Con i contagiati dal Covid, a causa dell’ondata della variante Omicron, passati in 6 giorni da 4600 a 11mila in Umbria, il dibattito in Consiglio regionale sul bilancio si è trasformato in una discussione su come si sta affrontando l’emergenza pandemica.
Con le opposizioni che hanno invocato una comunicazione della Tesei sulla situazione sanitaria e la presidente che ha scelto di parlarne nel suo intervento sul bilancio, dopo aver ascoltato le posizioni dei consiglieri.
La governatrice ha bollato come false le accuse di aver dimezzato i tracciatori (“ne stiamo formando altri 50 che presto prenderanno servizio” ha spiegato). Annunciando la proroga al 28 febbraio, in attesa dell’approvazione della legge di bilancio, dei contratti a tempo determinato dei sanitari.
La presidente ha rivendicato le scelte fatte nell’ordinanza, molte delle quali poi confermate dal decreto del Governo. Spiegando di attendersi, insieme agli altri governatori, sulla base delle indicazioni del Cts nazionale convocato per oggi, “strumenti nuovi” per affrontare una “situazione nuova” determinata dalla variante Omicron che ha fatto ripiombare nell’emergenza “non l’Umbria, ma il mondo”.
Tuttavia ha ricordato come in Umbria a fronte di un’impennata del numero dei positivi come non si era registrato neanche nella seconda ondata, la situazione negli ospedali sia molto inferiore, con 112 ricoverati in Umbria, di cui 8 in terapia intensiva.
“Stiamo lavorando per l’ampliamento” ha detto a proposito delle strutture sanitarie destinate ai pazienti Covid. Compreso l’ospedale da campo: “E’ per l’emergenza. Se serve, è pronto”.
Ma appunto, anche Tesei, come altri governatori, si attende regole nuove per il tracciamento e le quarantene: “Altrimenti rischiamo di bloccare il Paese”.
Le opposizioni parlano di gestione disastrosa della nuova ondata Covid e attaccano.
Il segretario del Pd, Tommaso Bori, parla della presidenza Tesei come di una “calamità naturale”. Ammette che le opposizioni hanno sbagliato nel cercare di avere un atteggiamento propositivo nei confronti della Giunta sin dall’inizio della pandemia. E annuncia: “Scriverò al Governo, perché qualcuno deve metterci le mani, e non potete essere voi”.
Bori ricorda che le opposizioni avevano chiesto all’inizio di questa nuova ondata di aumentare il personale per il tracciamento, che era stato dimezzato. Lamenta le mancate assunzioni (“ne avevate promesse 1500”) e il fatto che operatori sanitari umbri nel frattempo siano andati a lavorare altrove. Con il risultato che il sistema sanitario pubblico è al collasso e i cittadini sono costretti a rivolgersi ai privati per i tamponi e le prestazioni sanitarie.
“Le macerie le avete già fatto voi, noi stiamo cercando di ricostruire” la replica della capogruppo di FdI Eleonora Pace.
Il capogruppo del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca, ricorda le ordinanze e le circolari contrastanti di questi giorni su tamponi e quarantene: “Avete gettato nel panico gli umbri alla viglia di Natale”.
“La calamità nella sanità umbra si è avuta nell’aprile del 2018” ha replicato la consigliera della Lega, Manuela Puletti. Ricordando in più occasioni la sanità ereditata dall’attuale amministrazione dopo lo scandalo Concorsopoli.
Una replica inaccettabile e strumentale, parlare ancora del passato, secondo la capogruppo del Pd, Simona Meloni. Che ricorda la gestione caotica del tracciamento nelle scuole, a seguito delle varie ordinanze. Parla di quanto fatto in altre regioni. E lamenta le scelte caotiche fatte in materia di sanità, non solo riguardo la pandemia. Come dimostrano i cambi sul nuovo Piano sanitario, tra l’altro assunti senza la partecipazione con i territori.
Valerio Mancini (Lega) ha invitato a guardare i numeri delle ospedalizzazioni e del ricorso alle terapie intensive: “Stiamo spaventando le persone, come stanno facendo i media nazionali”. E comunque ha ricordato che l’Umbria non è l’unica regione a dover affrontato la nuova ondata di contagi da Omicron che, comunque, sembra meno pericolosa. Mancini ha stigmatizzato anche gli errori del Comitato tecnico scientifico, a livello nazionale e regionale, lodando invece il lavoro dei sanitari.
“Basta minimizzare, i cittadini umbri sono esasperati” ha detto il portavoce dell’opposizione, Fabio Paparelli. Lamentando carenze sanitarie. E non solo rispetto alla pandemia: “In due anni avete smantellato una sanità che per 50 anni è stata un’eccellenza”. Per Paparelli le ultime ordinanze sono una “resa incondizionata” di fronte alla variante Omicron. Frutto di scelte da inquadrare in un disegno di smantellamento del sistema sanitario pubblico.
(notizia in aggiornamento)