Una crisi traumatica come quella della legislatura valtopinese, con altrettanto cruenta spaccatura nella maggioranza, non poteva che proseguire con un aut aut. E’ quello del Partito democratico locale che, da un lato chiama Baldini esortandolo alla ricandidatura, dall’altro lascia fuori qualsiasi “pentito” della sfiducia.
“Il Partito Democratico di Valtopina – dice infatti una nota ufficiale – guarda alle prossime elezioni comunali auspicando la ricandidatura a sindaco di Lodovico Baldini, sostenuto dalla squadra di governo uscente, con l’ingresso di nuove forze e allargata alle migliori energie del paese, per dare ulteriore impulso allo sviluppo futuro. Il Pd di Valtopina ha espresso, sin da dall’inizio, piena fiducia nell’operato del sindaco Lodovico Baldini e dell’Amministrazione comunale da lui guidata, ritenendo assurde, strumentali e inconsistenti le motivazioni contenute nella mozione presentata da alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza, che hanno anteposto protagonismi e interessi personali al bene comune, lasciando che un Ente sano, con i conti in ordine e ben amministrato, venisse commissariato a pochi mesi dalle elezioni, con gravi conseguenze per il futuro, in un momento storico molto complesso“.
Il Pd dunque torna a parlare dei quattro anni e mezzo di legislatura Baldini, dove “è stata favorita l’inclusione sociale, gli investimenti nelle infrastrutture, il potenziamento delle manutenzioni e il rafforzamento della struttura comunale, nonché migliorato la qualità della vita nel paese e consentito un generale sviluppo – il Partito Democratico di Valtopina auspica che l’azione amministrativa, bruscamente e ingiustamente interrotta, possa essere proseguita con la riconferma di Lodovico Baldini e la ricandidatura dei consiglieri comunali della maggioranza uscente, che bene hanno operato insieme al sindaco, nell’interesse esclusivo della comunità“.
Riconferme ma anche rinnovamento: “Il primo partito della coalizione che nel 2017 portò Baldini a una vittoria schiacciante con quasi l’80% dei consensi, auspica al tempo stesso un rinnovamento, con l’ingresso di persone, idee, risorse e competenze nuove nella squadra che si presenterà alle prossime elezioni, per rafforzare, migliorare e rendere ancor più incisiva l’azione di governo”.
Porte chiuse agli antibaldini, che però avevano già preso le proprie decisioni. “In questo quadro, il Pd di Valtopina ribadisce che non potrà esserci alcuna forma di alleanza o collaborazione con quanti, anche già facenti parte della maggioranza, hanno provocato la fine anticipata della legislatura, il commissariamento del Comune e la conseguente perdita di opportunità importanti per il paese: per far crescere una comunità serve chi costruisce, non chi distrugge”.