Perugia

Emergenza Covid a Perugia, Romizi: situazione critica

Emergenza Covid a Perugia, il sindaco Romizi conferma: la situazione attuale dell’ospedale è critica, per il livello dei posti-letto occupati e del numero di terapie intensive in atto.

Il problema – ha informato in Consiglio il sindaco, su sollecitazione delle opposizioni, che lamentano carenza di informazioni dalla Giunta – continua ad essere quello del personale, su cui Perugia ha chiesto risposte alla sanità regionale. Risposte che tardano ad arrivare per la difficoltà di espletamento delle procedure.

Più posti letto in ospedale

Di positivo, ha aggiunto il sindaco – c’è una prima crescita dei posti letto. Dei quali, tuttavia, si auspica un ulteriore potenziamento.


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Romizi ha confermato che il numero dei sanitari contagiati al Santa Maria della Misericordia è importante, perché lì il virus è circolato “in maniera significativa“. Per questo è ancora in atto una verifica da parte delle Istituzioni sanitarie per comprenderne le ragioni.

Chiesti ristori per aziende e famiglie

“Come Anci – ha continuato il sindaco – siamo in quotidiano collegamento con la Regione per sollecitare l’adozione di adeguate forme di ristoro in favore delle aziende del territorio a causa dell’ulteriore disagio dovuta alla chiusura delle attività nei prossimi 15 giorni: sul punto servono risposte concrete ed immediate”.

Sono state poi chieste forme di sostegno per le famiglie che si trovano in questi giorni nella necessità di tenere i propri figli in casa con conseguenze importanti per le rispettive occupazioni lavorative.


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La vaccinazione

Romizi ha poi accolto con favore, ritenendola importantissima, l’avvio della campagna di vaccinazione in Umbria che partirà il 12 febbraio con le prenotazioni ed il 15 con le somministrazioni a cominciare con gli over 80.

In conclusione il sindaco ha tenuto a precisare come quello attuale sia un momento delicato, in cui tutti siamo chiamati a compiere grandi sacrifici per tutelare sia il nostro territorio che quello nazionale in generale.

L’insidia delle varianti

Ulteriormente argomentando il vice sindaco Gianluca Tuteri ha spiegato che quello attuale è un momento in cui bisogna prestare massima attenzione, perché l’avvento delle varianti del virus ha riportato il Paese indietro di un anno.

Tutte le azioni intraprese da Comune e Regione, pertanto, sono giustificate dal fatto che dai dati in possesso emergono situazioni anomale e nuove (appunto le varianti) tali da colpire anche la popolazione più giovane.

La variante inglese nei bambini

Delle tre varianti conosciute, in particolare, preoccupa quella inglese perché, pur se sensibile al vaccino, colpisce particolarmente i bambini, trasmettendosi poi con facilità all’interno delle famiglie. Per questo va rivolto un appello accorato ai cittadini affinché anche in famiglia vengano rispettati tutti i comportamenti tesi alla prevenzione.


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I rischi della brasiliana

Preoccupa, infine, la variante brasiliana, temibile in quanto il vaccino sembra essere meno efficace. Ed è comunque capace di infettare anche coloro che hanno acquisito gli anticorpi da un precedente contagio, come avvenuto a due operatori sanitari perugini.