“Non siamo tutti uguali”. Questo il messaggio che vuole trasmettere il Partito Democratico umbro nel primo giorno della Festa Nazionale degli Enti Locali “Effervescenza democratica”, durante il dibattito “Effetti locali di Buon Governo”, tenutosi in Piazza della Repubblica e al quale hanno preso parte il Presidente del gruppo Pd della Regione Umbria Renato Locchi, il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, il Vice Segretario Nazionale del Pd Enrico Letta e l’Assessore della Regione Marche Sara Giannini. Una chiara risposta a quanti, mossi da un sentimento di sfiducia nella politica, continuano a ripetere in maniera quasi ossessiva che, in fondo, tutti coloro che si trovano ad amministrare la res publica sono incapaci di interpretare le esigenze dei cittadini.
Partendo da esempi di “buon governo” e buone pratiche amministrative, i partecipanti al dibattito hanno palesato le differenti responsabilità che intercorrono tra chi, ogni giorno, si trova a dover far fronte alle esigenze più comuni dei cittadini mantenendo certi standard di servizi, e chi, dall’alto delle cariche di Governo, attua scellerati tagli trasversali che mettono in ginocchio gli enti locali.
Nel suo discorso introduttivo Locchi ha ripercorso alcuni passaggi cruciali della storia dell’Umbria, riflettendo su come, grazie al buon governo di Comuni e Province, il Cuore Verde si sia negli anni trasformato. Uno sviluppo che è stato reso possibile soprattutto grazie agli interventi degli enti locali, capaci di fornire servizi, come asili e trasporti pubblici, indispensabili per la crescita dei cittadini. Una rete di servizi capillare, capace di soddisfare le esigenze sia delle città che dei piccoli centri urbani, che ha saputo salvaguardare il tessuto sociale della regione. “L’Umbria si è sviluppata in modo policentrico – ha spiegato Locchi – tutti i paesi si sono resi protagonisti. Tuttavia l’attuale Governo sta cercando di cambiare i connotati della nostra Regione tagliando i servizi, e il Governo regionale rischia di non essere in grado di recuperare i tagli del Governo nazionale”.
Anche gli altri ospiti del dibattito, incalzati dalle domande del giornalista Alessandro Antonini, si sono pronunciati duramente contro la manovra che, come spiega il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, scarica sulle regioni l’onere di diminuire servizi ed aumentare i prelievi al cittadino: “La Basilicata è una delle poche Regioni del Mezzogiorno ad avere i conti a posto. Non abbiamo mai chiesto un euro in più al Governo per coprire sanità o altri servizi. Eppure quest’anno abbiamo conosciuto per la prima volta l’aumento delle tasse e i ticket sanitari. Questo Governo non ha portato in Italia il federalismo tanto annunciato, ma semplicemente nuove tasse e compartecipazioni per i cittadini. E questa è una chiara smentita per chi ha sempre dichiarato di voler alleggerire la morsa dello Stato”.
Anche Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, ha fatto riferimento ai ticket sanitari, introdotti negli ultimi giorni anche nella nostra Regione per volere del governo centrale: “L’Umbria sarebbe stata in grado di reperire i soldi tagliati dalla manovra anche senza ticket sanitario, coprendo i mancati trasferimenti del Governo in altri modi. E invece il Governo ci ha esplicitamente imposto questo tipo di intervento”. La Marini, poi, ha invitato le forze politiche, tanto di opposizione quanto di maggioranza, a non cadere nella demagogia e ad assumere comportamenti responsabili per il bene della Regione: “Far credere che si possa far fronte ai tagli del Governo solo con una maggior razionalizzazione è fuorviante. Non ci sono manager in grado razionalizzare spese di queste dimensioni”. La Presidente dichiara inoltre che una razionalizzazione della spesa è comunque in atto in Umbria e che la sua squadra si sta allenando per la grande sfida delle riforme: “A prescindere dalla drammatica situazione finanziaria, le riforme vanno fatte, al fine di non disperdere soldi nella struttura amministrativa e far sì che i servizi al cittadino non siano un lusso che non ci possiamo permettere”.
L’Assessore della Regione Marche, infine, ha provato a tracciare delle soluzioni per arginare gli effetti della crisi: “In periodi come questi risulta fondamentale la collaborazione tra le Regioni, come quella ormai consolidata tra Umbria e Marche. Non ha senso, come sostiene qualcuno del Governo, accorpare Regioni. Queste hanno dei confini dettati dalla storia, il problema è aggirabile lavorando in sintonia. Purtroppo con questa manovra non si prevedono collaborazioni, ma si accusa semplicemente gli enti locali di essere la causa della crisi. Si chiede sempre ai soliti di fare sacrifici, senza però fornire spiragli o speranze per il futuro”. Se il lavoro costante delle Regioni e degli altri enti locali è fondamentale per far fronte alle attuali difficoltà, altrettanto importante è il lavoro in Parlamento, dove il Pd è chiamato alla difficile sfida di arginare le mosse scellerate del Governo. A tirare le fila della strategie future del Partito Democratico in ambito nazionale ci ha pensato il Vice Segretario Nazionale Enrico Letta: “Tutti esprimono sfiducia nei confronti di questo Governo – ha esordito Letta –, gli stessi parlamentari del Pdl e della Lega si stanno rendendo conto che la situazione è ormai insostenibile. Berlusconi sta scaricando sui nostri figli le inefficienze del Governo. Il Partito Democratico, quindi, dovrà cavalcare le praterie che questo governo sta lasciando. Questo è possibile soltanto attraverso una coalizione stabile, ch sarà rappresentata per due terzi dal Pd, che dovrà dimostrarsi generoso con gli alleati ma allo stesso tempo dovrà assumersi la responsabilità di prendere decisioni per il bene dell’Italia. Il grande cambiamento è in corso, prendiamo in mano la bandiera del cambiamento”. Letta ha concluso con una metafora calcistica: “Se l’Italia fosse una squadra di calcio, avrebbe sempre giocato in serie A lottando per lo scudetto, a partire dalle partite per l’Unione Europea, il G7, l’Euro. Berlusconi ci ha portato in serie B (o serie PIGS) insieme a Grecia e Portogallo. E da Presidente di società di calcio Berlusconi dovrebbe sapere che quando un allenatore che lotta per lo scudetto retrocede in serie B va licenziato”.
Alle 20.30, nell’ambito della Taverna Letteraria, si è tenuto un dibattito, nella cornice della Sala Cannoniera della Rocca Paolina, dal titolo “Gli enti locali protagonisti del futuro del teatro italiano”. Un incontro fra amministratori, artisti ed esperti di teatro per confrontarsi sui problemi e sulle proposte per il rilancio del teatro pubblico. Presenti, tra gli altri, Maurizio Roi, vice presidente Agis e presidente della Fondazione Toscanini, l’assessore comunale di Bologna Alberto Ronchi, quello della provincia di Cagliari Francesco Siciliano (già noto per alcune fiction televisive), l’assessore del municipio 3 di Roma Valentina Grippo, l’attore Giulio Scarpati, che è anche Presidente del sindacato attori della Cgil, Alessandro Tinterri, docente dell’Università di Perugia, Franco Ruggeri, direttore del Teatro Stabile dell’Umbria, ha coordinato Anna Lia Sabelli Fioretti. Soddisfatto Nicola Mariuccini, responsabile cultura del Pd umbro e organizzatore della serata, che ha introdotto il dibattito. “E’ necessario, per la fase storica che sta vivendo il teatro anche nella nostra regione, capire se il modello di Teatro stabile – sottolinea Nicola Mariuccini, Responsabile Cultura del Pd umbro – che ha per diversi decenni rappresentato una efficacissima forma istituzionale, capace di tenere insieme alta qualità e capillarità territoriale, sia ancora valido in tempi in cui i finanziamenti sono decisamente minori e meno stabili di prima”. “Gli enti locali sono interlocutori fondamentali del teatro – sottolinea Maurizio Roi – per i finanziamenti e perché ogni sala non può che essere un progetto culturale della città. Il teatro è un servizio pubblico reso in un luogo la città a cura degli artisti. Sito in cui comunità civile e artistica si incontrano. Questa naturale alleanza deve spingere perché l'Italia investa più risorse e attenzione al teatro d'arte”. Il ruolo dell’attore è stato al centro dell’intervento di Scarpati, che ha invitato a non demonizzare la tv, perché non tutto è spazzatura. Spazio anche a qualche riflessione sulla manovra, in occasione dell’incontro: a Ronchi il compito di criticare le scelte del governo che con un ritorno al centralismo ha ucciso ogni tentativo di costruire un federalismo solidale e impedisce ai Comuni di fare attività, soprattutto in materia culturale. L’Università potrebbe fare di più, secondo Tinterri, per valorizzare gli interessi culturali delle città e per Ruggeri non va scartata alcuna ipotesi relativamente all’organizzazione del servizio teatrale.
Questi gli appuntamenti di oggi pomeriggio:
Il prima, “Amministratori si cresce”, vedrà la presenza, nel pomeriggio in Piazza della Repubblica, di Giacomo D’Arrigo, Presidente Nazionale Anci Giovani, Emanuele Lazzarini, Consigliere Comunale di Milano, Anna Maria Parente, Responsabile Nazionale Dipartimento Formazione Pd, Giuseppe Peta, del Dipartimento Enti Locali del Pd, Giovanni Russo, Consigliere Comunale di Vibo Valentia, Daniele Valle, Presidente della Terza Circoscrizione di Torino. A fare gli onori di casa Riccardo Maraga, giovanissimo Sindaco di Amelia, e Gionata Gatticchi, Segretario dei Giovani Democratici dell’Umbria. Coordina Andrea Delli Guanti, Segretario Pd Terni.
Alle 18.30 si parla di “Europa forte, territori forti” alla Sala della Vaccara con Valerio Marinelli, Coordinatore dei Dipartimenti del Pd Umbria, Gianni Pittella, Claudio Martini, Marco Monari, Capogruppo Pd alla Regione Emilia Romagna, l’Assessore regionale umbro Gianluca Rossi dibatteranno di Europa. Coordina Dante Andrea Rossi, Segretario Provinciale Pd Perugia.
La serata sarà, infine, dedicata ai Comuni con un dibattito dal titolo “Con i Comuni per governare il Paese” con Francesco Mearini, Capogruppo Pd al Comune di Perugia, il Sindaco di Perugia Boccali, Piero Fassino e Davide Zoggia, Responsabile Enti Locali Pd. Coordina Marco Brunacci, capo redattore de Il Messaggero. L’iniziative si svolgerà in Piazza della Repubblica.
La Taverna Letteraria ospiterà, alle 21.00, un tributo a Miles Davis.
In Piazza Matteotti, dalle 21.30, serata di tango argentino.