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Energie rinnovabili, allarme della Provincia sugli iter per le autorizzazioni degli impianti

L’energia da fonti rinnovabili al centro di un’incontro organizzato dalla prima commissione consiliare della Provincia. “Questa volta concentreremo la nostra attenzione – ha spiegato il presidente della commissione Massimiliano Capitani – sulle procedure autorizzative necessarie per la realizzazione degli impianti. Molte volte infatti i cittadini non sanno capire perché devono aspettare molto per avere i permessi relativi ai vari tipi di impianti”. La spiegazione è arrivata da Boris Vujovic, funzionario provinciale: “L’iter per le autorizzazioni è molto lungo, innanzitutto perché alle conferenze di servizio dobbiamo invitare tanti soggetti istituzionali (Sovrintendenza, ministero, vigili del fuoco…), questi possono essere anche 12-13”. “E’logico quindi che c’è una certa lentezza necessaria – ha concluso il funzionario competente – spesso poi le procedure vengono stoppate in maniera clamorosa. Se c’è il vincolo paesaggistico infatti deve decidere la Sovrintendenza, è chiaro, ma anche se questo non sussiste la Sovrintendenza deve essere interpellata. Questo spesso comporta il parere ostativo, o ci vengono chieste delle grosse riduzioni”. Il consigliere Gianfranco Becchetti del Pd è intervenuto dicendo: “Se la Sovrintendenza dà un parere negativo un motivo ci sarà: Non mi piacciono i molti impianti per il fotovoltaico che si vedono nelle nostre campagne, usiamo meglio piuttosto l’energia elettrica”. Vujovic ha allora spiegato che la questione non sorge sui vincoli diretti, ma sui cosiddetti “vincoli in itinere”. Anche per il consigliere Valerio Bazzoffia di Fli esiste un problema di rapporti con la Sovrintendenza: “Organizziamo un incontro chiarificatore con quest’organo istituzionale e troviamo un nuovo modus operandi” ha concluso. Il consigliere Enrico Bastioli dei Socialisti riformisti ha poi posto l’accento sulla grande pressione che deve subire l’ufficio provinciale competente. “Nel regolamento regionale – ha aggiunto – sono stati recepiti anche dei nostri suggerimenti. Concordo con il fatto che bisogna chiarire il rapporto con la Sovrintendenza”. La consigliera Laura Zampa del Pd ha infine chiesto di fare “assoluta chiarezza sulle modalità operative per l’acquisizione dei permessi, infatti il cittadino vuole spiegazioni dai rappresentanti eletti”. L’assessore all’Ambiente Roberto Bertini ha infine spiegato che l’Umbria presenta delle forti difficoltà anche per la sua precisa conformazione, con molti centri abitati. “Trovo però che il fotovoltaico sia mezzo migliore, quello che presenta quasi zero problemi. L’importante è trovare il posto migliore per impiantare i pannelli, noi stiamo facendo in questo la nostra parte, incrociando il valore delle energie rinnovabili con quello del territorio. E ricordiamolo, in agricoltura il fotovoltaico integra il reddito di un settore in condizioni drammatiche”. In conclusione dell’incontro Capitani ha aggiunto: “Ora lo sappiamo, non è vero che i permessi per gli impianti vengono dati con leggerezza, dietro c’è un severo studio”. “E ribadisco un concetto – ha aggiunto – se il popolo ha deciso per un No al nucleare, le strutture per le energie rinnovabili vanno impiantate. Non ci sono alternative”.