Uno è sindaco di Perugia, in scadenza di mandato, e coordinatore umbro di Forza Italia. L’altro, dopo essere stato per qualche settimana il candidato governatore per il centrosinistra, tranne essere poi scaricato e trovarsi da solo un posto a Palazzo Cesaroni, dopo aver aderito a Italia Viva, ha aggregato i “Civici Per” in quel centro che si è spostato sempre più verso destra.
Romizi e Fora hanno ufficializzato oggi quel “patto degli Andrea” che era nell’aria. Per ora per le amministrative di giugno a Perugia, per le quali Fora aveva già detto di avere le mani libere. Ed anche in Regione, del resto, la sua opposizione è stata sempre più possibilista, valutando di volta in volta le scelte dell’amministrazione Tesei.
Un accordo che era nell’aria da tempo. E che Fora e Romizi hanno ufficializzato sui social, con l’identico post con la foto che li ritrae insieme.
“Con Andrea ci conosciamo da molti anni e non abbiamo fatto mai mistero di condividere un sentimento di amicizia e di stima personale costruito oltre la politica.
Ci ha sempre unito una simile visione del mondo che ci ha mosso nell’impegno nelle istituzioni, anche da posizioni differenti, e una politica del “fare” che parte dai bisogni e dalle necessità, dal bene comune e dal realizzare ciò che è possibile.
Ci siamo a lungo confrontati in questo periodo e abbiamo trovato una grande sintonia su molti temi strategici per Perugia. Ci sono cose da migliorare rispetto al passato, azioni buone da portare a compimento, progetti nuovi da intraprendere.
Insieme crediamo di poter dare ancora più impulso a tali percorsi. Si può sempre migliorare e fare di più e per questo è importante unire le forze per il bene della città, privilegiando ciò che unisce a ciò che divide. Questo dovrebbe fare la “buona politica”.
Abbiamo deciso di percorrere insieme la strada per Perugia 2024 all’insegna dell’innovazione. I prossimi 5 anni vedranno Perugia proiettarsi nel futuro, rigenerare intere aree del territorio e dei nostri quartieri.
Perugia, città universitaria, europea, della cultura, dell’innovazione, dell’inclusione, della sicurezza, dello sviluppo economico, delle connessioni digitali ed umane, del welfare, capoluogo di regione proiettato nell’Italia centrale.
Perugia è questo, può esserlo di più.
Ecco, io e Andrea vogliamo costruire un progetto che metta insieme le migliori energie della città, anche con idee diverse, per il bene dei perugini.
Il fatto che siamo amici è secondario, ma conta. Perché i grandi progetti hanno bisogno di fiducia e lealtà per essere realizzati.
Andrea Romizi”.
“È ovvio che questo non può essere il mio percorso; ed è altrettanto ovvio che fin da subito sarò personalmente al lavoro, assieme a quei partiti, movimenti, associazioni e a tutti quei cittadini che ci vorranno stare, per la costituzione di una casa comune alternativa a questa destra e che però al tempo stesso non si riconosce nella continuità dell’opposizione spesso settaria di questi anni” è il commento del segretario regionale di Azione, Giacomo Leonelli. Che accusa Fora di trasformismo alla Depretis e sottolinea: “Proprio perché conosco direttamente tante belle persone, che hanno condiviso lealmente in questi mesi percorsi con noi, dalle elezioni politiche in poi, sono fermamente convinto che ci sia una realtà diffusa dentro al mondo civico e dentro Italia viva, che ci ha sostenuto lealmente proprio dalle politiche in poi con ottimi risultati (sopra al 10% a Perugia, sopra all’8% in Regione, sopra al 10% al Comune di Corciano), che non può riconoscersi in un’operazione di avvicinamento alla destra, che ha tutto il sapore di un vecchio trasformismo, teso alla ricerca di posizioni personali”.
Quindi, in opposizione alla destra, chiama a raccolta i moderati dell’altro schieramento e i civici: “E’ compito nostro costruire a partire da Perugia, fino ad arrivare alle prossime elezioni regionali, una nuova casa comune in nome della progettualità, del buonsenso, della concretezza e del bene del nostro territorio. Io ci sono, con più energia di prima”. Un post con cui, di fatto, rompe gli indugi e lancia la propria candidatura, viste le distanze con l’asse portante Pd-M5s su cui si tiene il tavolo del centrosinistra a Perugia e in Umbria.
Tutto è avvenuto nella giornata in cui FdI e Forza Italia si sono incontrati per ufficializzare un’altra scelta fatta da tempo: la candidata sindaco del centrodestra sarà l’assessore di Fratelli d’Italia Margherita Scoccia. L’incontro serviva per capire se Progetto Perugia sarà della coalizione o tenterà una propria strada. Con lo spazio civico che, oltre a Perugia Civica dell’ex socialista Nilo Arcudi, sarà comunque riempito dai sostenitori di Fora. Le parti, anche dopo il confronto di sabato mattina con Romizi e Prisco.