Cronaca

Terni, PD spaccato “Chiedere scusa alla città”

Lo avevano promesso che non sarebbero stati ‘teneri’ nei confronti del Partito Democratico e hanno mantenuto la parola. Alcuni esponenti delle varie mozioni, dopo l’incontro di ieri con la segretaria comunale Sara Giovannelli, hanno evidenziato in modo ancora più ‘duro’ la frattura all’interno del partito, già tracciata durante l’assemblea comunale del 4 aprile.

“Per prima cosa bisognava chiedere scusa alla città per il fallimento del dissesto finanziario” – così i firmatari Folco Napolini, Leonardo Patalocco e Maurizio Torchio esordiscono nella loro lettera aperta che mette a nudo le fragilità dei dem.

L’attacco alla segreteria comunale – “Certo è che tutti i suggerimenti accolti e tra l’altro condivisi da tanti, non hanno trovato accoglimento da parte della Segreteria – scrivono i 3 – la quale, per tutta risposta nell’Assemblea Comunale del PD, ha riproposto un Comitato Politico aperto con una quindicina di nomi della precedente esperienza fallimentare del Comune di Terni.

Abbiamo chiesto di fare parte del Gruppo di Lavoro, facendo presente comunque che con tante persone non sarebbe stato facile lavorare e fare sintesi, ma nessuna risposta e nessun invito è stato formulato per dare seguito alla collegialità invocata dalla segreteria.

Nell’Assemblea è stata presentata una mozione/ordine del giorno che non è stata presa in considerazione e che viene ribadita con forza:

 – Primarie
 – Comitato Politico di 5/6 persone.
La nostra responsabilità di iscritti al PD ci permette di comunicare quanto sta avvenendo perché i cittadini tutti ed in particolare gli iscritti, vengano a conoscenza di quanto sta avvenendo perché, il poco tempo che ci resta, possa comunque permettere di aprire il partito al dialogo con le Associazioni, il Volontariato, i Corpi Intermedi, il Mondo Cattolico, la Società Civile nel suo insieme, per restituire alla Città di Terni la Rappresentanza che merita”.