Accolto il ricorso di “Cambiamo insieme Montefranco”, riammessa la lista di Sinibaldi, mentre ad Arrone Di Gioia sarà l'unico candidato
Riammessa la seconda lista in lizza a Montefranco per le elezioni amministrative 2024, respinto il ricorso della lista di Arrone. Lo ha deciso lunedì il Tar dell’Umbria pronunciandosi sui due ricorsi presentati dalle altrettante liste escluse al momento della loro presentazione nei rispettivi Comuni.
Accolto il ricorso di “Cambiamo insieme Montefranco”, con Antonello Sinibaldi che sfiderà, dunque, il sindaco uscente, Rachele Taccalozzi. “Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Umbria (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, annulla l’atto impugnato e ammette la lista “Cambiamo insieme Montefranco” all’elezione per il rinnovo del Consiglio comunale del Comune di Montefranco prevista per l’8 e 9 giugno 2024” – è quanto si legge nella sentenza del Tar.
Elezioni Arrone, ricorso respinto: la sentenza del Tar
Discorso diverso per “Alternativa per Arrone”, che vedeva candidato sindaco Tomas Nardini, nei confronti della quale il Tar si è espresso in modo negativo, rigettando il ricorso del legale, in quanto le firme a sostegno della lista sono state validate da un pubblico ufficiale che ha una competenza territoriale limitata, facendo parte del consiglio comunale di Terni. “Il sig. Riccardo Fortunati, consigliere comunale del Comune di Terni – si legge nella nota – era sfornito di potere di certazione al di fuori del territorio comunale nel quale ricopriva detta carica, di guisa che l’autenticazione in Arrone è da ritenersi radicalmente nulla e insanabile, poiché «l’indicazione del luogo di attestazione della sottoscrizione, nella relazione di autentica, costituisce non già elemento estrinseco, bensì parte essenziale dell’atto pubblico» (cfr. Cons. Stato, Ad. plen., 9 ottobre 2013, n. 22; Cons. Stato, sez. II, 13 settembre 2021, n. 6280). Ne discende che l’indicazione di Arrone quale luogo di autenticazione delle sottoscrizioni, essendo elemento essenziale dell’atto pubblico, non può essere superata, neanche in sede giurisdizionale, da dati estrinseci allegati e documentati dai ricorrenti, quali le pur concordi dichiarazioni sostitutive di certificazione dei sottoscrittori e dello stesso consigliere comunale autenticante e la nota a mezzo PEC trasmessa dal consigliere comunale autenticante al Comune di Arrone in data 12.05.2024″.
Il ‘caso’ Arrone, Di Gioia corre da solo
Ad Arrone, dunque, il sindaco uscente, Fabio Di Gioia, correrà da solo per la fascia da sindaco. Lo stesso sindaco, tramite la sua pagina Facebook, ha espresso il suo rammarico per l’esito del ricorso: “Ho letto l’esito del ricorso presentato dalla lista “Alternativa per Arrone”, non posso fare altro che accettare il verdetto del TAR dell’Umbria – scrive Di Gioia – Ci dispiace per l’assenza di un confronto democratico, ci dispiace per coloro che hanno sostenuto l’altro candidato, ma soprattutto ci dispiace perché avremmo avuto il piacere di svolgere una campagna elettorale diversa. Infine ci dispiace perché gli elettori non avranno nemmeno un’alternativa”.
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