Si è svolto nella mattinata di oggi, una CALL tra le Organizzazioni Sindacali e i vertici Aziendali di Acciai Speciali Terni in merito alla gestione e le misure intraprese o da intraprendere in merito all’emergenza Coronavirus.
In relazione ai decreti ministeriali consapevoli che la situazione a livello nazionali è in evoluzione si è deciso di continuare il monitoraggio per seguire l’evolversi della situazione. Allo stesso tempo di proseguire con la RSU il tavolo permanente in modo da trovare ove possibili soluzioni migliorative nel perimetro dei decreti stessi e per affrontare le problematiche che di volta in volta possano crearsi.
Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto al fine di limitare la diffusione del virus Covid19 per garantire la salute di tutti i lavoratori: • Di estendere tutte le normative anche alle altre aziende operanti all’interno del sito garantendo ai lavoratori gli stessi l’applicabilità delle norme, qualora questo non possa avvenire si chiede di coinvolgere tutte le strutture competenti al fine di trovare soluzioni che possano garantire tutti. • Di valutare sia con il datore di lavoro e l’RSPP eventuali rischi specifici fin qui non emersi. • Trovare soluzioni possibili per evitare il sovraffollamento di uffici e pulpiti. Di applicare nuove pratiche operative coinvolgendo capiturno o capireparto per tutte quelle attività che oggi non prevedono la distanza di almeno un metro tra i lavoratori. • Attivare velocemente modalità lavorative che possano evitare il più possibile spostamenti. • Di valutare l’apertura della cassa integrazione a tutto lo stabilimento per far sì che tutti siano coperti da un eventuale fermo lavorativo. • Pulizia e igienizzare i luoghi di lavoro, come una diversa gestione di accesso agli spogliatoi, in tal senso abbiamo proposto di sfalsare di un’ora l’inizio del turno dei reparti in modo da decongestionare l’acceso. • Di valutare di anticipare la fermata di alcuni impianti prevista per il 18 del mese corrente. • Nel DPCM entrato in vigore in data odierna non vi è nessuna menzione sull’utilizzo delle mascherine come strumento di contrasto al contagio.
“Tuttavia abbiamo chiesto all’azienda – si legge in una nota dei sindacati – di chiedere ai terzi che entrano di munirsi di tale DPI, così come a tutti i lavoratori diretti che per tranquillità lo volessero indossare. L’azienda ha condiviso la preoccupazione ma ha ribadito che ad oggi la fornitura di mascherine ritarda per l’intensa richiesta sul mercato. Sappiamo che la situazione rimane complessa nella gestione sanitaria per questo come Organizzazioni Sindacali raccomandiamo di rispettare tutte le misure di prevenzione messe in campo e di rispettare le norme definite a livello Istituzionale, e di avvertire prontamente tutte le eventuali anomalie che possono crearsi”.