Politica

Elezioni, De Augustinis e Biondi in corsa, Laureti scioglie riserva

Elezioni, il giorno della verità. Se il nome della candidatura del magistrato Umberto De Augustinis, anticipato due settimane fa da Tuttoggi, aveva “paralizzato” i competitor, la sua ufficializzazione ha di fatto accelerato la corsa degli avversari, tanto che in meno di 24 ore, dopo mesi di stallo, si ha un quadro più chiaro della prossima corsa elettorale e dei suoi protagonisti. Ma andiamo con calma e una buona dose di pazienza. Ad aprire la convulsa mattina è stato il comunicato di Camilla Laureti che ha rotto gli indugi e annunciato la propria candidatura civica, segnando così un record nella storia delle elezioni amministrative della città: è la terza donna a competere all< prossima tornata, dopo le candidature di Maura Coltorti (Sinistra per Spoleto) e l’attuale vice sindaco Maria Elena Bececco (Spoleto Popolare e Alleanza civica). Subito dopo i due incontri pubblici di M5S prima e centrodestra dopo. Dunque.

M5S, Biondi, la squadra e l’arrivo di Curcio

Per i pentastellati, che da marzo avevano scelto Tommaso Biondi per il ruolo di Sindaco, è stato il primo giorno da “candidati”, dopo che giovedì scorso è arrivato l’ok da Casaleggio-Grillo. Al fianco di Biondi, tra una cinquantina di estimatori del movimento, si ritrovano il senatore Stefano Lucidi, i consiglieri regionali Maria Grazia Carbonari  e Andrea Liberati (che preferirà rimanere a parlare con i commercianti di Corso Garibaldi) e la candidata vice sindaco Agnese Protasi. E’ Lucidi ad aprire l’incontro richiamando l’hashtag di ieri sera #unsindacodispoleto per sottolineare che quello di Biondi è il nome migliore perché “conosce il territorio da piazza del Mercato allo Schioppo e i suoi problemi ma soprattutto vuol bene a Spoleto al punto da aver scelto a suo tempo di non fuggire dalla città quando aveva importanti occasioni di lavoro”.

Tommaso Biondi candidato sindaco

A quest’ultimo presentarsi e presentare la squadra. “Sono nato il 27 luglio 1978 a Spoleto” dice il candidato “dopo una lunga esperienza come operatore tv anche per emittenti internazionali come Rai e Bbc, ho gestito una attività commerciale in centro storico, attività che da poco ho ceduto in gestione. Sono figlio di una insegnante e di un grande papà che è stato imprenditore e, come saprete, ho da sempre sviluppato l’amore per il teatro e la tv con spettacoli come La Rivista e format televisivi locali”. Biondi parla dei progetti per il rilancio della città, delle cose da fare per l’industria, il commercio e il turismo. Su questo punto annuncia il progetto “avamposto della progettazione culturale” alla quale sarà chiamato, in caso di vittoria, un nome importante della cultura che però non intende svelare. “La squadra la conoscerete prima delle elezioni ma non chiedetemi per il momento nulla” aggiunge con il sorriso di chi ha nella manica una carta importante da giocare. “Molti domandano se abbiamo le competenze per amministrare, io credo che prima di queste bisogna avere le conoscenze, anche del territorio, e l’umiltà; queste doti noi le abbiamo. E saper fare squadra. E’ ora di finirla di assessori che fra loro non dialogano!” conclude.

Alla domanda sulle prime 3 cose che farà risponde secco. “La prima in assoluto è spostare lo sportello del cittadino, a seguire una nuova e forte struttura di protezione civile…”. Segue una pausa e la richiesta a Lucidi “possiamo annunciarlo?”. “Ok, dillo” risponde il parlamentare. “Il 6 maggio avremo nella nostra sede Fabrizio Curcio, l’ex capo della Prociv nazionale, ritengo il massimo esperto nel campo in questo momento”.

La parola a Agnese Protasi: “il nostro impegno, quello dei candidati e degli attivisti è di far diventare la città più serena, non dico felice, ma almeno serena perché anche qui i nuovi poveri aumentano di giorno in giorno. Rilanciare lo sviluppo, le opportunità di lavoro, senza dimenticare i giovani e, ancor più, gli anziani che meritano un Comune al loro servizio. Per il resto mi auguro che le elezioni potranno svolgersi in un clima di rispetto e gentilezza”.

C’è tempo anche per il festival che i pentastellati augurano “più al servizio della città” auspicando un “bando internazionale con cui individuare i migliori professionisti del settore a cui affidarlo”. La squadra dei candidati al Consiglio comunale è così composta: Agnese Protasi (45 anni, sposata, 2 figli, psicologa e psicoterapeuta, esperta in Risorse umane), Emanuele Baldini (43 anni, imprenditore, tra i fondatori del meetup  spoleto, laureato in giurisprudenza, commerciante) Ylenia Giorgi (1996, studentessa universitaria), Enrico Morganti (19 anni, studente, la mascotte del gruppo, oggi “assente perché aveva un compito in classe” dicono i grillini), Giovanni Angelini Paroli (44 anni, imprenditore, laureato, presidente sezione di Spoleto di Confagricoltura e Vicepresidente  Comitato Umbro/Marchigiano Federazione sport invernali), Luigi Turchi (Laureato in Scienze economiche, per oltre 20 anni segretario e consigliere in diverse società ciclistiche spoletine), Roberto Gasparrini (32 anni, diplomato, libero professionista nel settore tecnico informatico), Claudio de Rosa (52 anni, lavora nella cooperazione e gdo), Gabriele Celesti (60 anni, impiegato), Lucia Pascale (49 anni), Roberto Alcidi (44 anni, geometra, dipendente Meccanotecnica Umbra), Alessandro Santi (37 anni, laurea in informatica, dipendente Maran), Marinella Marinelli (61 anni, ragioniera, già presidente della Coop. Nuovo Teatro C.A.O.S., lavora in una azienda privata), Ilaria Porziani (46 anni, educatrice professionale, redattrice web, responsabile Presidio di Spoleto dell’Associazione per la Legalità Ultimi fondata da Don Manganiello), Paola Gatti (38 anni, diploma magistrale, dipendente Maran), Francesca Novelli (32 anni, laurea in giurisprudenza, avvocato non praticante, si occupa di politiche attive del lavoro), Laura Salterini (29 anni. Laureanda in giurisprudenza, collabora con l’azienda di famiglia), Alessandro Cera (39 anni, geometra libero professionista), Sonia Comessatti (55 anni, diplomata, già assistente di volo di Alitalia, oggi dipendente del Mibact), Carlo de Amicis (61 anni, diplomato, ha  lavorato in aeroporto Leonardo da Vinci e come agente immobiliare e finanziario), Lorenzo de Angelis (36 anni, commerciante, maturità scientifica), Bruno Lupo (67 anni, già tecnico informatico dell’Inps), Marco Lilli (55 anni, responsabile commerciale di una nota azienda, maestro di tennis).

De Augustinis “squadra di elevate competenze”

Neanche il tempo di riporre i taccuini e i cronisti devono correre all’Hotel Clitunno dove è atteso il secondo appuntamento della giornata, la presentazione del candidato Umberto De Augustinis. A fare gli onori di casa il senatore Franco Zaffini con il responsabile locale Rosario Murro (Fratelli d’Italia), l’onorevole Virginio Caparvi e Sandro Cretoni (Lega), il responsabile locale di Forza Italia Aldo Traccheggiani con il consigliere Alessandro Cretoni. Assente giustificata, impegnata nella campagna elettorale in Trentino, Catia Polidori. Una sessantina i partecipanti, anche di schieramenti non ancora ufficializzati. Come il caso di Rinnovamento, presente in sala con il presidente del consiglio comunale Panfili, il presidente Graniti e l’assessore Loretoni, o i socialisti della neonata lista civica (Roberto Ranucci e Aliero Dominici). Alcuni ex consiglieri del centro destra come Davide Militoni, Gianluca Speranza e Carlo Petrini. Tra gli altri l’imprenditore immobiliare Luigi Marinangeli e l’ex vicepresidente della fu Spoleto credito e servizi, Carlo Ugolini.

Umberto de Augustinis candidato sindaco

Zaffini ringrazia la stampa e alcuni dei presenti citando il notaio Marco Pirone e l’assessore Loretoni, definito “un buon amministratore”. Più che un complimento sembra un vero e proprio endorsement per aprire il “perimetro” alla lista civica di Rinnovamento. Fuori dal tavolo, ma invitati permanenti al tavolo, Giampaolo Emili e Stefano Pallucco della lista civica Due Mondi. La conferenza può iniziare. “Quello che mi preme evidenziare” esordisce Zaffini “è la grande opportunità che abbiamo con la candidatura del dottor Umberto De Augustinis, magistrato della Corte di Cassazione. E’ una occasione unica, irripetibile, io la considero come l’ultima chiamata per la città. Ci ritroviamo a un voto prematuro per l’improvvisa scomparsa di Fabrizio Cardarelli che voglio qui ricordare; oggi però abbiamo una straordinaria occasione legata al generoso gesto che De Augustinis ha compiuto accettando la nostra investitura”.

La parola passa subito a De Augustinis. “Ho già chiarito e ribadisco oggi che la mia candidatura resta aperta, senza preclusioni ideologiche” dice il magistrato che auspica la maggiore condivisione possibile sul proprio nome. Una candidatura al solo servizio della città, per “spezzare quell’isolamento produttivo, culturale e politico” che ha affossato Spoleto. “Avevo scelto una frase ‘post fata resurgam’ che vuol dire ‘dopo i fati risorgerò’, ma credo sia un po’ lugubre” dice con un sorriso il magistrato. “Bene a spiegarla sennò a Pompagnano non la capiscono, con tutto il rispetto ovviamente” chiosano dal tavolo, commettendo la prima gaffe politica di questa tornata.

De Augustinis fa finta di nulla e passa il microfono a Sandro Cretoni che, dal canto suo, il perimetro vorrebbe metterlo. “Ringrazio il dottor De Augustinis per questa opportunità, ora abbiamo il miglior pilota di aereo, l’aereo è solido e pronto al decollo, attenzione solo a chi imbarchiamo oggi”. Un esempio che non lascia spazio ad equivoci. De Augustinis, a fine conferenza, chiarirà che un conto sono le necessità dei partiti, un conto la sua visione di una squadra che resta la più ampia possibile. “E’ un momento importante” dice l’onorevole Caparvi “come Lega siamo a disposizione ad ogni livello per sostenere il rilancio della città”. Entusiasta anche Traccheggiani “è la persona migliore che potessimo avere, capace di affrontare e risolvere i problemi della città grazie alla sua esperienza e alle sue conoscenze”. Circa il “perimetro” delle liste Zaffini non fa i nomi, limitandosi a dire che l’operazione politica in corso “resta aperta ai cittadini e alle cittadine che sono intenzionati ad impegnarsi per Spoleto”.

De Augustinis ribadisce il punto già detto: “rompere l’isolamento significa cambiare le regole fin qui seguite, anche nelle relazioni umane. Quanto alle liste civiche mi risulta la Lista Due Mondi, una mia della quale ad esempio farà parte l’amico Muscato (altro importante magistrato da poco in pensione, n.d.r.), una in via di definizione e mi risulta il sostegno di Rinnovamento”. Il sospetto che quella “in via di definizione” possa essere una lista partorita dai ‘ribelli’ del centrosinistra, tra socialisti e dem, è più d’uno, ma De Augustinis sul punto non vorrà più tornare.

A chi chiede quali saranno le priorità, risponde “che i primi temi da affrontare saranno quelli del lavoro e del terremoto” e che sta studiando il “bilancio comunale che mi è stato da poco consegnato. Spoleto deve tornare ad essere il terzo centro dell’Umbria e questo è il mio impegno”. Sul tema Festival dice che ha “le idee chiare. Andrà sicuramente rivista la parte normativa e lo Statuto e dovremo avviare contatti con altri festival internazionali”. Chiediamo se ha già una idea sui nomi che comporranno la Giunta in caso di vittoria e se terrà conto dei risultati delle urne. Il silenzio scende in sala. “Di sicuro la squadra dovrà essere composta da persone di elevate competenze, su questo non c’è dubbio, se poi i partiti e movimenti vorranno avanzare dei nominativi sia chiaro che su questi faro una verifica puntuale”. Tradotto in parole povere, nessuno pensi di tirarlo per la giacca. Il silenzio ora sembra tramutarsi in gelo. Un altro passaggio importante è quello sulla legalità, altro strumento necessario per spezzare l’isolamento. Il giudice punta l’indice su chi “ha spogliato Spoleto, non credo serva fare i nomi”, personaggi che rimarranno fuori dal palazzo. E anche stavolta un brivido corre lungo la schiena di qualcuno dei presenti in sala.

Resta quindi tutta da definire l’alleanza che si sta costruendo intorno al nome di De Augustinis, che potrebbe quindi arrivare a 6-7 liste di sostegno, potenzialmente un esercito tra i 144 e i 168 candidati, in pratica uno ogni 200 abitanti circa. Competitor esclusi.

L’incontro (casuale) tra De Augustinis e Biondi

La stretta di mano tra i candidati

La fine della conferenza convince alcuni (i parlamentari Caparvi e Zaffini, il consigliere regionale Squarta, l’ex consigliere Carlo Petrini, i simpatizzanti De Furia e Pallucco) a fermarsi a pranzo. Tempo qualche minuto è il caso vuole che il tavolo vicino sia stato prenotato da Tommaso Biondi. Per entrambi i candidati l’occasione di stringersi la mano e farsi “in bocca al lupo” per la corsa elettorale.

Pd, minoranza è out

A vivere un’altra giornata convulsa è il Partito democratico, a dir poco logorato dai continui ribaltoni della minoranza. Venerdì mattina è scaduto l’ultimatum del segretario Matteo Cardini, l’ennesimo nel tentativo di tenere unito il partito. Ma è ormai evidente che il capogruppo Rossi & Co. stanno giocando una partita diversa. Come dimostrano alcune recenti dichiarazioni che stanno alimentando la frattura. E come dimostrerebbe il contenuto della riunione di venerdì pomeriggio nel corso della quale una parte della minoranza (a sua volta divisa in tre fazioni) non disdegnerebbe un sostegno a De Augustinis.

Situazione inaccettabile per il piddì che non intende accostare il proprio simbolo a quello di Lega e Fd’I. Cardini al telefono ribadisce che “l’assemblea sarà convocata per il 2 maggio con due punti all’ordine del giorno, la nomina della Commissione di garanzia e l’approvazione del candidato o candidata a sindaco”. La Commissione potrebbe trovarsi subito un bel po’ di lavoro disciplinare. Una fonte autorevole del centrodestra  conferma a Tuttoggi, a microfoni spenti, che “da qualche giorno sono in corso contatti sia per definire la situazione delle liste a Spoleto, sia a Terni”. Ma alla domanda di chiarire quale fazione dei dem starebbe intrattenendo tali rapporti, il politico si limita ad aggiungere “quelli che hanno i mal di pancia”.

Laureti “La Spoleto che voglio”

Ad aprire la lunga giornata politica era stata, poco dopo le 10, l’attuale assessore alla cultura Camilla Laureti che ha definitivamente sciolto i nodi e annunciato la propria candidatura. Nome su cui dovrebbe convergere anche il Partito democratico. La Laureti, con una Lettera aperta alla città, ha annunciato non solo la propria disponibilità a candidarsi ma anche le linee programmatiche che indirizzeranno la sua iniziativa. Questo il documento:

Cari cittadini, ho deciso di candidarmi a Sindaco di Spoleto con una mia Lista Civica. E’ una scelta che nasce dall’esperienza di questi 18 mesi di lavoro come Assessore alla Cultura e al Turismo, ma che affonda le sue ragioni nel legame, profondissimo, che ho con questa città. Da sempre trascorro qui moltissimo tempo. Ho qui i più bei ricordi di infanzia. Alla morte di mio padre Pasquale mi ci trasferii a vivere per due anni con l’idea di continuare il suo sogno del Trebbiano Spoletino. Un legame che mi ha portato ad accettare con grande entusiasmo la chiamata di Fabrizio Cardarelli un anno e mezzo fa; lo stesso che oggi mi porta, con grande convinzione, a compiere questo ulteriore passo. Un passo difficile, impegnativo, rivoluzionario della mia vita per molti versi e di cui non mi nascondo le difficoltà. Ma, allo stesso tempo, un passo in cui credo molto. In questo anno di lavoro mi sono immersa dentro Spoleto. Ho attraversato la città e il territorio in lungo e in largo, ho incontrato i cittadini, le imprese, le associazioni culturali, il mondo del volontariato.

Marini e Laureti in un recente incontro

Ed è così che in pochi mesi i miei “Ciao” sono stati talmente tanti da essere presi in giro dalla Rivista dello scorso anno. Ma dietro questi “Ciao” c’è la grande passione che mi ha portato ad immergermi nella storia e nelle vicende di Spoleto, ad ascoltare le persone che quotidianamente la fanno, a conoscerla ancora meglio: a conoscerne, soprattutto, le grandissime potenzialità. In un mondo che sempre più chiede cultura e storia, qualità ambientale e della vita, Spoleto ha tutto questo. In un mondo in cui le città fanno a gara per essere conosciute, Spoleto è già oggi un marchio globale, noto nel mondo, che aspetta solo di essere valorizzato. Quando i centri italiani promuovono nuovi Festival, noi ne abbiamo uno che dopo 60 anni è ancora vivo e creativo, cui si aggiungono istituzioni culturali che tutto il mondo ci riconosce (dal Teatro Lirico Sperimentale al Centro Italiano Studi Alto Medioevo, dall’Accademia degli Ottusi a Palazzo Collicola).

Queste le basi su cui lavorare: il turismo, la cultura, un’economia ecosostenibile, la nostra vocazione internazionale. E’ questa la partita che voglio giocare: per dare una prospettiva nuova alla città,  per ricostruire forte il senso di comunità tra gli Spoletini, per creare sviluppo, perché sono troppe le aziende che stanno chiudendo, troppi i nostri concittadini che sono a casa, senza un lavoro.

Voglio una Spoleto che sceglie il suo futuro. Per questo promuoverò un piano strategico della città, che ne individui punti di forza e di debolezza: un lavoro di programmazione, Spoleto 2028, che ci aiuti a pensare, programmare e stare nel futuro.

Voglio una Spoleto che sia, prima di tutto, comunità. Per questo darò priorità al sociale, alla solidarietà, alla sanità e lavorerò con l’associazionismo per affrontare i problemi delle persone più sofferenti e più povere perché siano al centro delle nostre politiche. Ma allo stesso tempo farò conoscere meglio e metterò in rete gli Spoletini che vivono in altre città d’Italia e all’estero, le tante personalità di tutto il mondo che hanno deciso di diventare Spoletini d’adozione. Perché sono convinta che dallo stare insieme, dal costruire questa comunità allargata, nasceranno idee, progetti e opportunità per tutti.

Voglio una Spoleto capace di utilizzare al meglio i fondi europei, per creare occupazione e sviluppo. Per questo istituirò un Ufficio Europa con l’assistenza di progettisti europei e avvierò accordi con la Regione e Sviluppo Umbria per avere qui competenze, idee, progetti: per le imprese, sia industriali sia agricole, per il sociale, per la formazione. Tanto più nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, l’Europa deve diventare un vero motore di sviluppo della nostra città. 

Voglio una Spoleto che sia una città delle opportunità per i giovani. Per questo punterò sulla formazione e sulla scuola e lavorerò con l’amministrazione regionale e quella nazionale per ridare vita alla Scuola del Libro e avere qui una sede Universitaria nei settori della creatività e dell’impresa culturale e per realizzare insieme spazi di coworking e luoghi per far nascere e crescere le startup in questi settori.

Voglio una Spoleto collegata meglio. Per questo rafforzerò, prima di tutto, l’azione nei confronti di Trenitalia per avere una fermata dell’Alta Velocità ad Orte che assicuri un collegamento efficace con la rete nazionale. E, allo stesso modo, vorrò un’azione continua sul piano della qualità delle infrastrutture, anche all’interno della città.

Voglio una Spoleto che ‘utilizzi’ il Festival al meglio. Per questo promuoverò iniziative per portare a Spoleto un turismo internazionale di qualità in occasione del Festival e far sì che le settimane del Festival siano anche un momento di formazione, in cui gli artisti lavorino con le associazioni e le istituzioni culturali della città e della regione: un modo perché il Festival lasci un segno – culturale ed economico – sempre più forte.

Voglio una Spoleto sempre più conosciuta nel mondo. Per questo avvierò una iniziativa di comunicazione sul piano internazionale e una campagna con i grandi tour operator per promuovere nel mondo la nostra città con pacchetti turistici specificamente dedicati ai segmenti del turismo culturale, religioso, enogastronomico, sportivo.

Sono solo alcune delle idee che mi guidano in questa scelta. Nei prossimi giorni ne proporrò altre alla città. Idee nate dal confronto e dalla riflessione, che hanno e avranno tutte un segno comune. Sono idee ‘per’ qualcosa e non ‘contro’ qualcosa; idee che per camminare hanno bisogno delle gambe di persone il cui unico interesse sia il bene dei cittadini; idee che guardano allo sviluppo futuro di questo territorio; idee che voglio portare avanti con gli attori della città, con tutte le forze politiche che decideranno di sostenermi, con le associazioni, con il volontariato, con i cittadini. Semplicemente perché penso che il valore comunità sia essenziale: per oggi e per il nostro futuro. Per questo nei prossimi giorni inizierò un “Viaggio dentro Spoleto”. Un viaggio di ascolto che mi porterà tra gli artigiani e nei luoghi della produzione industriale, nei luoghi del disagio e della sofferenza ed in quelli dell’arte, nella Spoleto del Centro Storico e nelle tantissime frazioni che sono un nostro grande patrimonio, spesso non sfruttato. Un Viaggio che voglio sia un momento di confronto aperto, da cui trarre idee concrete, realizzabili, utili. La mia porta è aperta a chi vuole lavorare con me alla costruzione di una lista civica con questa prospettiva: il bene dei cittadini, il futuro di questa città. Una porta che terrò aperta in questi giorni, in queste settimane. E dopo. Uno degli articoli più belli della nostra Costituzione è il 54. Si parla di “disciplina e onore” nell’adempimento delle funzioni pubbliche. Da me avrete entrambe. E, in più, avrete tutto l’amore che ho per Spoleto. Al lavoro! Camilla Laureti”

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(aggiornato alle 13,45 del 29 aprile)