E' la manutenzione ordinaria, e gli oneri che comporta alle casse della provincia, il grave problema che fa addirittura parlare di “emergenza”che colpisce i circa 3mila chilometri della rete viaria in Umbria.
E' lo stesso Domenico Caprini che, recependo polemiche anche sindacali sul tema della viabilità e della manutenzione stradale, ha parlato di “emergenza” e di “priorità delle priorità”: “ Si impone una scelta: adottare una misura straordinaria per la manutenzione delle arterie viarie, magari sospendendo per due anni i finanziamenti destinati a nuove opere”, ha detto Caprini. Secondo l'assessore provinciale, infatti, provincia e comuni non possono sostenere solo “con i propri mezzi finanziari” le spese necessarie al mantenimento delle strade.
Caprini ha chiesto per affrontare il problema una sorta di “patto istituzionale”, in cui coinvolgere anche fondi regionali: “Ormai, non è più procrastinabile il dovere di dare una risposta certa alla emergenza. Stiamo utilizzando le ultime risorse a disposizione per vari lavori sulle strade, ma queste rappresentano solo una piccola parte delle somme che sarebbero necessarie ad una manutenzione ottimale della rete. E’ ben altro ciò che necessita per garantire la sicurezza alla collettività”, ha detto.
Solo parzialmente soddisfatti della presa di posizione della provincia gli esponenti sindacali: “Prendiamo positivamente atto che l’assessore provinciale competente alla viabilità abbia definito la situazione del settore strade un problema serio e reale, anzi sottolineando addirittura la mancanza del sale per rendere praticabili le strade in caso di nevicata”, ha detto Angelo Garofalo, della segreteria provinciale Uil Ffp. “Francamente meno apprezzabile ci risulta lo scaricabarile successivo: non vorremmo che mentre la politica discute su chi deve intervenire, le condizioni meteorologiche peggiorassero lasciando i cittadini senza un adeguato servizio e i lavoratori a risolvere i problemi di organizzazione e sicurezza non risolti dalla politica stessa”, ha detto Garofalo, invitando la provincia a reperire i fondi con il taglo dei costi della politica.