Sara Minciaroni
Spacciavano eroina e cocaina di discreta qualità e a prezzi modici. Si erano conquistati così una importante fetta di mercato della droga, accaparrandosi delle “piazze” importanti tra cui Piazza del Bacio, Via Cortonese e poi quella dei “baracconi” a Pian di Massiano. Con questo prezzi (40 o 50 euro a dose) riuscivano a piazzare anche 20 e più bustine al giorno allo stesso cliente per un giro d’affari di oltre cinquemila euro al giorno ( anche 100 dosi in un giorno).
Cinque arresti. Per questo dopo una lunga attività investigativa 5 cittadini tunisini sono finiti in manette per il reato di spaccio continuato e 35 persone ( in prevalenza giovani perugini ma anche aretini, viterbesi e senesi) segnalate come assuntori. Ieri il gip ha convalidato i fermi richiesti dal pm Paolo Abbritti per un’ indagine che da agosto a settembre ha portato al sequestro di oltre 60 grammi di cocaina.
Gestiva lo spaccio da casa. Perquisendo i tre appartamenti dove i sospettati abitavano (uno di loro era ai domiciliari in una casa in zona Tre Archi e da qui continuava a coordinare la sua attività di spaccio), i militari hanno trovato di tutto dai bilancini di precisione, al materiale per il taglio ed il confezionamento oltre a mille euro di denaro contante ritenuto provento dello spaccio.
Appartamenti senza contratto. Un altro aspetto che l’indagine dei carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal tenente colonnello Pierugo Todini (che stamattina ha reso noti i particolari dell’operazione) dovrà approfondire, è quello relativo ai proprietari degli appartamenti, tutti ceduti senza regolare contratto di affitto.
Il sabato si spostavano in discoteca. Tra i punti di spaccio della banda anche una nota discoteca di Casa del Diavolo a Perugia. Uno dei cinque è stato anche accusato di ricettazione per il furto di un telefono cellulare sparito proprio dal locale nelle scorse settimane e poi ritrovato in suo possesso.
Tutti tra i 21 e i 25 anni. Tra i cinque fermati il più giovane è del 1992, il più anziano del 1988, tutti tranne uno irregolari e già gravati da precedenti per reati analoghi. Posti sotto intercettazione, sono stati osservati e pedinati per un lungo periodo arrivando così all’ accusa di attività di spaccio continuata. “Dimostrare che l' attività è continuata nel tempo ci permette che la scarcerazione non sia immediata – ha spiegato Todini – così è certo che rimangano dentro per un lungo periodo. Dopo puntiamo all' espulsione immediata”.
Accoltellamento in Piazza del Bacio. Uno di loro recentemente era stato anche vittima di un episodio di violenza, forse un regolamento di conti proprio per la conquista delle “piazze” e ne era uscito con una coltellata alla gamba.