Durissima l'accusa lanciata dal capogruppo UdC, Enrico Melasecche, al sindaco Leopoldo Di Girolamo sulle presunte irregolarità inerenti ai cantieri edili dell'area Cardeto sud. Nella nota di Melasecche si fa riferimento al regolamento del PEEP (Piano Edilizia Economica e Popolare) secondo il quale i nuovi palazzi di Via Battisti non sarebbero conformi alle norme vigenti. Ecco il testo integrale dell'intervento del capogruppo UdC: “La normativa nazionale in materia di edilizia obbliga espressamente che le pareti finestrate di due edifici contigui debbano essere distanti almeno dieci metri l'una dall'altra per ovvie ragioni igieniche, di sicurezza e di riservatezza. Al PEEP Cardeto Sud sono state costruite invece a pochissimi metri. In alcuni casi se ci si sporge con una scopa dal balcone si finisce dentro la ringhiera del palazzo accanto. Chi ha autorizzato tale ammasso edilizio? Chi ha autorizzato costruzioni quasi sulla strada quando la legge prevede misure precise notevolmente superiori? Perché tre degli otto edifici sono stati costruiti, in barba al Piano Regolatore Generale, su area a verde attrezzata per impianti sportivi? Come mai si è fatto in modo che il Consiglio Comunale non desse l'autorizzazione all'attuale planovolumetrico, rendendo così tutte le deroghe illegittime? La normativa sancisce per di più, da parte della Provincia, un potere/dovere di annullamento dei permessi di costruire, entro dieci anni dal loro rilascio, se emessi in contrasto con le previsioni del Piano Regolatore. Come garantire, a coloro che hanno comperato in buona fede, la commerciabilità degli immobili se da qui al 2017 la Provincia può annullare tutti e otto i permessi di costruire in quanto rilasciati non in conformità con il PRG ed alle Norme Tecniche di Attuazione? Chi compera a cuor leggero un appartamento o un garage costruito irregolarmente? Il Sindaco, dopo mesi e mesi in cui molte famiglie hanno sollecitato risposte precise, tecnico-giuridiche e non polveroni, senza avere alcuna risposta seria, si interessi del caso, approvi una delibera di Giunta in cui proporre al Consiglio Comunale una possibile soluzione. Vengano soprattutto individuate le responsabilità. Per le deroghe non ammissibili, come quella che impone una distanza dall'asse stradale pari almeno alla metà dell'altezza dell'edificio valuti come uscire dal cul de sac in sui si è cacciata. Il Comune non può però dichiarare come ha fatto che si tratta di un problema fra privati perché il PEEP, Piano di Edilizia Economica e Popolare, è pubblico a tutti gli effetti e le famiglie vanno tutelate”.
EDILIZIA SELVAGGIA, MELASECCHE ATTACCA DI GIROLAMO: “IL SINDACO DICA LA VERITA'”
Gio, 10/03/2011 - 11:45