La nascita del Governo giallorosso ha messo il Movimento 5 stelle al centro della scena politica anche in Umbria. La possibilità di un’alleanza con i pentastellati ha riacceso le speranze delle forze del centrosinistra, che parevano rassegnate a giocare in difesa per accaparrarsi più posti possibile tra i banchi dell’opposizione.
Verini: “Il dialogo con M5s prosegue”
E così i cinquestelle si ritrovano ad essere l’unica forza in grado di riaggregare il centrosinistra, che altrimenti sembra essere destinato a presentarsi all’appuntamento elettorale del 27 ottobre ancora una volta diviso: da una parte i civici di Andrea Fora sostenuti dal Pd; dall’altra gli altri della rete Umbria Civica, Verde, Sociale, con i socialisti ed i partiti della sinistra.
Verini in pressing
“Non c’è bisogno di tirare per la giacca nessuno” dice il commissario dem Walter Verini, che però tifa perché l’alleanza giallorossa venga riproposta anche in Umbria. Spiegando che il “canale di dialogo” aperta a Roma, anche sul tema delle regionali, resta aperto.E con lui, molti esponenti dem in questi giorni si sono espressi a favore di un’alleanza in Umbria tra il Pd e il Movimento 5 stelle per fermare la Lega.
Gli appelli Da Sinistra
“La Lega ha ufficializzato la candidatura di Tesei a presidente della Regione. Il centro sinistra non è ancora riuscito a trovare una sintesi. Il tempo sta scadendo, ma c’è ancora tempo per una sintesi inclusiva e conseguentemente in grado di competere per vincere le prossime elezioni regionali“. Inizia così l’appello di Da Sinistra per l’Umbria, che vede nello “sviluppo inatteso del quadro politico nazionale e la formazione di una nuova alleanza di governo ha mutato profondamente una situazione politicamente sclerotica a livello nazionale e potenzialmente in grado di rimuovere le negative cristallizzazioni di posizione a livello regionale“.
Ecco Umbria Civica, Verde e Sociale: l’alternativa al Pd e a Fora
Da qui il richiamo ad “ogni soggetto politico o civico“, perché contribuisca ad aprire una nuova fase per l’Umbria, lasciandosi alle spalle “anni di regressione economica e di allentamento delle tenuta sociale e riprendere il passo all’insegna della discontinuità, dell’innovazione di un effettivo cambiamento programmatico e di rappresentanza ricorrendo a nuove energie in grado di trasmettere fiducia e positività agli umbri“.
Da qui la proposta di “superare vecchi schemi, il recinto di vecchie coalizioni, riconoscere spazio alle generosità e alle competenze civiche, dialogare con disponibilità e apertura vera con il Movimento 5 Stelle perché è questo che rappresenterebbe una reale novità e reali prospettive di governo“.
Quindi l’appello rivolto al Movimento 5 stelle, di “non relegare all’opposizione le loro idee ma di scendere in pista perché può forse rimuovere una situazione oggi pericolosamente ingessata. Anche l’Umbria ha bisogno di un governo e di una coalizione di svolta che eviti alla regione la deriva verso una destra arrogante e contraria a valori di solidarietà e inclusività sanciti dalla nostra storia“.
“Da Sinistra per l’Umbria del futuro” rivendica di aver prospettato questa coalizione ancora prima degli sviluppi nazionali, sottolineato l’esigenza di una coalizione ampia “per evitare di adagiarsi sulla sconfitta, ma per vincere evitando trasformismi e chiusure per inerzia o peggio burocratiche nella partita del centrosinistra“.
Annunciando un incontro con il Movimento 5 stelle e gli altri soggetti politici e civici.
Il passo di Fora
Un passo verso i cinquestelle, almeno sul programma, l’ha fatto anche Andrea Fora, annunciando pezzi del suo programma. Tra cui il voler rendere conto “in maniera periodica e precisa dei risultati raggiunti o da raggiungere, nella totale trasparenza e in continua relazione con i cittadini umbri“. Ma soprattutto, in materia ambientale, proponendo l’Alleanza umbra per il clima, promuovendo la green economy, lotta alla plastica, promozione della cultura del rifiuto zero e del riuso, e guerra agli inceneritori con la realizzazione di micro impianti di prossimità.
I dubbi a 5 stelle
La base del Movimento 5 stelle, in Umbria, è piuttosto tiepida di fronte all’idea di un’alleanza con il centrosinistra e con il Pd. Quel partito che, al di là degli annunci di voler perseguire la discontinuità rispetto al passato, qui ha sempre rappresentato quel “sistema” che i grillini hanno detto di voler abbattere. Un po’ come avvenuto per l’inchiesta sulla Sanitopoli perugina, innescata anche grazie agli esposti dei consiglieri pentastellati.
Al momento, i rappresentanti umbri del M5s si rifugiano dietro allo Statuto, che all’art. 5 vieta la coalizione con i partiti (possibile, invece, con i movimenti civici). E che vieta di appoggiare candidati con pendenze penali. E su Andrea Fora pesa quel processo che dovrà sostenere in quanto presidente del raggruppamento che ha vinto l’appalto per le mense scolastiche a Perugia. Quindi, la convergenza potrebbe avvenire su un altro candidato, sempre di area civica.
Regionarie a 5 stelle: come candidarsi
I pentastellati dunque si preparano alle Regionarie (c’è tempo fino al 10 settembre per candidarsi, un paio di giorni dopo ci sarà il voto sulla piattaforma Rousseau) per definire la lista. Sapendo però che sulle alleanze (e quindi sul nome del candidato presidente) una decisione di Luigi Di Maio e degli ambienti romani potrebbe rimettere in discussione anche le certezze statutarie, magari passando per un’altra consultazione online, come avvenuto per il governo Conte-bis.