Si intitola “Noi, il sogno nel sogno” la mostra di Emanuele e Samuele Ventanni, padre e figlio uniti dalla stessa passione. La mostra, patrocinata dal Comune di Umbertide e dal Consiglio Regionale dell’Umbria, è stata presentata sabato pomeriggio (31 agosto, ndr) presso il Teatro dei Riuniti, prima del taglio del nastro. L'inaugurazione, in apertura del “Settembre Umbertidese”, è stata allietata dalle note del flautista Andrea Ceccomori, alla presenza degli artisti, del sindaco Marco Locchi, dell'assessore alla Cultura Stefania Bagnini e della giornalista e critica d'arte Alessandra Angelucci. Tra il pubblico del Teatro, una bomboniera nel cuore della cittadina, erano presenti anche gli onorevoli Walter Verini e Giampiero Giulietti, insieme al Consigliere Regionale Silvano Rometti.
“Ventanni” è un parola che ritorna: non è solo il cognome di Emanuele e Samuele, ma anche un riferimento, al 1986, quando per la prima volta Emanuele espose le sue opere. Un evento unico, dunque, che unisce nell’intento espressivo e comunicativo non solo due artisti, ma due uomini, un padre e un figlio, pronti a raccontare attraverso le loro opere ciò che più li lega nella vita così come nella professione. Un sogno anzi, il sogno: continuare ad esprimersi per mezzo dei loro linguaggi visivi e dedicarsi, in maniera continua ed appassionata, alla ricerca di una figurazione allegorica nel caso di Emanuele (padre) e di una tecnica pitto-scultorea segnata da evidenti tracce di una sperimentazione d’Avanguardia, nel caso di Samuele (figlio).
L'arte – “Si tratta di evento unico – ha affermato Alessandra Angelucci – un momento di incontro, di scambio reciproco tra un padre e un figlio che, con tenacia e serietà, testimoniano i loro personali modi di esistere nel mondo dell’arte, con tratti, gestualità, uso della materia e del colore che li portano, solo in questo caso, ad essere distanti. Emanuele Ventanni, infatti, racconta la magnificenza dell’universo che si concretizza nei paesaggi dell’animo umano, nella pluralità di sguardi che ogni uomo incontra lungo il percorso dell’esistenza, in una narrazione in cui la bellezza idealizzata vive nei volti e nelle sinuosità di quella sola creatura umana che ha in sé il dono della vita, della procreazione, ossia la donna”.
Il sindaco – “E' un piacere ritrovare una mostra di Emanuele Ventanni a oltre 25 anni dalla sua prima esposizione – ha detto il sindaco Locchi – Era infatti il 1986 quando la Rocca ospitò per la prima volta le opere di Emanuele; da allora l'artista umbertidese è cresciuto molto fino a conquistare una fama internazionale ed oggi, accanto alla sua arte si affianca quella del figlio Samuele, che ha accolto l'eredità del padre per poi sviluppare un linguaggio tutto suo”.
Gli artisti – Samuele, invece, raccoglie l’eredità del padre, il sogno di diventare artista, ma lo traduce in un modus operandi contemporaneo, vivace ed impattante nella composizione delle sue opere. La tecnica che egli ha reso propria rimanda alla progettazione strutturale degli italiani Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, nei cui rilievi superficiali si è espressa la creazione di un’opera intesa come un oggetto artistico del tutto particolare, senza alcun riferimento figurativo, dove tela, telaio e sagomature formano un tutt’uno. Il risultato ottenuto è un gioco bizzarro di estroflessioni che rende l’opera sempre viva, quale superamento della tradizionale pittura”.
Una mostra che vedrà comunicare, dunque, in una dialettica diametralmente opposta, la figurazione e la pittura oggettuale di due artisti che non a caso hanno scelto la città di Umbertide per dare avvio a questo tour espositivo: un luogo in cui sono nati e vissuti, entrando a stretto contatto con i maestri di quelle botteghe artigiane umbre in cui un tempo si accarezzava il legno e lo si mondava con il fine ultimo di renderlo nobile.
Dopo innumerevoli mostre in Italia e in Europa, fra cui l’importante Biennale d’Arte di Minsk (Bielorussia) del 2009, che ha visto Emanuele Ventanni vincitore della Sezione Pittura e Samuele del Premio della Critica, la cittadina di Umbertide sarà ben lieta di accogliere le opere dei due artisti. La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 18,30.
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(Ale. Chi.)
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