Sono centinaia le telefonate dei cittadini che arrivano in questi giorni ai centralini di VUS e del Comune per segnalare problemi con l’erogazione dell’acqua, e tutti sono increduli che con tanta neve si possa essere in emergenza idrica. Purtroppo i tempi di recupero necessari a rimpinguare la portata delle sorgenti sono variabili in relazione alle diversa profondità della falda, ma sempre lunghi (misurabili in mesi non certo in giorni). Non sono state sufficienti quindi le nevicate dei giorni scorsi per far fronte alla riduzione della portata, che in questo periodo, come più volte sottolineato e riscontrabile nel sito dell’Arpa, è a livelli minimi in tutte le sorgenti del territorio.
Questa situazione, già difficile, è ulteriormente aggravata dai problemi connessi all’abbassamento delle temperature. Il gelo infatti ha causato perdite a seguito della rottura degli idranti e di tratti di condotte. Anche i contatori che si rompono, sempre a causa dell’abbassamento delle temperature, con il disgelo determinano perdite che aggravano la crisi idrica. In ultimo, si riscontra un notevole aumento del consumo, in particolare notturno, che determina lo svuotamento dei serbatoi, causato presumibilmente dai rubinetti lasciati aperti per non far gelare le condotte.
L’insieme di questi problemi sta richiedendo un notevole impegno organizzativo da parte di VUS, a cui l’azienda sta facendo fronte adoperandosi al massimo delle proprie potenzialità, avendo rinforzato tutti i turni di reperibilità e sottoponendo il personale al massimo sforzo possibile. A tal proposito è doveroso da parte dell’azienda ringraziare il personale per il grande impegno con cui sta operando.
La VUS è consapevole dei disagi dei cittadini, per i quali si scusa, ma chiede un po’ di comprensione e di pazienza, tenendo conto che in questi giorni le chiamate al call center sono oltre 3.500 a fronte di una media del perido di non oltre 600. Per far fronte a queste richieste attualmente si stanno impiegando oltre ai propri dipendenti, 8 addetti di ditte terze per la sostituzione dei contatori gelati, 3 autobotte di VUS e 3 di privati per rifornire i serbatoi, 6 squadre esterne per tutte le operazioni di riparazione dei guasti. A queste richieste vanno poi aggiunte quelle ordinarie necessarie a garantire gli allacci, i preventivi, il montaggio dei contatori, ecc. per quanto riguarda sia il servizio idrico che quello del gas, servizio quest’ultimo che ha anche subito un aumento del carico di lavoro per le attività legate al mantenimento della sicurezza, sempre a causa della riduzione delle temperature.