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Elezioni Terni, perde la politica 2.0 / Pd e Fi radicati negli elettori

Le elezioni amministrative di Terni hanno portato alla conferma del sindaco uscente, Leopoldo Di Girolamo. E stata una campagna elettorale strana, ma che ha dato una precisa indicazione sulla percezione della politica che hanno i ternani.
Nei primi giorni di campagna elettorale le liste civiche, “Il Cammello”, il M5S, sembravano aver messo in crisi il Pd ternano. Sondaggi, opinioni, social, tutto sembrava tirare a favore del vento di cambiamento, almeno fin quando Forza Italia non ha deciso di presentare il suo candidato, l’avvocato Paolo Crescimbeni. Nel frattempo il Pd ha rinunciato alle primarie. Quando si sono messi gli apparati dei grandi partiti, come per magia, sono ‘sparite’ tutte quelle condizioni che avevano determinato una situazione favorevole alle liste civiche.

È iniziata la corsa al carro azzurro di Crescimbeni e le forze di destra che si erano presentate come alternativa, sono state abbandonate a se stesse. Complice anche una campagna elettorale non del tutto adeguata al bacino ternano, “Il Cammello” è rimasto senza gobbe, con un risultato alle urne a dir poco ‘drammatico’ per chi si era presentato come il principale antagonista di Di Girolamo.
Come ha confermato anche il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, “la destra ha pagato il prevalere dell’ambizione dei singoli”, ora vedremo cosa accadrà in consiglio comunale nei banchi di opposizione. Diamo un’occhiata alla composizione del nuovo Consiglio:

14 consiglieri del Pd: Stefano Bucari, Sandro Piermatti, Renato Bartolini, Sandro Piccinini, Andrea Cavicchioli, Francesco Filipponi, Vladimiro Orsini, Valeria Masiello, Andrea Zingarelli, Fabio Narciso, Stefano De Santis, Jonathan Montori, Pasqualino Burgo, Michele Pennoni.

3 consiglieri lista Terni Dinamica: Saverio Lamanna, Faliero Chiappini, Cristiano Crisostomi.
2 consiglieri lista ProgettoTerni: Giuseppe Mascio, Luigi Bencivenga
1 consigliere Sel: Francesca Malafoglia

opposizione:
5 consiglieri M5S: Angelica Trenta, Thomas De Luca, Valentina Pococacio, Federico Pasculli, Patrizia Braghiroli
1 consigliere de Il Cammello: Franco Todini
3 consiglieri Forza Italia: Francesco Maria Ferranti, Stefano Fatale, Federico Brizzi
1 consigliere Fdi/An: MarcoCecconi
2 consiglieri lista I Love Terni: Paolo Crescimbeni, Enrico Melasecche

È evidente che ancora ‘il partito’ ha un grande ruolo nella politica ternana e che c’è una grande fetta di elettorato, quello ‘sommerso’, che non esprime le sue preferenze sui social e che non ha un approccio partecipativo al dibattito politico, che è legato agli schemi tradizionali.
La rete, anche se sembra un grande bacino, è in realtà una piccola finestra virtuale. Se ne sono accorti bene tutti coloro che avevano pensato di poter proiettare i “mi piace” di facebook e i “ritwit” sul piano delle preferenze reali. Risultato: ko alle urne.
La politica a Terni non è certo 2.0.
Considerando che Crescimbeni ha già dato del “traditore” a Todini nel commento post ballottaggio, chissà come agirà l’opposizione, soprattutto sapendo bene che il M5S ternano non è disposto a fa sconti a nessuno.
A proposito di ballottaggio, l’avvocato Crescimbeni potrebbe aver sbagliato campagna con toni e modalità che hanno allontanato i moderati del centrodestra.