Perugia

Elezioni: la Sindaca, la Capogruppo, il Portavoce e il Signor Staff

Due liste, due donne, una piattaforma digitale (Rousseau) ed un’area al suo interno (“open comuni”), uno staff, una solo certificazione, 5 stelle. Qualcuno pensa di giocarli al lotto i numeri dell’intrigo pentastellato che nel fine settimana ha incoronato Francesca Tizi candidata a sindaco nel capoluogo e tirato giù (ma con vista su un possibile “ripescaggio” più alto) la capogruppo Cristina Rosetti.


Elezioni, la “sindrome Spoleto” colpisce anche a Perugia


Un ribaltone a due mesi dal voto che a molti ha ricordato quanto avvenuto a Spoleto un anno fa. Anche se nella Città del Festival c’era solo un candidato, Tommaso Biondi, poi escluso “dal ligio staff” anche a pena di non presentare una lista a 5 stelle.

Una poltrona per due

A Perugia, invece, di liste ce n’erano due, anche se la candidata in pectore, fino a sabato pomeriggio, Cristina Rosetti, era convinta di non avere rivali. Da quasi un mese aveva preso la rincorsa per l’assalto-bis a Palazzo dei Priori, pur nella consapevolezza che nell’iter per la “bollinatura” qualche problema “con lo staff” poteva sorgere. Il tempo di preparare la lista da presentare al vaglio “dello staff” e nel frattempo la fronda interna dei pentastellati possibilisti aveva convinto la ricercatrice universitaria Francesca Tizi, già candidata un anno fa per il Senato, ad accettare l’investitura per sfidare Romizi, Giubilei e gli altri. Profilo che “lo staff” ha ritenuto più funzionale ai disegni a 5 stelle nel capoluogo umbro.

Il Portavoce Filippo e il Signor Staff

E il ruolo che in questa spy-story perugina ha avuto “lo staff” lo spiega il portavoce Filippo Gallinella, l’unico tra i big umbri del partito che ha provato a dare risposte alle tante perplessità manifestate, a Perugia e nel resto dell’Umbria, dal popolo pentastellato (per il metodo più che sulla scelta della persona). “I fatti – ha scritto via social Gallinella – sono fatti: come prevedono le regole della nostra piattaforma è stata certificata una lista con la guida di #FrancescaTizi alla quale va tutto il mio in bocca al lupo. E’ normale che chi non è stato certificato rimanga deluso, sono persone che conosco, che hanno lavorato tantissimo e alle quali va il mio GRAZIE. #Avantitutta per una Perugia migliore! Chi mi conosce sa che non mi sono mai risparmiato e continuerò a non farlo“.

E alle domande incalzanti di simpatizzanti del Movimento, il malcapitato Gallinella non può far altro che rispondere con “… non compete al Portavoce”, “non lo so, ha sempre fatto tutto lo staff“, “non conosco il metodo e non ti so rispondere“. “Staff“, “staff” e ancora “staff“. Tanto che qualcuno, alla fine, chiede se “questo signor staff” prenda le decisioni con una monetina o utilizzi dei criteri di selezione che possano essere svelati anche ai comuni mortali.

La sfida annunciata

Gallinella, però, almeno spiega che la seconda lista a Perugia non è che sia spuntata così, per un capriccio. “Non sai quanto ci ho provato a unire – confessa – ma alla fine le liste erano due e lo staff ha scelto“. E “lo staff”, ovviamente, non si discute, almeno sino a diverso esito organizzativo a cui dovesse approdare il percorso avviato da Luigi Di Maio con la sua “area di ascolto” aperta in Rousseau.

A “Tutta” Rosetti

Smaltita la delusione, Cristina Rosetti si è rimessa in trincea, complici aumenti delle bollette dell’acqua e la disoccupazione giovanile piega dell’Umbria. Perché ora la capogruppo pentastellata ha alzato lo sguardo oltre le presunte mancanze della Giunta Romizi. A cui, secondo una scuola di pensiero, medita di dare battaglia da una lista civica. Ma altre letture fanno ritenere che per lei si prospetti un salto di livello, con la candidatura in Regione, sempre tra le fila pentastellate. Del resto, il gridi di battaglia “Avanti Tutta“, preso in prestito dal compianto Leonardo Cenci, è lo stesso utilizzato da Filippo Gallinella.

Parla la “nuova Sindaca” Tizi

Forte del bollino a 5 stelle sulla giacca, Francesca Tizi non si guarda indietro. E parla già da “nuova Sindaca di Perugia“, che metterà al centro della propria agenda politica la donna, “madre e lavoratrice allo stesso tempo“. Anche per la difesa dei valori del popolo italiano che altrimenti, afferma citando Marco Valerio Lo Prete, “rischia di essere sostituita, non di integrare i nuovi arrivati“. E Francesca Tizi assicura: “Con un’amministrazione comunale amica delle giovani madri e della famiglia Perugia tornerà ad essere la città dei giovani“. Un primo punto del “programma” che sembra far ruotare le 5 stelle un po’ più verso destra.