“Vogliamo fare la differenza, sommando le energie per il futuro di Città di Castello, senza creare divisioni”. È la formula matematica con cui Luca Secondi, candidato sindaco di Città di Castello del Partito Democratico, dei Socialisti per Città di Castello, de La Sinistra per Castello, di Italia Viva e Azione, ha esordito in Piazza delle Tabacchine, da dove di fatto è partita la sua campagna elettorale.
Da oggi (14 settembre) l’attuale vicesindaco tifernate ha annunciato anche l’inizio dei vari incontri pubblici con i cittadini, il primo dei quali partirà stasera, alle ore 21, nella tensostruttura dietro la chiesa di Titta. A seguire, domani (mercoledì 15 settembre) Secondi sarà, alle 21, al Circolo Arci di Badiali.
Sarà l’occasione per un confronto sui ‘12 punti’ del programma, stilato dal candidato insieme alla sua coalizione. Dopo l’esordio in piazza delle Tabacchine Secondi ha infatti presentato alla stampa i capisaldi su cui puntare per gli eventuali prossimi 5 anni. “Ho percepito la forte volontà della comunità tifernate di essere protagonista e lavorare per obiettivi comuni – ha detto – Vogliamo metterci a disposizione di questa esigenza con un programma elettorale ‘aperto’, nel quale i temi e le idee della proposta politica del nostro schieramento siano la base per costruire soluzioni condivise insieme ai tifernati, con cui ci confronteremo nel percorso verso le elezioni”.
“Daremo un’occasione a tutti – ha ribadito Secondi illustrando i “12 punti per la città che vogliamo” – Essere vicini alle persone, rispettarne la dignità, sostenerne le aspettative di studio, lavoro e crescita culturale, assicurare loro un’esistenza dignitosa, resa migliore dalla qualità di vita e dalle opportunità che offre la città. Vogliamo una Città di Castello che sappia essere ‘unita e garante delle pari opportunità’, nella quale il senso di appartenenza sia base di un nuovo patto di coesione che non lasci indietro nessuno, valorizzando il contributo femminile e contrastando ogni forma di violenza di genere”.
“La città dovrà essere ‘connessa e digitale’, attraverso l’abbattimento del digital divide fisico e generazionale – ha continuato – Vogliamo costruire ‘un polo economico e un incubatore di start-up’ competitivo per rilanciare le attività e l’occupazione, incoraggiare la nuova dimensione imprenditoriale delle società benefit, guidare le aziende agricole a intraprendere un processo di innovazione con nuove filiere e l’estensione della produzione biologica; garantire infrastrutture di trasporto adeguate a sostenere il tessuto imprenditoriale“.
“Sarà una città ‘vivibile e protagonista della transizione ecologica’, nel segno della tutela della qualità della vita e dei benefici per la collettività derivanti dall’economia circolare; ‘all’avanguardia nel sociale’, sfruttando nuove opportunità di collaborazione con il terzo settore; ‘attenta a famiglia, giovani, anziani e persone con disabilità’; dovrà ambire anche ad essere ‘punto di riferimento culturale e turistico’, puntando sul proprio patrimonio artistico con una visione comprensoriale, offrendo nuove opportunità di espressione all’associazionismo con giornate gratuite al Teatro degli Illuminati”.
“La comunità – ha concluso – dovrà essere ‘sicura’, capace di proteggere i cittadini con moderni sistemi tecnologici e di educare alla legalità; ‘custode della propria storia e del decoro urbano’, attraverso la valorizzazione del centro storico con investimenti, incentivazione della mobilità dolce e una nuova gestione di transito e sosta auto; ‘garante della salute pubblica’ senza compromessi sul benessere delle persone, ricercando strategie condivise nell’ambito della prevenzione e della lotta alle dipendenze, rafforzando e valorizzando servizi ospedalieri e territoriali, l’Asp Muzi Betti e la realizzazione della Casa della Salute nell’ex ospedale. Infine ‘emblema del valore sociale dello sport’, capace di assicurare la possibilità della pratica sportiva a tutti i cittadini, attuando nuovi modelli gestionali”.