Liceo Classico di Orvieto presso Palazzo Clementini: "Eccessivo numero di studenti rispetto alle disponibilità delle strutture".
“Presso Palazzo Clementini, sede del Liceo Classico di Orvieto, sussistono problematiche in merito alla gestione degli spazi e all’organizzazione dell’Istituto”.
A dichiararlo il capogruppo di Fratelli d’Italia del Comune di Orvieto, Umberto Garbini, che ha presentato un’interrogazione per sapere “in che modo la Giunta comunale intende impegnarsi per risolvere le varie problematiche nell’interesse della formazione degli studenti e del lavoro di tutto il personale che opera nel plesso liceale”.
Turnazione delle classi: alcune nell’ex Palazzina Comando della Caserma Piave
“L’eccessivo numero di studenti rispetto alle disponibilità delle strutture – ha fatto notare il consigliere – ha spinto il dirigente scolastico a procedere con la turnazione: alcune classi sono temporaneamente collocate presso la ex Palazzina Comando della Caserma Piave”.
Garbini: “Sicurezza e formazione di qualità”
“Con l’interrogazione – ha concluso – si sottolinea la necessità di garantire sicurezza e formazione di qualità, facilitata dall’impiego di laboratori, dell’aula magna, e al tempo stesso di rispettare la tradizione, la storia e la qualità della formazione garantita negli oltre150 anni di attività scolastica del Liceo Classico”.
La risposta del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani
“Abbiamo affrontato le problematiche del Liceo Classico Gualterio già l’estate scorsa“, ha assicurato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani. “In accordo con la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, e con la dirigente scolastica, Cristiana Casaburo, mi sono impegnata personalmente nella ricerca di spazi disponibili nel centro storico, adeguati alle nuove esigenze della scuola.
“Avevamo individuato i locali dell’istituto San Paolo e ho messo in contatto la Provincia con la Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, proprietaria della struttura. Sono stati svolti anche dei sopralluoghi ma la successiva trattativa non è andata a buon fine per motivi economici. Nel frattempo l’Amministrazione provinciale ha proposto alla scuola di utilizzare gli spazi di sua proprietà nel polo scolastico di Ciconia. La dirigente, che si è mossa per tempo per cercare di risolvere il problema, ha fatto altre scelte, e immagino che abbia fatto la scelta che riteneva migliore per garantire lo svolgimento delle lezioni”.
“Il Comune non ha a disposizione spazi adeguati da mettere a disposizione. Ho letto soluzioni impraticabili. In biblioteca non abbiamo spazi, al Centro Studi i locali al piano terra che sono stati ultimati saranno occupati dall’Aula multimediale, dal Fab Lab e dall’Archivio Maoloni, a Palazzo Simoncelli partiranno il prossimo anno i lavori per il completamento del Centro di documentazione della Ceramica, mentre Palazzo Monaldeschi, ex sede dell’istituto d’arte, è di proprietà della Curia e necessita di importanti lavori di ristrutturazione. Non abbiamo mai smesso di cercare soluzioni e ora stiamo ragionando con un altro istituto privato per capire la disponibilità degli spazi che hanno nel centro storico. Abbiamo a cuore la tradizione, la storia e la qualità della formazione di tutte le scuole della nostra città, sapendo bene quanto sia vitale mantenere gli istituti esistenti nel centro storico”.