Grandi manovre in vista delle prossime elezioni amministrative: tutti gli schieramenti si stanno muovendo per arrivare all’appuntamento col voto, previsto tra il 15 aprile e il 15 giugno in 583 comuni italiani, nel modo migliore possibile. A Terni la partita resta aperta, anche se l’attuale sindaco di centrodestra, Leonardo Latini, sembra in pole poisition per il secondo mandato.
Sul fronte del centrodestra la situazione sembra abbastanza definita, visto che la coalizione ha già ampiamente espresso la propria fiducia all’attuale sindaco Latini che sarà ancora candidato per il possibile bis. Non mancano però malcontenti, soprattutto in quota Lega, vista ‘l’emorragia’ di simpatizzanti e lo scontento di molti che hanno portato il partito di Salvini a perdere consensi sia a livello nazionale che locale. Non è un mistero che, soprattutto a livello regionale, alcuni esponenti della Lega non vedano il sindaco di buon occhio e questo potrebbe creare qualche tensione che non sembra comunque poter mettere in dubbio la corsa di Latini a palazzo Spada. Proprio a Palazzo Spada FdI ha annunciato una conferenza stampa per lunedì 23 gennaio, nell’ambito del quale, probabilmente, sarà confermato il sostegno all’attuale sindaco di Terni.
Sul fronte del centrosinistra la situazione è molto più complessa. Il Pd, che sta cercando di risorgere dalle ceneri dell’ultima disfatta alle elezioni amministrative, si sta riorganizzando e cerca interlocuzioni su più fronti. Il nodo principale da sciogliere è la situazione di ‘separati in casa’ con il M5S, riflesso delle dinamiche che si stanno verificando a livello nazionale. I vertici dem stanno cercando un’intesa coi pentastellati per una coalizione di centrosinistra di ampio respiro che possa competere in modo significativo con il centrodestra, ma, al momento, le costanti interlocuzioni tra i due partiti non hanno portato a intese. Il M5S ha idee piuttosto chiare su alcune politiche, soprattutto per quanto riguarda le partecipate (come il ‘caso’ Asm), che vorrebbe integralmente sotto il controllo pubblico. Il Pd, invece, ha una visione più ‘aperta’ e non esclude che il privato possa giocare una parte importante nel controllo delle partecipate del Comune. Le distanze sono evidenti, anche se la volontà sembra quella di poter trovare un’intesa in extremis. Qualora si riuscisse nell’intento è quasi certo che il candidato sindaco non sarà ‘politico’, ma una figura di riferimento ‘esterna’, che avrà il compito di sottoporre il programma ai vertici dei due partiti per condividere una linea comune.
Qualora non dovesse perfezionarsi l’intesa Pd-M5S, il partito di Letta ha già in tasca l’alleanza con Azione e l’appoggio di altre liste civiche, mentre il M5S guarda con ‘simpatia’ più a sinistra (come Rifondazione di Lorenzo Carletti), dove c’è convergenza su posizioni politiche riguardo alla gestione pubblica delle partecipate. È ovvio che questo scenario andrebbe a incidere in modo negativo sulle possibilità del centrosinistra di vincere la sfida contro Latini. Proprio nella giornata di ieri, 19 gennaio, PRC ha lanciato l’appello a tutte le forze di sinistra per “avere la forza di stare da protagonista nel nuovo ciclo politico e di lotte sociali, deve essere capace di ricominciare una nuova esistenza senza per questo dover recidere le proprie radici, ma incarnando il valore della credibilità”. C’è poi da prendere in considerazione l’orientamento di Senso Civico di Alessandro Gentiletti che “è aperto a ogni interlocuzione”, ma sembra difficile che potrebbe trovare un’intesa con Azione. Se non dovesse concretizzarsi l’ipotesi della coalizione delle larghe intese (con Pd e M5S) è plausibile pensare che Senso Civico possa dare il proprio sostegno ai penstastellati e Prc.
Stefano Bandecchi, candidato a sindaco con Alternativa Popolare, costituisce una vera e propria incognita e potrebbe spostare gli equilibri precostituiti. Il terremoto in casa Unicusano, scaturito dall’inchiesta della Finanza, potrebbe indurre lo stesso Bandecchi a rinunciare alla sua candidatura, ma, vista la tempra del numero uno rossoverde, sarà difficile che l’imprenditore rinunci al suo progetto politico: staremo a vedere. Il patron della Ternana, infatti, non è un concorrente da sottovalutare e potrebbe rosicchiare punti percentuali significativi alla Lega e a Forza Italia, a meno che, ipotesi remota, Bandecchi non decida all’ultimo di ritirarsi e appoggiare dall’esterno Latini.