Città di Castello

Elezioni Umbertide, la scheda elettorale | Ecco come si vota

Mancano ormai tre settimane al voto per le elezioni amministrative di Umbertide – domenica 14 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 15 maggio dalle 7 alle 15 – quando i 12.560 aventi diritto saranno chiamati a scegliere il prossimo sindaco (tra i 6 in corsa) e 16 nuovi consiglieri comunali (su 220 candidati). Di seguito ecco come si dovrà votare nei 18 seggi.

La scheda elettorale

Innanzitutto gli elettori, nella cabina del proprio seggio, si troveranno davanti ad una singola scheda azzurra con i nomi dei 6 candidati sindaco (sotto la composizione dopo il sorteggio) e, sotto ognuno di essi, le rispettive liste a sostegno (con a fianco gli spazi bianchi dove trascrivere il cognome del candidato consigliere preferito).

Nel dettaglio – come si può vedere nel fac-simile in foto sopra – il primo nome in ordine di apparizione, in alto a sinistra, è quello di Giampaolo Conti appoggiato dal Movimento 5 Stelle; subito sotto ci sono Roberta Nanni con ‘Patto 23’, Luca Carizia con la coalizione di centrodestra – composta da (sempre in ordine dall’alto a sinistra in giù) ‘Umbertide per Carizia Sindaco’, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, e ‘Umbertide in Movimento’ – Fedrico Rondoni con ‘Corrente’ e in fondo Pier Giacomo Tosti con ‘Spazio Civico Comune’ e ‘LiberaIlFuturo’. Infine in alto a destra la coalizione di centrosinistra che sostiene Sauro Anniboletti, composta da Partito Democratico, ‘Umbertide Cambia-Riformisti’, ‘Umbertide partecipa’ e ‘Sinistra per Umbertide-Alleanza Verdi-Sinistra’.

Come si vota

Per non rischiare di vedersi annullare la propria scheda e quindi la propria preferenza, queste sono le possibili opzioni di voto (a Umbertide e in tutti i Comuni sopra i 15.000 abitanti). Vediamole nel dettaglio:

  • Tracciando una “X” solo sul simbolo di una lista, si assegna la propria preferenza a quest’ultima e, automaticamente, al candidato sindaco a essa collegato (Figura 1):
Figura 1: voto va sia a lista con la “X” sia al candidato sindaco Verdi)
  • Tracciando una “X” sul simbolo di una lista e scrivendo il cognome (in stampatello) del candidato consigliere preferito appartenente alla medesima il voto, anche in questo caso, andrà automaticamente al candidato sindaco di riferimento (Fig. 2). P.s.: E’ consentito anche tracciare una “X” sia sul candidato sindaco che sulla lista di riferimento.
Fig. 2: voto a lista, relativo candidato consigliere e candidato sindaco Verdi
  • Tracciando una “X” (cercando di non uscire dai bordi) solo sul nome del candidato sindaco, si assegna la propria preferenza a quest’ultimo ma a nessuna delle liste ad esso collegate (Fig. 3)
Fig. 3: voto al solo candidato sindaco Verdi

Doppia preferenza di genere

  • E’ possibile anche indicare la doppia preferenza di genere, scrivendo il cognome di due candidati consiglieri preferiti di sesso diverso, purché siano entrambi della stessa lista (Fig. 4). P.s: E’ consentito ma non necessario tracciare una “X” sopra la lista se i nomi sono già a fianco del rispettivo simbolo
Fig. 4: voto a lista, a 2 suoi candidati consiglieri e al candidato sindaco Verdi

Voto disgiunto

  • E’ possibile anche optare per il “voto disgiunto”: si può infatti tracciare una “X” sopra il nome di un candidato sindaco e un’altra “X” sopra una lista non collegata a quest’ultimo. Anche in questo caso si possono scrivere uno o due cognomi (purché siano un uomo e una donna) di candidati appartenenti solo alla lista barrata con la “X” (Fig. 5)
Fig. 5: voto a candidato sindaco Rossi e ad una lista e candidato consigliere in appoggio a Verdi

Primo turno, ballottaggio e Consiglio comunale

Il nuovo sindaco viene eletto direttamente al primo turno solo se ottiene il 50% dei voti più uno. Se nessuno dei candidati raggiunge questa soglia è necessario il ballottaggio (che si terrà domenica 28 e lunedì 29 maggio) tra i due candidati sindaco che hanno raccolto più voti.

Sulla composizione del nuovo Consiglio comunale: al candidato sindaco eletto sono attribuiti almeno il 60% dei seggi (in questo caso 10 scranni su 16), ripartiti proporzionalmente alle preferenze ottenute dalle singole liste e dai candidati consiglieri più votati. Per far parte del Consiglio comunale una lista deve superare uno sbarramento del 3% dei voti.