Categorie: Politica Spoleto

Elezioni, l’appello al voto di Maria Catanzani di Destre Unite

di Maria Catanzani (*)

“Un solo grande Amore, Spoleto” Lo slogan del candidato Sindaco di Spoleto, Giampaolo Emili, non poteva certo lasciarmi indifferente. E quando Giampaolo, grazie anche ad una conoscenza nonché fiducia reciproche, ventennale, mi ha chiamata come candidata per la lista Destre Unite che appoggia la sua candidatura a Sindaco, la mia risposta e’ stata un “si’ ” incondizionato.
Per me, romana di nascita e di origine ma di Spoleto di adozione “in tutti i sensi”, Spoleto e’ la città che mi ha dato ciò che di più importante esiste per un essere umano: i miei genitori e la mia famiglia.
Ma la mia candidatura vuole essere soprattutto un “ponte” con la Comunità Europea grazie anche al mio lavoro, da venti anni, letteralmente “al servizio” della cultura. L’obbiettivo centrale, infatti, della mia campagna elettorale e del mio possibile futuro impegno per questa splendida città, e’ quello di riconnettere il tessuto e la rete del rapporto con gli Artisti con la ferma consapevolezza che la Cultura è destinata a diventare una vera e propria forma di Welfare per i nostri cittadini e non ha colore politico.
Promuovere la Cultura in tutte le istanze del nostro Paese come matrice dei nuovi processi di creazione del lavoro, intesa a realizzare una strategia coerente per lo sviluppo economico, facendo in modo che essa sia motore delle economie sostenibili e più sviluppate, in grado di interagire sui fondamenti dell’economia post industriale.
Nello scenario della Strategia di Lisbona, la Cultura diventa uno dei fattori che stanno all’origine della catena del valore, il canale per eccellenza attraverso cui affermare ed attestare un diffuso orientamento sociale verso il futuro, il nuovo, il diverso, il non previsto, il senso stesso della Evoluzione dell’Umanità.
I numeri, i trend, il PIL e le strategie di sviluppo nei massimi sistemi del settore delle industrie culturali e creative indicano quello che sarà sempre più lo zoccolo duro dello sviluppo economico nella Società della Conoscenza, nella sua funzione di attivatore sociale, di straordinario momento di catalisi del pensiero e nella sua capacità di trasformarlo in un progetto di senso affascinante, condiviso e capace di creare e di trasmettere senso di identità nazionale, memoria, equanimità e futuro.
Voglio iniziare ad usarla strategicamente.
Il fatturato complessivo delle industrie creative è di 654 miliardi di euro, pari al 2,6 % del PIL europeo, contro un 2,1% del settore immobiliare, l’1,9% del settore cibo, bevande e tabacco e il 2,3% del settore chimica, gomma e plastica, mentre l’occupazione, a partire dal 2004, si attestava al 3,1 %.
Questi dati non ci devono meravigliare, visto che per quanto riguarda il settore specifico della Cultura contemporanea in una recente ricerca che aveva come obiettivo quello di rilevare l’interesse degli italiani nell’Arte ed in particolare in quella contemporanea, è emerso che sono ben 9 milioni le persone in Italia interessate alle Arti Contemporanee e che l’Arte e la Cultura e l’interesse per essa (57%) non sono più rivolti solamente al passato, ma guardano al futuro e ai giovani.
Il 71%, inoltre, considera importante l’Arte e la valorizzazione dei giovani Artisti, quali patrimonio culturale dell’Italia: un numero importante, 34 milioni di persone, dimostra quindi grande sensibilità e attenzione al settore.
E’ un mercato potenziale straordinario, un interesse molto più grande di quanto si immagini.
Lo ha ben compreso invece anche la Corte dei Conti italiana la quale, nella notizia anticipata on line dal Financial Times, ha trascinato in giudizio per 234 miliardi di euro i colossi del rating internazionale, colpevoli di aver strumentalmente declassato la valutazione sulla affidabilità creditizia dell’Italia e incidendo gravemente sulla voragine del debito pubblico e sullo spread, senza fare conto delle inesauribili ricchezze immateriali in termini di giacimenti culturali, artistici, storici capitalizzati sapientemente, nel corso dei millenni, dal nostro Paese. Quindi, quanti miliardi di miliardi possono essere valutati la Cappella Sistina, la Divina Commedia, l’Opera … in un Paese dove geneticamente, come dichiarava Joseph Beuys, “Ogni uomo è un Artista ?.”
L’Italia, e Spoleto in particolare, ombelico della Cultura del Pianeta.
Con la nostra Memoria, i nostri Artisti, delinea ancora il nostro futuro e la nostra fortuna nella sfida mondiale.
Una Cultura che comunica, innamora folle, seduce con il suo carisma, rappresenta con magnetismo l’evoluzione umana e genera attività turistica, dà impulso a risorse umane ed economiche, vivacizza gli scambi, mette in scena un settore industriale di maestosa grandezza per l’intera architettura economica del nostro Bel Paese.
Se volete che tutto ciò possa essere anche alla portata di Spoleto “Città dei Due Mondi”, il 25 maggio, nella scheda AZZURRA barra il simbolo DESTRE UNITE e scrivi il nome CATANZANI.
Accanto a Giampaolo Emili per un unico grande Amore, Spoleto e per un unico grande progetto: il “nuovo”, ma quello vero!

(*) Candidata al Consiglio Comunale per la lista Destre Unite per Giampaolo Emili sindaco