In attesa di capire se si arriverà al matrimonio con i movimenti civici di Andrea Fora all’ombra del Pd, la federazione civica Umbria dei Territori convoca per sabato 24 agosto (ore 10, Hotel Europalace di Todi) la Costituente civica “aperta a tutte le esperienze civiche, liste, associazioni e movimenti che vorranno contribuire alla costruzione di questo grande progetto”. Un progetto ritenuto “l’unica vera, innovativa, proposta sul panorama regionale. L’invito, aperto a tutti, riteniamo sarà un’ importante occasione di confronto ed un concreto contributo alla discussione regionale“.
E alcuni paletti, già nelle convocazione, la federazione civica li mette. “L’accelerazione impressa dalla giunta regionale, che fissa al 27 ottobre la data per le elezioni umbre – si legge nella nota – ha avuto il prevedibile effetto di generare una frenesia di appelli all’unità degli schieramenti, oltre quello, altrettanto inevitabile, di ridurre drasticamente i tempi del confronto, della costruzione ragionata e ragionevole di alleanze, che partissero da programmi unitari piuttosto che da nomi e candidature. In questa ipotesi il rischio è di trovarsi di fronte ad uno scenario determinato da scelte e dinamiche interne ai partiti ( su cui incombe anche la ormai imminente crisi di governo nazionale), i cui equilibri si definiscono da sempre sui tavoli romani, piuttosto che in un serio confronto sulle prospettive dell’Umbria. Condizioni incompatibili con il mondo civico, il cui principale obiettivo è quello di costruire percorsi partecipati, condivisi, democratici, nella definizione delle alleanze, nella stesura del programma elettorale e nella individuazione dei candidati“.
Insomma, avviso ai partiti che pensano di utilizzare a scopi elettoralistici le istanze che arrivano dal territorio. “Le dinamiche politiche locali, tuttavia – viene spiegato infatti – non possono non fare i conti con la realtà umbra, con l’esigenza di uscire da una stagnazione economica che, complice anche le carenze dei vari governi nazionali, relegano sempre più in basso la nostra regione in tutti i fondamentali settori strategici di crescita, sviluppo, innovazione“.
Quindi un monito a chi ha fatto uno scatto in avanti negli ultimi giorni: “Non ci può essere confronto ed intesa sulle candidature, se prima non ci si riconosce in un progetto comune che metta al centro l’Umbria e le sue priorità. Per tali ragioni Umbria dei Territori, formazione che ad oggi può vantare una struttura consolidata nel tempo e una costruzione dal basso, con decine di amministratori, liste civiche, associazioni e attivisti, intende accelerare il percorso avviato, mantenendo tuttavia una sua coerenza ed un ruolo primario nella costruzione di un progetto alternativo e innovativo per il governo dell’Umbria“.