Comizio del segretario nazionale dem davanti all'ospedale di Perugia: la rimonta è possibile con il 42% di indecisi o pro astensione
Ha scelto l’ospedale di Perugia, “il luogo della sofferenza, del lavoro, della speranza”, il segretario del Pd Enrico Letta, per spingere anche in Umbria la rimonta sul centrodestra. “Una rimonta iniziata a Monza” ricorda Letta. Città simbolo, perché lì il centrosinistra alle amministrative ha vinto una sfida che sembrava proibitiva. A Monza il Pd ha chiamato a raccolta i sindaci che in tutta Italia – quelli del centrosinistra sono il 70%, ha ricordato Letta – da cui ci si attende una spinta decisiva per la causa dem.
Soprattutto in questi ultimi giorni considerati decisivi per una campagna elettorale sin qui estiva: “Finora è stata una campagna tutti sui media – ha evidenziato Letta – ma le cose si decidono nelle urne, non nei sondaggi”. Sondaggi che, ha sottolineato, danno comunque un 42% di italiani che pensano di non andare a votare o ancora indecisi.
Quindi, ha ricordato la ricetta per il Pd che distingue il Pd dal centrodestra: il contrasto alla flat tax, gli investimenti sull’istruzione, con il rilancio della proposta dell’asilo obbligatorio per tutti: “Perché le diseguaglianze da combattere – ha detto Letta – cominciano quando si nasce”.
E naturalmente la scelta della sanità pubblica, che deve restare centrale anche nella complementarietà con quella privata. Poco prima, i consiglieri regionali Bori, Meloni, Paparelli e Bettarelli avevano rappresentato al segretario Letta proprio la situazione della sanità umbra. Che il Pd umbro vede a rischio, tra conti in rosso, mancanza di assunzioni di personale, liste di attesa lunghissime. Il tutto, è il timore, in un contesto in cui si vuole favorire la sanità privata.
(a seguire servizio completo)