Elon Musk: "Se Trump non vince le elezioni sono fregato" - Tuttoggi.info

Elon Musk: “Se Trump non vince le elezioni sono fregato”

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Elon Musk: “Se Trump non vince le elezioni sono fregato”

Mar, 08/10/2024 - 00:03

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(Adnkronos) - "Se Trump perde, sono fottuto. Quanti anni di carcere mi daranno?". Elon Musk punta su Donald Trump nelle elezioni in programma tra meno di un mese negli Stati Uniti. Il magnate - boss di X, Tesla e Space X - da tempo si è schierato a favore del candidato repubblicano. Sabato 5 ottobre, Musk ha anche preso la parola nel comizio che Trump ha tenuto a Butler, in Pennsylvania, nello stesso luogo in cui è rimasto ferito a luglio. 

"Sono salito sul palco e ho parlato a braccio", dice Musk rispondendo alle domande di Tucker Carlson. Se Trump dovesse perdere, per il miliardario sarebbe complicato prendere le distanze dal candidato repubblicano: "Ho fatto all in, baby. E' divertente? Sì, è molto divertente. Nella malaugurata ipotesi in cui dovesse perdere, potrebbe esserci qualche vendetta nei miei confronti", dice ridendo. 

"Se Trump non vince, queste saranno le ultime elezioni che avremo. La macchina democratica ha fatto entrare tanti immigrati illegali negli stati in bilico. In alcuni di questi stati, la differenza" tra repubblicani e democratici "è di 20mila voti. Che succede se fai entrare centinaia di migliaia di persone a cui verrà consentito di votare? Con altri 4 anni di amministrazione democratica, legalizzeranno talmente tanti immigrati illegali che nelle prossime elezioni non ci saranno più stati in bilico. Ci sarà un solo partito", dice il magnate illustrando la sua previsione. 

"Ci sono solo 6 stati in bilico su 50. Se quei 6 stati non sono più in bilico, non ci saranno più elezioni. Che fine fa la democrazia? Il partito democratico con le sue primarie finirebbe semplicemente per decidere chi comanda. In questo momento, i democratici hanno più soldi da spendere negli swing states. Hanno i media dalla loro parte. Trump è l'underdog in questa situazione e nonostante tutto c'è equilibrio", aggiunge. 

In caso di vittoria di Trump, Musk sarebbe pronto a dare il proprio contributo nella squadra di governo? "Sì, assolutamente". Il nome del magnate viene accostato ad un 'Dipartimento per l'efficienza' che al momento non esiste. "Abbiamo davvero bisogno di 428 agenzie governative? Ce ne sono molte di cui la gente non ha nemmeno mai sentito parlare. Non dovrebbero esserci sovrapposizioni, ci vorrebbe una razionalizzazione delle risorse. Mi sembra di dire cose ovvie...", dice.     

(Adnkronos) –
“Se Trump perde, sono fottuto. Quanti anni di carcere mi daranno?”. Elon Musk punta su Donald Trump nelle elezioni in programma tra meno di un mese negli Stati Uniti. Il magnate – boss di X, Tesla e Space X – da tempo si è schierato a favore del candidato repubblicano. Sabato 5 ottobre, Musk ha anche preso la parola nel comizio che Trump ha tenuto a Butler, in Pennsylvania, nello stesso luogo in cui è rimasto ferito a luglio. 

“Sono salito sul palco e ho parlato a braccio”, dice Musk rispondendo alle domande di Tucker Carlson. Se Trump dovesse perdere, per il miliardario sarebbe complicato prendere le distanze dal candidato repubblicano: “Ho fatto all in, baby. E’ divertente? Sì, è molto divertente. Nella malaugurata ipotesi in cui dovesse perdere, potrebbe esserci qualche vendetta nei miei confronti”, dice ridendo. 

“Se Trump non vince, queste saranno le ultime elezioni che avremo. La macchina democratica ha fatto entrare tanti immigrati illegali negli stati in bilico. In alcuni di questi stati, la differenza” tra repubblicani e democratici “è di 20mila voti. Che succede se fai entrare centinaia di migliaia di persone a cui verrà consentito di votare? Con altri 4 anni di amministrazione democratica, legalizzeranno talmente tanti immigrati illegali che nelle prossime elezioni non ci saranno più stati in bilico. Ci sarà un solo partito”, dice il magnate illustrando la sua previsione. 

“Ci sono solo 6 stati in bilico su 50. Se quei 6 stati non sono più in bilico, non ci saranno più elezioni. Che fine fa la democrazia? Il partito democratico con le sue primarie finirebbe semplicemente per decidere chi comanda. In questo momento, i democratici hanno più soldi da spendere negli swing states. Hanno i media dalla loro parte. Trump è l’underdog in questa situazione e nonostante tutto c’è equilibrio”, aggiunge. 

In caso di vittoria di Trump, Musk sarebbe pronto a dare il proprio contributo nella squadra di governo? “Sì, assolutamente”. Il nome del magnate viene accostato ad un ‘Dipartimento per l’efficienza’ che al momento non esiste. “Abbiamo davvero bisogno di 428 agenzie governative? Ce ne sono molte di cui la gente non ha nemmeno mai sentito parlare. Non dovrebbero esserci sovrapposizioni, ci vorrebbe una razionalizzazione delle risorse. Mi sembra di dire cose ovvie…”, dice.     

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