Sono ore decisive per i lavoratori della Cesar Group. Domani alle 16.30 ventotto dipendenti sapranno se Sicuritalia, la nuova società a cui è stata affidata la vigilanza dell’Ast, accetterà di assumere nel suo organico gli addetti alla sicurezza che dal 31 luglio sono rimasti senza lavoro per decorrenza del contratto. I termini sono stati poi prorogati in extremis fino al 5 agosto, proprio in attesa dell’esito della mediazione del Prefetto.
Il mondo politico non è rimasto indifferente a questa nuova emergenza occupazionale. Il senatore del Pd Gianluca Rossi si è apertamente schierato dalla parte dei lavoratori:
“Non esiterò a presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro, tesa a verificare la correttezza nell’applicazione del CCNL, qualora dall’incontro col Prefetto Bellesini non emergessero esiti diversi da quelli che le organizzazioni sindacali hanno paventato per i lavoratori della Cesar Group. Auspico tuttavia – spiega Rossi – anche grazie al consueto impegno del Dottor Bellesini, che si possa trovare velocemente una soluzione che garantisca ai lavoratori i loro diritti e all’AST di perseguire i propri obiettivi di efficientamento”.
A preoccupare i lavoratori, oltre ovviamente alla concreta possibilità di perdere il posto di lavoro, anche la possibilità di essere riassunti ma di dover essere trasferiti di punto in bianco in altri siti presidiati da Sicuritalia. Quest’ultima ipotesi rappresenta un vero e proprio cruccio per i lavoratori ternani e per le proprie famiglie preoccupate per una “soluzione” che comporterebbe uno sradicamento forzato dalla propria città senza avere garanzie per il futuro.
di Mirco Diarena