Dobbiamo dire che fa piacere ogni tanto poter constatare che le cose che ci sgoliamo a ripetere in Consiglio comunale – purtroppo completamente inascoltati – trovano poi nella società reale un riscontro oggettivo.
L’appello delle associazioni delle imprese e degli ordini professionali pubblicato in questi giorni sui giornali ribadisce quello che abbiamo chiesto a più riprese allorché si è manifestato in tutta la sua gravità il problema del Piano Regolatore.
La richiesta dell’adozione di un nuovo Piano Regolatore per mettersi al riparo dalle numerose incognite che potrebbero derivare dal rigetto del ricorso presentato dal Comune in Cassazione, contro la sentenza del Consiglio di Stato che annullava le delibere di adozione e approvazione del Piano, è fatta oggi da un platea di soggetti particolarmente qualificata .
Non occorreva tuttavia essere dei veggenti per comprendere come quello che oggi chiedono ordini professionali ed associazioni delle imprese sia una richiesta che deriva dal buon senso.
Una eventuale pronuncia negativa della Cassazione pende come una spada di Damocle sull’intero impianto del PRG e la città non può farsi cogliere nuovamente impreparata su una questione così importante, chi si trova a dover investire milioni di euro ha bisogno di certezze non di teoremi. Per questo avevamo già indicato, durante la discussione in Consiglio Comunale, l’adozione di un nuovo PRG come la via maestra da seguire.
Del resto la necessità di metter mano ad un PRG completamente sovradimensionato e per molti versi concettualmente errato è stata da noi posta all’attenzione dell’amministrazione già da vari anni, ma come detto inutilmente. L’Amministrazione retta dal PD+Socialisti ha detto sempre NO! Oggi, dopo un immobilismo durato cinque anni, inseriscono nel programma l’adozione di una variante del PRG in riduzione, ma al di là di dover constatare manifestazioni di intenzioni sempre tardive , quello che ancora non appare a loro evidente è il fatto che , adottare ed approvare un nuovo PRG o una variante al PRG esistente non è la stessa cosa. Se precipita il PRG esistente a nulla servirebbe aver approvato una variante.
Purtroppo il buon senso ha oramai da tempo abbandonato l’aula del Consiglio Comunale e le sue zone limitrofe, perché alle nostre richieste altro non abbiamo riscontrato che qualche risatina di sufficienza.
Noi abbiamo espressamente esposto questa necessità nel programma elettorale e questa volta ci volgiamo augurare che chi ne comprende la necessità ci sostenga affinché coloro che sono soliti rispondere con risatine di sufficienza quando si parla solo di buon senso, lo facciano dai banchi dell’opposizione e non più da quelli della maggioranza.
Comunicato elettorale di
CAPPELLETTI Antonio- PROFILI Gianmarco per Spoleto Popolare /CARDARELLI SINDACO