“Più volte, in più occasioni, anche con la precedente giunta regionale, abbiamo evidenziato come la scarsità di personale dell’azienda ospedaliera di Terni rischiasse di paralizzarne l’operatività e l’efficienza. L’emergenza Covid ha scoperchiato la pentola” – è quanto denunciato dai sindacati in merito alla situazione all’interno dell’ospedale di Terni “Santa Maria”.
Il personale medico, infermieristico, tecnico e amministrativo, secondo quanto riferito dai sindacati, sta compiendo un notevole sforzo ed enormi sacrifici al fine di arginare l‘epidemia; sforzi che, se non supportati da risorse umane e strumentali adeguate, rischiano di risultare vani.
“Non sono comprensibili le motivazioni per cui la Regione, nonostante i nostri continui solleciti, ritardi l‘applicazione della legge Madia, che permetterebbe in breve tempo di stabilizzare il personale sanitario e amministrativo dirigenziale.
Ad aggravare la situazione, poi, c’è la corretta attività delle Regioni limitrofe, che invece stanno in modo lungimirante utilizzando sia la stabilizzazione che lo scorrimento delle graduatorie per assumere personale a tempo indeterminato, personale che in buona parte lavora a tempo determinato presso le nostre due aziende, Usl e ospedale, e che ovviamente accetta di trasferirsi.
Ciò determina una ulteriore perdita di dotazioni organica e di professionalità che sono state costruite nel tempo nelle nostre Aziende e che andranno a beneficio di altre.
Si potrebbe dire che “cambia l’orchestra ma non cambia la musica“: non si hanno notizie dei concorsi per il personale O.S.S., il concorso per infermieri assegna all’ospedale di Terni poche unità, assolutamente insufficienti, rimane ormai un mistero la mancanza di volontà di bandire concorsi per il personale amministrativo, ormai ridotto ai minimi termini.
Tutto ciò con l’aggravante che in questo momento non siamo in un regime ordinario, ma siamo chiamati ad affrontare una emergenza importante.”
“Mancano poi i presidi di protezione individuale per il personale, indispensabili per tutelare i nostri operatori.
Siamo consci che la situazione è complicata, ma non è comprensibile il motivo per cui le autorità Regionali tardino ad utilizzare tutti gli strumenti legislativi a disposizione per aumentare le risorse umane; con le attuali normative si potrebbero stabilizzare, nel giro di 2 mesi, decine di operatori. Si poteva farlo già da gennaio 2020, si è perso troppo tempo prezioso.
Chiudiamo con un triplo appello: ai cittadini a cui si chiede di collaborare con il personale sanitario rispettando le norme varate dal Governo, alle istituzioni regionali perché utilizzino subito le norme per la stabilizzazione per tutti i profili interessati nessuno escluso, e al sindaco di Terni affinché si adoperi a tutela dei cittadini”.