“Il dopo Coronavirus renderà indispensabile rivedere molte cose nel nostro paese per far ripartire l’Italia e creare condizioni stabili e certe per il futuro sviluppo economico, occupazionale e socio-culturale. In questo contesto appare ormai evidente che vi sia una convergenza sulla necessità di rilanciare con decisione il ruolo delle Province”. Lo afferma in una nota il presidente della Provincia di Terni e presidente Upi Umbria, Giampiero Lattanzi, intervenendo sulla questione Provincie rilanciata ieri da un servizio della trasmissione Rai Report e dopo l’approvazione dei bilanci consolidati da parte dell’amministrazione ternana.
“Quando si parla, giustamente, di sanità di territorio – afferma il presidente – bisogna allora estendere il concetto anche a temi quali le istituzioni e i governi di territorio, affinché i cittadini abbiano sicuri ed efficaci punti di riferimento e le attività economiche interlocutori istituzionali e amministrativi rapidi, sburocratizzati ed efficienti. Finalmente -nota Lattanzi – si sta prendendo coscienza degli errori fatti in passato e si sta diffondendo nelle classi politiche la consapevolezza dell’assoluta necessità di ridare alle Province italiane ruoli e assetti stabili e risorse certe. Il servizio mandato in onda ieri sera da Report – rimarca – ha confermato da un lato gli sbagli, e le relative ammissioni, dall’altro un ormai comune riconoscimento del fatto che le Province debbano tornare ad essere uno dei pilastri istituzionali e costituzionali della nostra nazione.”
“È un’esigenza, questa, che non ha né obiettivi populisti, né tantomeno speculativi, ma solo finalità di servizio al territorio, ai cittadini e alle imprese. La Provincia di area vasta – aggiunge ancora il presidente Lattanzi – è un elemento istituzionale e amministrativo imprescindibile per un corretto funzionamento del sistema Italia. Altri paesi a noi vicini lo hanno capito da tempo ed hanno attuato riforme in questo senso. È giunto il momento di accelerare anche in Italia”, conclude, sottolineando che “non si può più tergiversare o ritardare riforme e innovazioni che sono essenziali per la ripresa del paese dopo la grave crisi provocata dall’emergenza Covid”.