Il dato che emerge con maggior forza alle elezioni amministrative nel comune di Terni è quello relativo al boom di Stefano Bandecchi. Che il patron della Ternana e presidente dell’Unicusano fosse un competitor da tener d’occhio era chiaro a tutti, ma che si sarebbe confermato come seconda forza e in grado di stare dietro al candidato della coalizione di centrodestra, Orlando Masselli, non era forse così prevedibile.
Il boom di Bandecchi mette a nudo le criticità del Pd che, almeno direttamente, non è riuscito ad arrivare neanche al ballottaggio. Eppure, sotto l’effetto Schlein, i dem erano convinti di poter far bene anche senza il M5S che, dopo il voto, ha rinnovato le sue rimostranze nei confronti del Pd per non aver voluto la coalizione di centrosinistra. Il candidato del Pd, Josè Maria Kenny, lo ha detto chiaramente “Abbiamo sottovalutato Bandecchi”. E già il primo errore politico è stato analizzato senza troppi giri di parole.
A commento del risultato delle elezioni di Terni, il candidato del centrodestra, Orlando Masselli, ha voluto lanciare un messaggio chiaro al suo ‘avversario’: “Un ballottaggio strano: la politica contro l’antipolitica”. “Nei prossimi giorni spiegheremo a chi non ha ancora capito come faremo le cose che ci sono da fare. Il mio è un risultato buono, molto vicino a quello delle politiche. Il ballottaggio sembrava un esito abbastanza scontato, noi eravamo convinti di arrivare. Noi non faremo alleanze, la nostra alleanza è quella che abbiamo fatto con i cittadini che hanno firmato le nostre liste”.