Si è tenuta oggi presso l’Auditorium della Federazione Gioco Calcio, l’Assemblea di Confindustria Perugia alla presenza della Presidente nazionale Emma Marcegaglia, della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e del giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo. A moderare l’incontro il Presidente uscente di Confindustria Perugia Antonio Campanile, il quale ha presentato e accolto il neo- eletto Ernesto Cesaretti, votato con il 96% delle preferenze. Un’assemblea tenutasi “in un periodo molto delicato per la vita del Paese”, ha affermato Campanile, il quale ha anche aggiunto che “le scorse settimane è stato prospettato da più parti il rischio di un possibile default italiano, legato alla speculazione dei mercati finanziari internazionali. L’alto debito pubblico, il disavanzo consistente e la bassa crescita hanno determinato l’aumento senza precedenti del differenziale dei tassi sui titoli del Tesoro ed hanno generato preoccupazioni circa la solvibilità dello Stato”. Il Presidente Campanile ha criticato la protesta dei manifestanti della CGIL presenti all’esterno dell’Auditorium dove si è svolta la conferenza, ritenendola fuori luogo e inappropriata per la natura dell’incontro. Tutti i relatori sono convenuti sulla difficile situazione nella quale un paese occidentale come l’Italia si trova, a seguito della recessione mondiale in cui il mondo intero versa. “C’è chi afferma che la recessione sia solo occidentale, e non globale”, ha detto la Presidente Marini, facendo riferimento ad una crisi definita da Campanile come la peggiore dopo quella del 1929. Molto discussa anche la manovra finanziaria, ormai giunta alla quinta revisione, e considerata dai presenti come depressiva, in grado solo di abbattersi sulle tasche dei contribuenti e soprattutto non abbastanza incisiva a risollevare le finanze del paese, nonostante le azioni correttive indispensabili a far pareggiare il bilancio. Uno sviluppo che però non si basa sulla ricerca, sull’università, sulla spinta a giovani imprenditori, ha affermato Catiuscia Marini, in grado di portare all’estero il nome dell’Italia: mancano le risorse pubbliche, ha continuato la Presidente, il Patto di Stabilità affossa i bilanci locali, e diversi capitali vengono sprecati per il mantenimento di alcune poltrone inutili. Ecco perché “si tratta di ridurne i costi, sfoltire poltrone e relative sovrastrutture amministrative”, ha concluso la Marini. Un invito accolto anche dal neo Presidente Cesaretti, il quale ha parlato di “razionalizzazione organizzativa, che punta ad eliminare duplicazioni, sprechi, a mettere in comune le aree di eccellenza presenti all’interno del nostro sistema regionale, con evidenti ricadute in termini di costi e di efficienza”. A concludere la conferenza è intervenuta la Presidente nazionale di Confindustria Emma Marcegaglia, la quale si è soffermata sul quadro internazionale, accennando, come gli altri relatori, alla necessità di eliminare quegli enti pubblici, tra cui le province, che rallentano la macchina statale. Ha definito imbarazzante il balletto per l’abrogazione degli stessi, e il rimando finale alla legge costituzionale che farà cadere tutto nel nulla. Emma Marcegaglia ha voluto concludere insistendo sul fatto che uno stato di media grandezza come l’Italia senza lavoratori e senza investimenti nel settore imprenditoriale non può sperare in una ricrescita positiva. Si è detta inoltra favorevole ad una tassazione patrimoniale, che tanto spaventa i politici italiani.
Durante l’incontro è stato consegnato a sei aziende umbre il Premio Fedeltà associativa riservato alle imprese iscritte a Confindustria da 50 anni: a ritirarlo le Cartiere di Trevi, leader nella produzione di carte e cartoncino, esportate anche in India, Cina ed Emirati Arabi; Ellesse international, per l’abbigliamento e le calzature; Fratelli Brufani, azienda impegnata nella produzione di mangimi per bovini; Fratelli Pucciarini, per l’artigianato; Hotel Grifone-Edilarge, impegnato nel settore alberghiero ed apri fila dell’edilizia economica popolare perugina; Sviluppo Immobiliare, di Città di Castello, leader per la produzione di manufatti in cemento.
(AleChi)
Foto di Stefano Dottori
Video di Nicola Palumbo
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