Economia & Lavoro

Elezioni RSU, allo SMMT di Baiano la USB si conferma 2° sindacato

“Con la raccolta dei dati ormai definitivi, la USB in Umbria avanza nei vari comparti del P.I., in un contesto davvero difficile, con la quasi totalità della politica che è contro una alternativa sindacale conflittuale.”

Così parla il Segretario territoriale USB, Ettore Magrini dopo la conferma del ruolo del sindacato  al termine delle elezioni Rsu allo Stabilimento SMMT di Baiano.

“Tanto per citare l’ultima– spiega Magrini- con la firma dei contratti (oltre alla elargizione di una elemosina dopo 8 anni di vuoto contrattuale e al mancato sblocco delle assunzioni) è stata approvata una clausola antidemocratica ed inaudita, per cui le OO.SS., seppur maggiormente rappresentative (cioè che superano almeno il 5%), se non firmano il contratto, sono escluse dalla contrattazione di 2° livello. Una evidente sanzione per chi dissente!”

“A Spoleto nello SMMT di Baiano, la USB si conferma 2° sindacato, pur perdendo un seggio; negli Istituti Tecnici (I.I.S.T.P.) la USB è risultata la prima sigla alla pari con la CGIL, mentre nel Comune per la prima volta è stato conquistato un seggio; si è in attesa delle elezioni al Tribunale (nella precedente elezione la USB era il 1° sindacato) dove non è stato raggiunto il quorum dei votanti, per cui tra un mese ci sarà una nuova votazione.

D’altronde, in tutta l’Umbria la USB ha ricevuto l’approvazione dei lavoratori: dai Comuni di Terni e Orvieto, a quelli di Perugia e Tuoro; dalla Giunta regionale al Consiglio regionale; dall’Arpa regionale all’INPS; da tutti gli uffici giudiziari (dove la USB si conferma 1° sindacato nella regione) alla Camera di commercio; dall’Agenzia delle dogane alla Corte dei Conti; dai Beni Culturali e Turismo all’ex Distretto (CME), senza dimenticare l’Università.”

“Un successo– conlcude Ettore Magrini- che premia la passione degli attivisti e la presa di coscienza dei tanti lavoratori (ai quali va un grande ringraziamento) che stanno decidendo di opporsi alle politiche di sfruttamento e di precarietà e per un protagonismo nella salvaguardia dei diritti.”