Perugia

Elezioni, ad aprile fioriscono i candidati

Come rami di ciliegio le liste di partiti e forze civiche fioriscono di candidati. Da un simbolo all’altro dello stesso schieramento o saltando dall’altra parte della trincea, veterani della politica e neofiti si mettono in lista sperando in un posto al sole.

Romizi dalla Lega: tanti abbracci, ma niente baci

Foto di gruppo, nella nuova sede della Lega inaugurata venerdì, insieme al sottosegretario Stefano Candiani (già commissario del partito in Umbria) per una buona parte dei candidati in verde alle comunali. Alcuni, come Stefano Tacconi, ufficializzano già di essere della partita: per lui, che ha sempre la doppietta carica, la caccia al posto in Consiglio comunale (e magari in Giunta) era già aperta da tempo.

Insieme ai vertici regionali del partito (Caparvi, Briziarelli e Marchetti) stavolta c’è anche il sindaco Andrea Romizi. Caparvi dà la carica: “Siamo pronti, a breve presenteremo la lista e daremo il nostro grande contributo per il secondo mandato di Andrea Romizi e per una Lega forte in Consiglio comunale per rappresentare le istanze dei cittadini di Perugia“. Alla fine, strette di mano e abbracci con Romizi. Ma senza baci, per non far ingelosire Matteo Salvini

M5s: filo diretto Tizi-Agea

Trova un posto in lista alle comunali l’eurodeputata pentastellata Laura Agea. L’ha spuntata nelle europarlamentarie del multato Rousseau. E subito sono arrivate le felicitazioni della candidata a sindaco Francesca Tizi: “Rallegramenti a Laura Agea prima delle donne nella lista M5S per l’Europa!“. “Se i perugini ci daranno la fiducia, l’interlocuzione con le istituzioni europee sarà una costante” assicura la Tizi. Quell’interlocuzione – evidenzia qualcuno tra i grillini troppo grillini per essere bollinati – che non si è mai interrotta, da un anno, passando dalla candidatura di Francesca Tizi all’uninominale per le politiche fino all’investitura nella corsa verso Palazzo dei Priori.

Fratelli d’Italia scalpita

Spinge sull’acceleratore la truppa di Fratelli d’Italia, che ha presentato ufficialmente la candidata umbra alle elezioni europee, Michela Sciurpa. “Una candidatura di tutto il partito” ha sottolineato il senatore Franco Zaffini, consapevole che l’Umbria è la regione più piccola del collegio e che quindi sarà necessario pescare voti anche altrove. Ed a riprova che quella di Michela Sciurpa non è una candidatura di bandiera per il partito di Giorgia Meloni, a Perugia, insieme a Zaffini ed all’altro parlamentare umbro, Emanuele Prisco, è arrivato anche il capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida. Curriculum internazionale per la manager Sciurpa, che ha voluto rivolgere anche il suo augurio a Francesca Traica, candidata a sindaco a Castiglione del Lago, dove Fratelli d’Italia ha rotto gli indugi staccandosi dai temporeggiamenti di Lega e Forza Italia.

Alleanza di centrodestra che invece tiene a Perugia (Forza Italia non ha gridato al tradimento di fronte alla diaspora) dove oltre all’attivissima Clara Pastorelli giura fedeltà al sindaco uscente, dalle fila di FdI, Margherita Scoccia. Ma soprattutto, in casa FdI giura fedeltà ad Andrea Romizi il consigliere regionale Marco Squarta, a cui si… lega (!) con un casto abbraccio dopo una romantica cena tra i tetti di Perugia. E chissà se questa foto avrà fatto rosicare più Matteo Salvini o qualcuno dei suoi detrattori perugini non in lista ma molto impegnati in questa campagna elettorale…

Progetto Perugia in versione Pdl

Forza Italia, dicevamo, mugugna ma non protesta, accontentandosi di poter dire che esprime il candidato sindaco. Romizi non ha mai sconfessato l’appartenenza azzurra (santificata mesi fa dalla cena romana a casa di Berlusconi) ma appare come quei preti che vestono sempre più sportivi, riposta da tempo la tonaca nell’armadio, con il crocifisso sul maglione sempre più piccolo. La faccia ce la mette, però, il sindaco, che compare nei manifesti a sostegno del giovane consigliere comunale azzurro Giacomo Cagnoli. “Raddoppiamo l’impegno” lo slogan scelto. E poi il simbolo “Forza Italia Berlusconi per Romizi”.

Domenica sera la lista degli assessori (che appare sempre più come un’edizione perugina del Popolo delle libertà) si è ritrovata alla Città della domenica. A fare gli onori di casa l’ex parlamentare azzurro Pietro Laffranco. Tra gli altri, a partecipare alla serata per “la battaglia giusta“, gli assessori Calabrese, Waguè, Cicchi e Casaioli, i consiglieri Numerini e Vignaroli (già nel gruppo Progetto Perugia) e i neo acquisti Castori e Varasano. Ed anche chi, come Lucia Esposito (direttore amministrativo presso il Miur) scrive già ai perugini per chiedere di darle fiducia. Il giovane Nicola Volpi ha scelto invece l’UnderCity per lanciare la sua campagna elettorale. Strategie diverse per un unico obiettivo: cercare di scavalcare le graduatorie che vedono ovviamente in una posizione di vantaggio chi è già inquilino di Palazzo dei Priori, che si nel gruppo di Progetto Romizi o in quello azzurro. Chissà se Tajani, quando a Perugia ha parlato della necessità di un contatto tra Forza Italia e le liste civiche, avrebbe immaginato che all’ombra di Palazzo dei Priori, sarebbe stato il partito a dover chiedere ospitalità ai civici riuniti “in allegria e serenità“…

Bellillo, cioccolatini e peperoncino

Se a destra c’è tanto amore, a sinistra non si perde il vizietto di darsi i calci sotto il tavolo. Anzi, volano le mani sopra il tavolo, tante volte la liste sfuggisse a qualcuno. La candidata a sindaco della sinistra (“quella non liberista ovvio“), Katia Bellillo, decide di mettere “il peperoncino” in una consultazione elettorale giudicata dall’andamento “moscio” e dagli esiti “quasi scontati” attaccando, in modo originale, il Pd. Reo di mettere “le mani avanti“: se non riprenderemo Palazzo dei Priori – piagnucolano i dem – la colpa sarà proprio di Katia Bellillo e di quella sinistra che ha rifiutato l’invito a correre tutti insieme per Giubilei. Il quale, suo malgrado, ci ha provato a non far litigare i suoi attuali sostenitori e quelli a cui dovrà rivolgersi in caso di ballottaggio. Dando appuntamento alla Bellillo al ballottaggio. Ma non c’è niente da fare: calci e schiaffi è più facile darseli tra chi siede vicino. Eppure la Bellillo, un tempo, era pronta a scattare e ad attraversare lo studio di Porta a Porta per affrontare i fascisti. Ora, invita i dem a raccogliere quel 47% dove si era fermato il povero Boccali, invitando quelli del Pd a non romperle i cioccolatini…

Pd, nuove spine socialiste

In casa dem neanche la benedizione pasquale riesce a scacciare la sfortuna. Evitati i tradizionali scontri per la scelta del candidato sindaco (tipo quel ballottaggio con la Fioroni che si rivelò poi fatale per Boccali) la zizzania arriva dalla vicina Torgiano. Di fronte alla scelta del Pd locale di candidare a sindaco l’avvocato Marzio Vaccari è intervenuta, criticandola (nonostante il buon rapporto tra Bocci e lo stesso Vaccari, che però sembra non parlino di politica da dieci anni) la segreteria regionale del partito: noi non c’entriamo nulla! Frase rivolta ai dem torgianesi, ma soprattutto agli alleati socialisti ad ogni latitudine, da Otricoli a San Giustino.

I socialisti hanno risposto che così non vale. Un anno fa dissero la stessa cosa dopo l’esclusione di Silvano Rometti dall’uninominale. E Leonelli ancora schiuma rabbia…

Giubilei, coccole per piccini e adulti

Come Romizi, ma in una posizione evidentemente più scomoda, prova a predicare calma Giuliano Giubilei. Che Mercoledì dà appuntamento ai propri sostenitori al quartier generale di Ponte San Giovanni per lavorare al cantiere del programma alla voce “cultura”. Attivissimo Andrea Cernicchi, già assessore alla Cultura: saltata la prospettiva della candidatura a sindaco, potrebbe ritrovare il vecchio ufficio in caso di vittoria di Giubilei.

Il candidato, a mano a mano, svela i nomi della sua lista, che al momento ha nella neuropsichiatra Fiammetta Marchionni e nella figlia d’arte Lucia Maddoli i pezzi forti. E poi ci sono i giovani che mettono piede nell’arena della politica, come il 24enne Federico Phellas, pronto ad impegnarsi per i giovani e con i giovani, “non solo a parole“.

Sogni, bellezza e felicità” sono le parole magiche con cui Giubilei ha sedotto, politicamente parlando, Lorella Fusaro, sulle note di Fabrizio De Andrè. Ma la parola d’ordine è soprattutto “con-tatto“: tante linee, fisiche e virtuali, che con Giubilei sindaco collegheranno Perugia così da rimetterla in moto.


I nomi delle liste di Giubilei


Usa Facebook per comunicare agli amici la propria candidatura nella lista “Giubilei Sindaco” anche Eleonora Salines, nata a Roma ma perugina sin dai tempi degli studi universitari. Ricorda gli incontri per strada con Pietro Ingrao ed Olga Pertini e con quello stesso spirito che animava simili personaggi ha deciso di candidarsi con Giubilei “perché nel suo programma – spiega – ho riconosciuto i valori della serietà, la competenza, la capacità empatica di ascoltare con umiltà le esigenze dei cittadini“. “Per la prima volta, come donna – aggiunge – non mi sono sentita rappresentata come ‘quota’, ma come Persona che vuole battersi non solo per i diritti acquisiti da altre donne, ma anche per i nuovi, che contribuiranno a colorare la nostra città per renderla un luogo sereno dove i bambini si possano svegliare la mattina con la sensazione di venire “accarezzati”da ciò che li circonda… in fondo un po’ di coccole rendono anche gli adulti, migliori…“.

Come rami di ciliegio le liste di partiti e forze civiche fioriscono di candidati. Chissà chi resisterà alle gelate di fine maggio.