In un periodo di forte crisi occupazionale c’è una componente del mondo del lavoro che è invece in espansione: si tratta dei lavoratori interinali, che crescono in Umbria nel terzo trimestre 2011 dell’11,6% rispetto all’anno precedente, passando da 2.258 unità a 2.521. Il dato è emerso ieri mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta da Giuliana Renelli, della segreteria regionale Cgil dell’Umbria, e da Graziano Sampaolo, segretario generale del Nidil (Nuove identità del lavoro) Cgil di Perugia.
“Dopo la crescita molto consistente già registrata nel secondo trimestre (del 2011, ndr), +33%, l’Umbria si conferma con questo dato una delle regioni in cui il ricorso al lavoro interinale continua ad espandersi di più – ha spiegato Giuliana Renelli – Un dato che la Cgil considera certamente preoccupante e che evidenzia come sia assolutamente necessario un intervento sul mercato del lavoro, per procedere ad una revisione complessiva di questa giungla di forme contrattuali, che, come si vede anche da questi dati, non fa altro che produrre sacche sempre più grandi di precarietà”.
Secondo quanto riferito dalla Cgil, sul fronte del lavoro interinale l'unica novità positiva viene da un contributo una tantum di cui gli interinali umbri potranno beneficiare dal primo febbraio. “Da mercoledì -afferma il sindacato- sarà infatti possibile fare domanda per un contributo straordinario una tantum di sostegno al reddito, pari a 1.300 euro lordi, per tutte le lavoratrici e i lavoratori interinali che abbiano determinati requisiti”.
“Per poter beneficiare del sussidio – ha spiegato Sampaolo – bisogna aver lavorato almeno 78 giornate dal primo gennaio 2010 e avere 45 giornate di calendario di disoccupazione alla data della domanda. Inoltre, non bisogna aver usufruito di altre forme pubbliche di sostegno del reddito (disoccupazione ordinaria o ridotta). Le domande – ha proseguito il segretario del Nidil – vanno presentate direttamente alle agenzie interinali, alle quali, abbiamo già chiesto di contattare coloro che hanno diritto a questo strumento, per offrire un servizio utile ai lavoratori. Ma visto che, certamente, non tutte lo faranno, le nostre strutture sono comunque a disposizione di chi avesse bisogno di chiarimenti o assistenza”, ha concluso Sampaolo.