Cronaca

Elezioni Terni, PD a caccia del sindaco con Paparelli | Forza Italia stoppa la Lega

Il Partito Democratico è alle grandi manovre. Dopo il direttivo comunale e quello regionale, con l’arrivo del segretario reggente Maurizio Martina, in casa dem è ora di stringere i tempi per lanciare il candidato sindaco per le prossime elezioni comunali di giugno.

La frattura tra la segreteria comunale e la minoranza interna delle mozioni che fanno opposizione sta allungando decisamente i tempi per far convergere tutte le anime del partito su un unico nome da presentare entro l’11 maggio, data di chiusura per la consegna delle liste.

La segreteria comunale vorrebbe un nome interno al PD, da scegliere attraverso un tavolo di lavoro elettorale condiviso, operazione che richiederebbe tempi e condizioni che al momento non esistono in Via Mazzini. È stato dunque Fabio Paparelli a prendere il comando delle operazioni e a iniziare una serie di confronti con le forze sociali e civiche ‘amiche’ del PD, ma non coinvolte in ruoli dirigenziali.

I rumors che vorrebbero lo stesso consigliere regionale come un possibile pretendente alla poltrona di Palazzo Spada non trovano conferme, anche perché sarebbero in evidente contraddizione con la volontà espressa dallo stesso Paparelli di voler rilanciare l’esperienza politica del partito ‘dal basso’.

Anche i nomi che circolano in questo momento come potenziali candidati sindaci sono più ‘nomi schermo’ che eventuali possibilità: Andrea Rosati, manager di Montefranco, si è proposto come possibile candidato così come Massimo Piccioni, ma nessuno dei due avrebbe il sostegno necessario del partito.

Sono questi i due nomi fatti uscire da Via Mazzini come ‘distrazione’ perché Paparelli avrebbe invece intavolato trattative molto più stringenti con almeno altri due o tre nomi, sul quale c’è massimo riserbo, dopo una serie di ‘no’ incassati in serie. Il vicepresidente del consiglio regionale dell’Umbria sta insomma faticando non poco per trovare qualcuno disposto a candidarsi col sostegno del partito, ma nelle prossime ore potrebbero esserci novità importanti.


Quello che sembrava invece l’idillio del centrodestra sembra subire una brusca frenata. Nella giornata di ieri, il leader della Lega Matteo Salvini, aveva lanciato la candidatura dei Leonardo Latini come sindaco della coalizione, spiazzando gli alleati, in particolare Forza Italia.

“Gli altri dormono” – ha detto Salvini, ma non l’onorevole Catia Polidori, vice presidente dei deputati di Forza Italia e coordinatrice regionale azzurra in Umbria, che ha espresso le sue perplessità sul modus operandi e sulla sostanza della scelta leghista: “Nella scelta per l’individuazione del candidato sindaco unitario a Terni, Forza Italia contesta il metodo usato da Salvini e dagli alleati della Lega. La ‘bontà’ della loro proposta potrà essere valutata solo ad un tavolo regionale di coalizione e avallata dal tavolo nazionale. Pertanto la questione resta aperta e verrà esaminata nei prossimi giorni”.

Si era capito che la Lega sentiva su di sé la forza per poter ‘imporre’ il candidato sindaco alla coalizione e la decisione di lanciare Latini senza aver prima incassato il favore il consenso di tutte le forze non deve essere piaciuta per niente agli alleati. Una mossa, quella di Salvini, che potrebbe costare molto all’unità della proposta del centrodestra, tenendo sempre presenti le dinamiche a livello nazionale, a vantaggio del Movimento 5 Stelle che, al momento, resta a guardare i problemi dei due schieramenti, con la lista dei candidati già in ‘cassaforte’.