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Elezioni Umbria: la notte del voto, fra spettri e veloci brindisi – L’onorevole grillina serve ai tavoli (Video e foto)

Sara Minciaroni
“Non ci credevamo neanche noi” dice candidamente Tiziana Ciprini, da ieri sera deputato alla Camera del Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo. E invece lo tsunami Grillo ha travolto anche l’Umbria. Dati che parlano da soli, e meno male perché in giro, almeno fino alla tarda notte di ieri, nelle sedi dei partiti “tradizionali”, in pochi, e solo a mezza bocca, avevano lo spirito giusto e neanche la volontà di lasciarsi andare ai commenti.
“Risponde la segreteria telefonica di quello che resta del Partito Democratico” dice una voce dal telefono del Pd di Umbertide mentre tenta di chiamare il collega perugino. Fra i due scoppia una risata amara, e sì che in Valtiberina si potrebbero anche permettere simili battute visto che il piddì ha superato quota 50%. Il ‘colpo’ del M5S è forte per tutti e anche se nessuno lo dice apertamente si pensa già ai possibili scenari per le amministrative del 2014.
Le sedi dei partiti regionali sono vuote; corso Vannucci, complice il freddo, ha un’aria quasi spettrale. I rivoluzionari civili hanno già abbandonato la sala del palazzo della Provincia, presa per attendere lo spogli. Per loro la sconfitta è durissima, la sinistra degli ex pm Ingroia, Di Pietro e De Magistris non è riuscita superare nemmeno la soglia minima del 4%. Anche la lista di Monti non ha “pagato” più di tanto. Il Pd resta al comando ma accusa l’emorragia di voti; il Pdl fa i conti tra la voglia di esultare, per l’impressionante rimonta nazionale che assume i toni mitologici di un’araba fenice, e la drammatica sconfitta umbra. Ma da qualche parte, a ben cercarla, una festa c’è. Bisogna però uscire dal centro storico e raggiungere Pian di Massiano. L’atmosfera è insolita per chi è abituato ai raduni post elettorali. Non ci si ritrova in un quartier generale dove viaggiano i report dai seggi; non ci sono i volti noti dell’establishment. E’ qui che il Movimento 5 Stelle si è dato appuntamento, in una pizzeria in attesa, forse, di trovare una sede tutta per loro. Al centro dell’attenzione c’è la neoeletta alla Camera dei deputati, Tiziana Ciprini. Le chiediamo una breve intervista e non si fa pregare. Insiste per farci fermare a mangiare una cosa, vista l’ora tarda. E’ lei stessa ad apparecchiarci il posto e a portare a tavola quello che lo chef ha preparato per la serata. Tre tavoli, ammonta a tanto il ‘popolo grillino’ delle elezioni, la maggioranza dei quali rappresentanti di lista impegnati nel tour de
force della due giorni elettorale. Saranno una quarantina in tutto. Chi si aspettava chissà quale pubblico ed entusiasmo deve fare i conti con una realtà diversa, più concreta, tipica del grillino: “mangiamo una cosa ma facciamo in fretta, domani si torna in ufficio” dicono i più. Eppure hanno vinto, questo è certo, ma restano impassibili di fronte ad un successo destinato a cambiare le sorti della Repubblica italiana. Nella provincia di Perugia hanno preso oltre 106 mila voti alla Camera (oltre il 27%) e più di 91 mila preferenze al Senato. “Ora tutti dovranno fare i conti con noi”. Parola di Tiziana Ciprini, neo onorevole, pardon, “portavoce dei cittadini”.
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