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Enpa Terni sui cani deportati in Germania dal canile di Stroncone. Interviene anche l'Aidaa

Aggiornamento ore 14.30 – Grande impressione sta destando la vicenda dei possibili trasferimenti di alcuni cani in canili lager in Germania che sta coinvolgendo anche l'associazione Aidaa. La questione è particolarmente complessa e intrigata, ma cerchiamo di fare ordine. L'associazione in difesa degli animali e dell'ambiente intende denunciare la possibile deportazione dei alcuni cani presenti nel canile di Stroncone in Germania, visto che un documento votato all'unanimità alla presenza delle istituzioni vieta nella provincia di Terni non solo l'adozione internazionale, ma anche quella fuori regione (leggi qui). Il problema è che il comune di Stroncone con una delibera (pubblicata in fondo) autorizzerebbe alcuni associazioni a trasportare i cani in Germania. In una nota dell'Aidaa si legge: “In Italia esiste una rete di associazioni dirette o gestite da persone di origine austriaca o tedesca che sono dedite alla pratica delle adozioni internazionali dei cani italiani oltr'alpe. Una rete che da quanto siamo riusciti fino ad ora a capire è composta da una ventina di gruppi che operano in Italia collegati ad altrettanti gruppi o canili che operano in Germania. Premettiamo che la maggioranza di queste persone operano in buona fede e che ci sono gruppi ed associazioni che portano ogni settimana dei viaggi di cani in Germania per essere adottati da famiglie per bene, ed altri che invece portano i cani nei “canili tedeschi” dove non si sa che fine fanno. Quest'ultimo sistema di trasporto che si nasconde sotto una finta legalità attraverso adozioni fittizie dei cani ad amici e compiacenti dei deportatori è considerato da noi un traffico parallelo perchè maschera ( e sono molte le prove a carico) un vero e proprio traffico internazionale di animali dove queste persone che si inventano associazioni con tre soci e tutte riconducibili al circuito di cui parlavamo all'inizio la cui destinazione finale degli animali è assolutamente sconosciuta”. Secondo l'associazione dunque a Stroncone agirebbero queste 'associazioni' che farebbero dei cani soltanto merce da macello. Continuando a leggere la nota dell'Aidaa vengono a galla numeri e cifre davvero impressionanti, vediamo: “Ora il primo fatto è che queste persone mascherano un'attività che frutta a loro fino a 150 euro a cane sotto le mentite spoglie di salvataggio dei cani dagli “orrendi canili lager del sud Italia” omettendo ovviamente di dire che ogni mese sul loro conto corrente arrivano bonifici di diverse migliaia di euro, che ovviamente sono esentasse e che seguendo i quali si arriva alla fonte del pagamento che sono in alcuni casi le multinazionali del farmaco o della produzione di cibo ed altri prodotti per animali, che usano questi cani per la sperimentazione. Abbiamo quindi fatto denuncia alla Guardia di Finanza facendo nomi e cognomi di persone che in Italia intascano fino a 20.000 euro al mese dai corrispettivi tedeschi per aver alimentato il mercato dei cani randagi verso la Germania.

L'Enpa – Ovviamente il fatto non è passato sotto silenzio negli ambienti dell'Enpa, ente nazionale protezione animali, che attraverso il suo presidente provinciale, Patrizia Fancelli, ha diffuso una nota in cui si cerca di far chiarezza sulla situazione del canile di Stroncone, che al momento, sempre secondo l'Enpa, sarebbe sotto sequestro amministrativo: ci appare doveroso prendere parola per quanto riguarda l'amara questione delle adozioni estere dirette alla Germania ed altri paesi – si legge nel comunicato – con particolare riferimento al nostro territorio ed i randagi appartenenti al Comune di Stroncone attualmente ospitati presso il canile privato convenzionato sito nella stessa località. […]

Il Canile si trova sotto sequestro amministrativo ed il custode ausiliario nominato dalla ASL veterinaria di Terni è Giuseppe Moscatelli, guardia Zoofila Enpa Sez. provinciale di Terni nonché Vice Presidente sella nostra sezione.
Per tutelare i randagi presenti dal giorno del sequestro del canile i cani partono da lì non più tramite la fantomatica scheda di adozione bensì su delibera del comune di appartenenza, con regolare delega rilasciata dall'amministrazione alla rappresentante dell'associazione che richiede il cane. Da quando è in atto il sequestro, nessun cane di Stroncone di cui si parla in questi giorni ha avuto il benestare della Asl 4 per il trasferimento.
Precedentemente al sequestro ne sono partiti 5 per la Germania ed il comune di Stroncone, come tutti i comuni laziali convenzionati, hanno ricevuto da parte dell'Als 4 l'informativa inoltrata anche alla Procura della Repubblica per l'attuazione dei controlli post affido, cosa fino ad ora mai realizzata da nessun Comune interessato.
L'Asl 4 di Terni dal momento del sequestro non rilascia nessuna documentazione per il trasferimento dei cani e non da l'autorizzazione se precedentemente non c'è richiesta ufficiale da parte dei Sindaci dei vari comuni e solo su successiva visita medico veterinaria che accerta lo stato di salute dell'animale sottoponendolo alle analisi e profilassi necessarie. […]

Detto questo attualmente, quindi dal momento del sequestro ad oggi, dal canile di Stroncone sono partiti per la Germania solo i cani convenzionati con alcuni comuni del Lazio, tra cui Rieti, che secondo le loro leggi regionali hanno dato il benestare al trasferimento dei cani fuori nazione.
I cani appartenenti al comune di Stroncone, benché ci sia stata una delibera del comune stesso favorevole al loro trasferimento, non sono stati ancora prelevati.
A livello operativo due settimane fa è stato fatto un incontro con il Comune di Terni, la Asl Veterinaria del territorio e tutte le associazioni animaliste del luogo nella quale si è VIETATO con libero voto a maggioranza il trasferimento dei cani in Germania facenti parte al territorio di Terni.
Purtroppo il comune di Stroncone con una delibera da poco divulgata e di cui si sta parlando molto in questi giorni ha deciso di dare il benestare al trasferimento dei cani a loro appartenenti in Germania o comunque all'estero.

Benchè l'AIDAA parli di silenzio, come se nessuno stia facendo nulla per queste creature, ben 7 associazioni del ternano, in una Conferenza dei Servizi indetta dal Comune di Terni, hanno detto unanimi NO al trasferimento dei cani di Stroncone in Germania.
I cani umbri non si muoveranno dal canile di Stroncone e la Delibera del Comune è in mano ad un avvocato per un prossimo ricorso al TAR che costerà alle Associazioni tanti soldi…
Ci chiediamo a questo punto se l'AIDAA o altre associazioni che pensano che nulla si stia facendo vogliono partecipare con noi a questa onerosa spesa in favore dei nostri amici a quattro zampe.
La proposta oggi divulgata dall'AIDAA al Comune di Stroncone in cui si propone di trovare adozione ai 37 cani “in pericolo” di espatrio, adozione magari in Umbria, è senza dubbio valida, ma ci chiediamo come mai se è così semplice trovare 37 famiglie disposte ad accoglierli fin da subito non si pensa anche alle centinaia di cani del Sud che EFFETTIVAMENTE invece in questo periodo stanno partendo per la Germania?”
L'Aidaa – Dopo le denunce del possibile trasferimento dei cani di Stroncone in Germania, e dopo aver visionato la delibera del comune della provincia di Terni (riportata in fondo all'articolo) che vorrebbe affidare i propri cani ad una associazione che li deporterebbe in Germania senza alcuna sicurezza in merito al loro collocamento in famiglie piuttosto che essere destinati in lager di vivisezione. AIDAA oggi attraverso il suo presidente ha inviato una lettera al sindaco di Stroncone chiedendo un incontro urgente al fine di valutare la proposta dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE che come scritto nella lettera si rende disponibile al collocamento dei trentasette cani randagi del comune di Stroncone presso famiglie residenti in Umbria o nel nord Italia alle stesse condizioni previste dalla delibera comunale. “La lettera è stata inviata in doppia copia oggi al sindaco di Stroncone- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ora attendiamo di essere chiamati in quanto titolari di una proposta di collocamento in Italia dei randagi di questo comune alle stesse condizioni di chi li vorrebbe portare in Germania, nella nostra proposta ci siamo richiamati a quanto scritto nella medesima delibera comunale, e se il sindaco non dovesse subito bloccare le partenze dei cani in Germania saremo pronti ad ogni evenienza compresa la richiesta di commissariamento dello stesso comune ci aspettiamo una risposta chiara entro domani”.

Sembra che l'atteggiamento battagliero del presidente Aidaa non sia piaciuto ad alcune associazioni che si occupano di adozioni e che si sia passati anche per le vie legaloi. Questo lo sfogo di Lorenzo Croce: “Ho letto il comunicato delle associazioni che si occupano di portare i cani in Germania con il quale mi accusano di diffamazione ed altro annunciando denunce penali.

Le denunce si fanno e non si annunciano. Invito i signori delle associazioni in questione da noi accusate di portare i cani in Germania per essere portati alla vivisezione e sui quali lucrano a procedere penalmente nei miei confronti.
Non saranno i comunicati stampa ad intimorire me e l'associazione che presiedo.
Dal canto nostro confermiamo tutte le accuse a loro rivolte e confermiamo la necessittà di verifiche sia sulla destinazione dei cani portati contro la legge in Germania e sugli aspetti fiscali della vicenda per i quali abbiamo deciso di rivolgerci alla Guardia di Finanza.
Confermiamo altresi tutte le accuse formulate nei confronti di questi signori che lucrano sulla pelle delgi animali.
Invitiamo tutti i comuni che inviano attraverso queste associazioni i cani in Germania a fermare immediatamente questo traffico in attesa delle decisioni della magistratura ordinaria alla quale ci siamo già rivolti.”

articolo modificato alle 15.30

Delibera giunta comunale Numero 56 Del 21-05-12

Oggetto: Adozione dei cani randagi presenti presso il canile aggiudicatario dei servizi di custodia – Provvedimenti relativi.

L'anno duemiladodici il giorno ventuno del mese di maggio alle ore 18:00, presso questa Sede Municipale, convocata nei modi di legge, si è riunita la Giunta Comunale con la presenza dei Signori:

BERANZOLI NICOLA SINDACO P
MASSOLI CRISTIANO VICE SINDACO A
QUINTILI MASSIMO ASSESSORE A
ANGELICI OTTAVIO ASSESSORE P
LIORNI EULERO ASSESSORE P
CONTESSA GIOVAN BATTISTA ASSESSORE P
PETRUCCI STEFANO ASSESSORE A

Assume la presidenza il Signor BERANZOLI NICOLA in qualità di SINDACO.
Assiste il SEGRETARIO dott. ZOTTI MICHELE.

Il Sindaco, costatato che gli intervenuti sono in numero legale, dichiara aperta la riunione ed invita i convocati a deliberare sull’oggetto sopra indicato.

LA GIUNTA COMUNALE

– Visto il D.Leg.vo n. 267 del 18/8/2000;
Premesso che sulla proposta della presente deliberazione:
– il responsabile del servizio interessato, per quanto concerne la regolarità tecnica;
ai sensi dell’art. 49 del D.Leg.vo n. 267/2000, hanno espresso parere:

FAVOREVOLE
LA GIUNTA MUNICIPALE

DATO ATTO che il Comune di Stroncone non dispone di un proprio canile e che attualmente i servizi di custodia dei cani randagi catturati sul proprio territorio sono aggiudicati ad un canile privato;
VISTO che attualmente presso detto canile sono presenti n. 34 randagi;
RITENUTO di dover promuovere e sostenere ogni iniziativa ed attività che possa ridurre il fenomeno del randagismo anche con la promozione di iniziative per favorire l’adozione dei cani presenti nel canile;
DATO ATTO dell’ordinanza del Sindaco di Stroncone n. 32 del 20/04/2012 con la quale il canile di Stroncone, ove sono ospitati i cani randagi, è posto sotto osservazione sanitaria per sei mesi al fine di adeguare le sue strutture alle norme vigenti;
CONSIDERATO che, ultimamente, risulta essere sempre più difficile trovare una collocazione adatta ai randagi catturati in quanto i canili autorizzati sono sempre al limite delle loro capacità di ospitalità (come risulta anche dalle gare espletate da questo Ente per la gestione di tale servizio che non hanno avuto esito);
PRECISATO che sempre più frequentemente sono rivolte a questo Ente richieste di adozione dei cani presenti in detto canile, specialmente per il loro trasferimento all’estero;
RILEVATO che queste richieste provocano reazioni contrastanti presso le associazioni di protezione animale (come risulta in modo evidente anche dalle note giacenti presso questo Ente Prot. n. 3733 del 08/05/2012 e prot. n. 4092 del 18/05/2012, in quanto alcune sono fortemente favorevoli all’adozione al fine di allontanare detti animali dai canili (che costituiscono sempre e comunque una, nella migliore delle ipotesi, limitazione alla natura di detti animali), mentre altre sono preoccupate dalle eventuali conseguenze negative dell’adozione;
RITENUTO dover assumere, rispetto alla questione, un comportamento univoco e costante e che la carenza di norme in materia di adozione non contribuisce alla migliore gestione del fenomeno;
PRESA VISIONE della Legge Regionale n. 19 del 19/07/1994, che detta norme in materia di tutela degli animali di affezione e per la prevenzione ed il controllo del fenomeno del randagismo;
TUTTO CIO’ premesso e ritenuto necessario determinarsi in merito;
VISTO l’atto di G.M. n. 109 del 10/10/2002 che approva il regolamento degli Uffici e dei Servizi;
VISTO l’atto di G.M. n. 181 del 29/12/2011 che dispone in ordine al PEG 2012;
UNANIME,

D E L I B E R A

1. DI STABILIRE i seguenti criteri da utilizzare in caso di richieste di adozione di cani randagi catturati nel Comune di Stroncone ed ospitati presso il canile che per conto di questo Ente gestisce i relativi servizi di custodia:

A. Di norma l’adozione dei cani randagi catturati nel territorio del Comune di Stroncone, ed ospitati presso il canile che ne gestisce la custodia per conto di questo Ente, è promossa possibilmente a favore di persone residenti nella Regione Umbria e in sub-ordine nel territorio Nazionale;
B. In difetto di richieste di adozioni all’interno del territorio Regionale e in sub-ordine nazionale, possono essere autorizzate adozioni a persone fisiche residenti nell’Unione Europea, purchè siano attivati tutti i protocolli previsti dalle norme vigenti sulle procedure per l’esecuzione dei controlli nella movimentazione comunitaria di cani e gatti;
C. Inoltre gli adottanti dovranno trasmettere foto dell’animale adottato e certificati sullo stato di salute, rilasciati da veterinari abilitati , relativi dei cani dati in adozione con cadenza almeno annuale e con l’obbligo di trasmettere l’avviso di eventuale decesso;
D. Il Comune di Stroncone per gli eventuali ulteriori controlli può avvalersi della collaborazione di associazioni italiane aventi dei protocolli d’intesa con associazioni animaliste straniere previo accordi o convenzioni da stipulare ;
E. Tali associazioni dovranno predisporre almeno un viaggo con cadenza annuale presso le famiglie dei cani adottati ( scelte a campione dall’Amministrazione) accompagnando rappresentanti dell’Amministrazione o rappresentanti delle associazioni locali delegate dall’Amministrazione stessa.

F. Di inviare la presente deliberazione a tutti gli Enti (Regione Umbria, Ministero Salute, ASL4, e di procedere alla pubblicazione all’albo pretorio comunale.

G. DI INCARICARE il responsabile Area Segreteria di verificare presso le associazioni di cui all’art. 12 della L.R. n. 19 del 1994, presenti nel territorio provinciale, la possibilità di attivare collaborazioni con il Comune di Stroncone per il controllo degli animali adottati.

H. DI DESTINARE almeno il 10% delle economie per effettuare i controlli successivi all’adozione stessa;

I. DI RENDERE il presente atto immediatamente esecutivo.