione fauna selvatica e prelievo venatorio

Lun, 23/09/2024 - 17:23

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C’è anche la revisione delle norme regionale in materia di protezione della fauna selvatica omeoterma e prelievo venatorio nel disegno di legge Omnibus proposto dalla Giunta, esaminato dalla prima Commissione regionale.

Ad illustrare l’omnibus ai commissari è stata la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.  L’atto nella prima parte attua gli impegni formali assunti nel 2023 dalla Presidente della Giunta a seguito dei rilievi degli uffici ministeriali, nell’ottica di leale collaborazione. In particolare le leggi oggetto di 
modifica sono la ‘13/2023’ “Sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia fino a sei anni di età” e la ‘15/2023’ “Modificazioni e integrazioni di leggi regionali”.

Inoltre il ddl  modifica o integra leggi regionali. Si tratta, ha spiegato la presidente Tesei, di interventi normativi necessari per armonizzare leggi regionali con normative di rango nazionale che non comportano modifiche sostanziali.

Nella seconda parte del provvedimento, ha spiegato la presidente Tesei, ci sono una serie di aggiornamenti della normativa regionale. In particolare il disegno di legge interviene sulla legge ‘15/1983’ (Norma per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di competenze della Regione o di Enti da essa delegati). Nello specifico si modificano le fasi procedimentali delle sanzioni amministrative: il nuovo testo specifica che la comunicazione dell’archiviazione della violazione deve essere effettuata 
anche agli interessati e non solo all’organo accertatore. Un modo per semplificare la procedura. 

Norme venatorie

Il provvedimento interviene appunto anche sulla legge ‘14/1994’ (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) per disciplinare le area di rispetto temporaneo già previste nel Piano faunistico regionale e per stabilire la possibilità, per queste aree, di adottare le medesime procedure di istituzione in vigore per ambiti faunistici simili, come le oasi di protezione e le zone di ripopolamento e cattura.

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