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Elezioni, Spoleto avvelenata / Gli ultimi colpi bassi / Attacchino pd parcheggia nella rotatoria, vd e ft

Si sono affrontati fino all’ultimo, anche in pieno silenzio elettorale, utilizzando social network come Facebook e Twitter ma anche i più ‘tradizionali’ sms e il solito volantinaggio: ma il nervosismo che ha mandato letteralmente in tilt i due “popoli” finiti al ballottaggio, quello di Fabrizio Cardarelli (Rinnovamento) e Dante Andrea Rossi (Pd), ha registrato anche non pochi colpi bassi.

Le ultime 48 ore sono state all’insegna di veleni e insulti che fanno ancora di Spoleto la piazza più difficile dell’intera Umbria. Solo qui, fra i 9 comuni umbri chiamati al ballottaggio (qualche episodio si è verificato a Foligno ma nulla di eclatante), si sono registrate scorrettezze che ben poco fanno sperare per il futuro stesso della città del festival. E che hanno visto quali autori anche consiglieri comunali e dirigenti di partito. Così il Partito democratico sabato mattina ha dovuto denunciare, anche alla Digos del locale Commissariato, lo ‘strappo’ di diversi manifesti del proprio candidato un po’ ovunque. Un raid che è partito dal centro storico per finire fino in periferia. La denuncia è stata verso ignoti ma qualche risposta potrebbe arrivare dall’acquisizione dei video registrati dalle telecamere issate lungo il perimetro della Scuola di polizia.

Cardarelli, da parte sua, informato dai vertici dei democratici, ha immediatamente stigmatizzato il fatto e acconsentito a far rimettere i manifesti elettorali negli appositi spazi. Un gesto galante che però non è servito a spegnere gli animi infuocati di dirigenti di partito. I quali su Fb si sono scagliati contro il prof anche con frasi offensive, chi alludendo al suo peso, chi alla laurea (in Fisica) ottenuta con 103/110. Dimentico, il furbo piddino di turno, degli studi fin qui conseguiti dal proprio candidato. Ma a spopolare in rete è un video girato lungo la rotatoria dello svincolo Spoleto Sud da cui si vede come un attacchino, parcheggiato il Suv addirittura lungo la sede stradale, affigge i manifesti del centrosinistra su pali della luce e, addirittura, a coprire la stessa segnaletica stradale (molti di questi compaiono ancora sui pali della luce lungo la statale Flaminia).

Ma non è tutto. Stando alla testimonianza di alcuni passanti un autorevole dirigente dei Socialisti è stato visto ancora ieri pomeriggio lanciare dalla propria autovettura i volantini del proprio candidato. Insomma, un po’ come in guerra e in amore, tutto è concesso.

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