Da quando le previsioni meteo hanno segnalato il peggioramento della situazione climatica a Perugia, con la neve e soprattutto il forte abbassamento delle temperature, il Comune ha attivato strutture e personale per rispondere alle difficoltà dei senza tetto ed in generale delle persone più esposte e meno difese. “Abbiamo attivato – spiega l'assessore ai servizi sociali, Andrea Cernicchi – i nostri servizi, potenziato quelli che già funzionano, e anche adottato provvedimenti che in passato non ci eravamo trovati nella necessità di prendere, come l' apertura notturna della sala d'attesa della stazione. Fino ad oggi questa risposta è stata sufficiente, ma continuiamo a monitorare attentamente la situazione, anche perché l'ondata di freddo sembra non volersi attenuare”. In primo luogo, a partire da venerdì scorso, è stata potenziata la capacità recettiva del ristoro notturno presso l'ex foresteria adiacente al parco della residenza per anziani “Seppilli”, che offre un posto letto, un pasto caldo serale e una colazione al
mattino. Dalle quindici persone normalmente ospitate, si è passati a diciotto persone, ed è stato anticipato l'orario di apertura del servizio di due ore. La struttura apre quindi alle ore 18, non alle 20, e funziona fino alle 8. Contemporaneamente è stata chiesta la disponibilità all'Ostello di Pian di Massiano ad accogliere eventuali persone segnalate dai Servizi Sociali territoriali e dall'Unità di Strada. Sono state accolte per ora due persone, che potranno rimanere fino al perdurare dell'emergenza freddo. Sono stati attivati altri due posti letto presso il Centro di accoglienza di Via del Favarone per persone straniere. Dal momento in cui è scattata l'emergenza freddo sono stati anche potenziati i servizi del Centro di bassa soglia e quelli dell'Unità di strada. Il primo ha il compito di informare ed indirizzare le persone alle strutture deputate all'accoglienza ed a quelle in cui è possibile consumare un pasto caldo. L'Unità di strada ha aumentato le sue uscite sul territorio, monitorando i luoghi dove maggiore è la presenza di persone dedite all'accattonaggio, individuando bisogni e all'occorrenza distribuendo pasti e bevande calde. Vengono inoltre fornite coperte a chi dispone di un luogo in cui ripararsi. Il lavoro di monitoraggio del territorio viene fatto in stretta collaborazione e raccordo con la Croce Rossa di Perugia, che presidia maggiormente le zone periferiche della città. Da sabato scorso, infine, e per tutto il periodo dell'emergenza freddo, su espressa richiesta del Comune, le Ferrovie dello Stato hanno aperto la sala d'attesa della Stazione di Fontivegge durante le ore notturne, per dare la possibilità di riparasi a chi ne avesse bisogno.