L’incontro tra l’associazione Elce Viva e il sindaco Andrea Romizi è stato tutt’altro che formale: una stretta di mano cordiale e l’impegno reciproco a collaborare. Dopo la consegna dello statuto al sindaco da parte della delegazione guidata dal presidente Michele Chiuni, si è entrati subito nel merito delle cose da fare. Elce Viva sta lavorando per creare progetti e iniziative che possano aggregare un quartiere che ha subito una progressiva e inevitabile trasformazione, ma che ora più che mai soffre delle conseguenze che ne sono derivate in termini di vivibilità e socializzazione. Basti pensare alla avanzata età della popolazione residente rapportata alla consistente presenza di studenti universitari.
Comunque è incoraggiante il risultato della prima iniziativa, che sabato 8 settembre ha visto la partecipazione di 60 persone al Museo archeologico alla scoperta della necropoli etrusca dell’Elce, guidati dalla direttrice Luana Cenciaioli. Come altrettanto stimolante sarà l’incontro del 13 ottobre nelle sede dell’Onaosi, un ente importante non solo per il quartiere, il cui futuro va però capito e seguito: potrebbe infatti rappresentare una opportunità da cogliere.
Il sindaco è stato ufficialmente invitato a presenziare l’incontro e, impegni permettendo, ci sarà. Certo le questioni aperte sono tante. A cominciare dalla riqualificazione di certe parti del quartiere, aree verdi e pulizia e cura degli spazi privati, fino ai marciapiedi ridotti ormai ai minimi termini, per andare all’illuminazione carente e a una viabilità caotica. Come da rappresentare adeguatamente sono le esigenze del tessuto commerciale ed economico del quartiere che va ascoltato nelle sue esigenze e difeso, perché con le sue attività rappresenta la parte vitale di Elce.
Da parte sua Romizi ha salutato con interesse la nascita di Elce Viva alla quale ha assicurato la massima attenzione e disponibilità a cooperare. Sulla questione marciapiedi ha spiegato che la priorità che la giunta si è data, rispondendo alle giuste rimostranze dei perugini, è stata quella di decuplicare da subito gli stanziamenti per l’asfaltatura delle strade rispetto al passato, aggiungendo che come conseguenza diretta ora i bilanci chiedono però una pausa di rientro prima di affrontare altri investimenti che sono all’ordine del giorno. Sull’illuminazione ha rassicurato con i dati: per la città in campo è stato messo un investimento di 15 milioni di euro per 4mila pali d’illuminazione e 30mila punti luce complessivi, tutti a led. La più grossa rivoluzione sarà però quella legata alla viabilità con una decongestione che Romizi affida con grandi aspettative soprattutto al metro bus che potrà assicurare l’impatto zero garantito dal funzionamento elettrico e da una rete di collegamento da metropolitana di superficie, che transiterà anche per l’ Elce e che lui ritiene si rivelerà veloce, sicura, puntuale. Romizi, a sua volta, ha poi fatto una domanda: “Come va la raccolta differenziata?“. Ovviamente consapevole che l’impatto sul cittadino è stato notevole, ha spiegato: “In questa zona siamo passati in un solo mese dal 40 al 76%. E se ci sono dei disagi siamo disponibili a discuterne, ma è indubbio che il dato dimostra che qualcosa andava fatto“.