Pierluigi Rainone, capolista Potere al Popolo
Ho deciso di scrivere questa lettera (che scrivo a titolo personale e non come capolista di Potere al Popolo) per sottolineare il pericolo democratico che potrebbe investire Terni in caso di vittoria elettorale da parte della coalizione di centrodestra, guidata da un candidato Sindaco con simpatia e militanza in partiti di ultradestra.
Premesso che non ho nulla di personale nei confronti del candidato Latini, ritengo che una città come Terni democratica, antifascista e, fino a qualche anno fa, molto solidale nei confronti delle diversità, non possa diventare una città volta all’esclusione, prendendo esempio dai molti Comuni del nord italia governati dalla Lega Nord( basta ricordare le ordinanze comunali di Gentilini a Treviso o dei sindaci leghisti di Padova o di Cittadella).
La questione della sicurezza non può essere sottovalutata, ma non può e non deve diventare quello che è stata negli ultimi anni in Italia ed in molti paesi europei: una propaganda per costruire le proprie fortune politiche-elettorali.
Un partito, ridotto al 3% dopo gli scandali e la corruzione che lo avevano coinvolto è giunto al 17% a livello nazionale solo per avere diffuso un senso di insicurezza, che non corrisponde per nulla al tasso di criminalità presente in Italia che è molto inferiore a quello degli anni’90.
A Terni questo partito ha raccolto un 20%; cifra enorme in una città del centro Italia
Sinceramente non ho mai sentito i candidati leghisti ternani parlare ed esporsi circa la reale emergenza presente nella nostra città oramai da anni e di cui nessuno o quasi parla: quella dei tumori e delle patologie legate all’inquinamento spaventoso prodotto dal polo siderurgico, dai 2 inceneritori di maratta e dal traffico mai regolamentato.
Tornado al capitolo sicurezza, questa si costruisce in termini di partecipazione, di democrazia reale, di costruzione di relazioni umane sottratte alla logica del denaro, del profitto e dl potere che tanto inquinano le nostre menti.
In questa società malata dalla velocità, dalla concorrenza, dall’esclusione di tutti coloro che non rientrano nei canoni della c.d. normalità della razionalità occidentale, continua a crescere il rancore di tutti coloro che non riescono a raggiungere i modelli di consumo diffusi dai principali mass media nazionali e globali; i social network stanno impoverendo sempre di più i rapporti umani, la virtualità dei “like” la fa sempre più da padrona nella società malata nella quale viviamo.
Siamo giunti al paradosso che se un adolescente non possiede l’ultimo modello di smartphone, si sente povero ed escluso rispetto ai compagni/e di classe.
IL P.I.L.( Prodotto interno lordo) non è di certo un parametro valido per misurare la felicità presente in una collettività umana; molti paesi lo hanno oramai superato, visto che molto spesso ad un PIL elevato corrisponde un tasso di infelicità molto alto, infatti, la depressione, il consumo di psicofarmaci ed i disagi mentali, non fanno che aumentare in tutto il mondo occidentale ed in tutte quelle nazioni( tipo la Cina) che hanno deciso insensatamente di copiarlo.
La vera ricchezza è raggiunta solo da coloro che sono riusciti a limitare i bisogni( soprattutto quelli artificiali indotti dal sistema) e da quelli che hanno compreso quale sia la reale essenza della vita: l’amicizia, gli affetti, un ambiente vivibile e rapporti cooperativi di mutuo soccorso tra le persone.
Il denaro, la sete di profitto che è alla base della civiltà occidentale stanno conducendo l’umanità verso l’autodistruzione e le verso la catastrofe ambientale
La nostra amata città di Terni sta subendo, insieme a tutti i suoi abitanti, tutte le amare conseguenze di un processo di industrializzazione senza regole e senza una pianificazione causato da una ferrea e spietata logica di profitto mai realmente contrastata da chi aveva il potere ed il dovere di farlo.