Spoleto

Elezioni, Maria Elena Bececco “Ecco ciò che abbiamo fatto e che vogliamo fare per Spoleto”

Intervista a Maria Elena Bececco, attuale sindaco f.f. della Città di Spoleto, candidata alla posizione di Primo cittadino nelle elezioni comunali del prossimo 10 giugno.

Maria Elena Bececco, lei si candida alla guida della città di Spoleto in questa tornata elettorale. Come mai ha deciso di farlo?

La mia discesa in campo è stata una scelta naturale: 4 anni fa il sindaco Fabrizio Cardarelli mi ha scelto tra tutti come sua vice e quando è venuto a mancare ho sentito su di me il dovere morale di continuare il suo mandato. In questi 4 anni abbiamo lavorato molto, a tanti progetti, nonostante le difficili condizioni del Comune e della città, aggravate dal terremoto, e soltanto da poco stavamo iniziando a vedere i primi frutti del nostro operato. Voglio quindi proseguire sulla strada tracciata e completare tutti i progetti che abbiamo avviato, smettere ora significherebbe perdere quello che abbiamo fatto finora.

Se dovessi essere eletta come sindaco di Spoleto, sin dalle prime ore la nostra Amministrazione comunale sarebbe in grado di essere operativa, al contrario degli altri candidati, e lavorare concretamente per la città. Conosco perfettamente tutti i progetti avviati e il loro stato di avanzamento e so come continuare a lavorare per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e per dare concretezza alle tante proposte che ci sono arrivate durante gli incontri nel territorio”.

La scelta di correre con due liste civiche, evitando collegamenti a partiti politici, non crede potrebbe penalizzarla?

Assolutamente no: queste sono elezioni amministrative e non politiche. I cittadini di Spoleto sono  chiamati a votare la persona che secondo loro ha le migliori capacità amministrative per la nostra città e la conoscenza del territorio e le sue peculiarità. I partiti e le fedi politiche hanno maggior rilievo nel panorama di Governo, ma nell’Amministrazione comunale valgono più le capacità del singolo.

Ho visto, in questi anni, come vice sindaco della città, che  le porte si aprono sia a livello regionale che nazionale in base alla serietà ed alla consistenza dei progetti presentati, e non per l’appartenenza politica. Come liste civiche finora non abbiamo mai sofferto di isolamento. I politici eletti a vari livelli non favoriscono solo le Amministrazioni comunali con la propria bandiera ma seguono i propri  territori di origine, in cui sono stati votati, a prescindere dal colore.

Aggiungo anche che per decenni abbiamo avuto Amministrazioni ‘rosse’ con Regione ‘rossa’  e non mi sembra di ricordare questi grandi benefici per la nostra città. Anzi, in questi 4 anni, sia in Regione che con il Governo nazionale abbiamo portato avanti progetti e relazioni personali che prescindono dalla fede politica ma che hanno consentito di aprire tanti tavoli di lavoro e collaborare insieme”.

Quali risultati avete ottenuto in questi 4 anni di guida della città di Spoleto?

Non mi stancherò mai di dirlo: abbiamo azzerato il buco di bilancio di circa 6 milioni, eredità delle amministrazioni comunali precedenti, e recuperato oltre 3 milioni di euro sui 15 del disavanzo tecnico, scongiurando il commissariamento del Comune che avrebbe portato ad un aumento delle tasse. Noi, invece, non solo le abbiamo lasciate invariate, ma abbiamo anche garantito allo stesso tempo il mantenimento dei servizi.

Ora che le casse comunali sono a posto, abbiamo iniziato di nuovo ad effettuare interventi sul territorio, primi tra tutti le manutenzioni stradali. Penso ai vari lavori che abbiamo deliberato nell’autunno 2017, non sapendo della fine anticipata della nostra amministrazione, ed agli altri investimenti che soltanto ora stanno avendo concretezza. In questi anni abbiamo finalmente, grazie ai finanziamenti dell’Auri, rifatto piazza del Mercato, ora fiore all’occhiello della nostra bellissima città, e presto rimetteremo a posto anche piazza Pianciani. Grazie al nostro impegno, abbiamo scongiurato la chiusura della Scuola di Polizia, che a metà giugno vedrà corsi per il massimo della sua capienza, e riportato nella Caserma di Spoleto la Bandiera di guerra dei Granatieri di Sardegna ed il Battaglione ha così ripreso autonomia ed aumentato il proprio organico. 

La nostra Amministrazione si è battuta per mettere la parola fine a situazioni di degrado che vanno avanti da decenni: abbiamo recuperato 3 milioni di euro per iniziare la ristrutturazione del complesso dell’anfiteatro romano, per i quali è stato redatto il progetto, ed abbiamo ottenuto che l’ex convitto femminile di piazza Carducci e l’ex Colonia di Monteluco fossero inseriti nel piano nazionale di recupero degli immobili dell’Inps che ne è proprietario”.

È notizia di pochi giorni fa il nulla osta del Demanio militare sull’area di piazza d’Armi, una vicenda annosa che con voi sta andando verso una risoluzione positiva…

Sì, dopo gli oltre 800mila euro di caparra persa e tante spese legali per scelte politiche sbagliate da parte delle Giunte di centrosinistra che ci hanno preceduto, finalmente abbiamo ottenuto un primo risultato che ci consentirà di acquisire gratuitamente la proprietà di quell’area, permettendoci così di realizzare la Cittadella dello sport che abbiamo sognato per Spoleto e che ha già ricevuto il plauso del presidente del Coni, Malagò.

Lì infatti realizzeremo un palazzetto dello sport da 3500 posti oltre ad altri impianti sportivi e di servizio, a completamento di quelli esistenti che stiamo riqualificando o su cui abbiamo già fatto interventi. Penso alla piscina comunale, alla pista d’atletica ed al Palatenda, che finalmente potrà diventare un vero impianto sportivo grazie al finanziamento della Croce Rossa italiana. Ma il nostro impegno per valorizzare il turismo sportivo si è già concretizzato in questi anni, attraverso il lancio di eventi con record di presenze, tra cui ‘La SpoletoNorcia in mtb’ e i Mondiali di Enduro”.

In questi anni avete dovuto affrontare anche l’emergenza del terremoto…

Quello è stato per noi il lavoro più impegnativo, che ha convogliato tutte le nostre forze e risorse economiche e di personale dell’Ente. Siamo stati al fianco dei cittadini nella fase dell’emergenza sismica, che ancora oggi vede oltre 600 famiglie sfollate. Ma siamo riusciti a far sì che Spoleto fosse inserita nel cratere, usufruendo così delle opportunità che le leggi sul terremoto offrono.

Oggi per la nostra città sono stati già stanziati per le opere pubbliche circa 36 milioni di euro ed inoltre sono in arrivo più di 200 milioni per la ricostruzione privata. Nei prossimi anni avremo la ricostruzione o l’adeguamento sismico di tutte le scuole danneggiate. Purtroppo stiamo assistendo a dei ritardi clamorosi, che riguardano però tutti gli interventi di ricostruzione previsti in Umbria e non solo quelli del nostro territorio.

Essere all’interno del cratere significa anche far parte dell’area di crisi non complessa, che prevede uno stanziamento totale per Spoleto e la Valnerina di 6,7 milioni di euro per misure a sostegno degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva e commerciale. Ma non solo: grazie all’inserimento nel cratere, abbiamo la priorità per progetti che riguardano le infrastrutture, in primis il completamento della Tre Valli”.

Quali sono i punti salienti del vostro programma?

Partendo proprio dalle infrastrutture, porteremo avanti i progetti di miglioramento e sviluppo delle infrastrutture sia su rotaia che su ruota per rendere meglio collegata la nostra città e quindi anche il raddoppio della linea ferroviaria ed il collegamento all’alta velocità.

Realizzeremo un centro di formazione per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro ed un tavolo di lavoro con le aziende del territorio, cercando di attirare nuove realtà con sgravi fiscali.

Vogliamo riportare poi a Spoleto la realizzazione degli spettacoli del Festival dei Due Mondi.

Grande attenzione l’avranno le politiche sociali: da questo punto di vista abbiamo tracciato un percorso di profondo cambiamento (penso ai progetti rivolti agli adolescenti, alle famiglie, agli anziani e ai disabili) sul quale intendiamo continuare con determinazione.

Per definire le esigenze e le priorità delle frazioni organizzeremo incontri  a cadenza fissa con i referenti territoriali. Inoltre, sposteremo lo Sportello del cittadino dall’attuale sede in una più funzionale: i conti del Comune in ordine ora ce lo permettono”.

Il suo appello alla città di Spoleto.

“Noi vi chiediamo il vostro voto perché abbiamo una buona esperienza di governo: abbiamo lavorato tanto a tanti progetti che abbiamo concluso e ad altri che stanno vedendo la loro realizzazione ed il loro coronamento. Smettere ora significherebbe perdere tanto lavoro fatto.

Noi siamo per i fatti concreti, lo siamo stati in questi 4 anni e vogliamo continuare ad esserlo. Vi prometto che metterò in piedi una squadra di governo coesa e capace per ottenere gli obiettivi che tutti noi spoletini vogliamo. Datemi la vostra fiducia e completeremo il lavoro iniziato!