“Per rendere agibili gli alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica, l’Umbria ha fatto la sua parte. Ora, sollecitiamo il governo ad accelerare i tempi e a trasferire le risorse richieste dalla Regione”: a sollecitare il governo è l’assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, ricordando che, in seguito all’entrata in vigore del decreto con il quale il governo nazionale ha messo in campo le misure tendenti a mitigare l’emergenza abitativa presente nel paese, la Giunta regionale su proposta dell’assessore Vinti, nella seduta di ieri 23 giugno, ha provveduto ad approvare l’elenco degli alloggi di proprietà dell’Ater e dei Comuni che necessitano di lavori di non rilevante entità, al fine di essere resi prontamente disponibili per le assegnazioni agli aventi diritto inseriti nelle graduatorie comunali. L’assessorato ha quindi disposto il suo invio al Ministero entro il termine stabilito dalla legge, ai fini dell’ammissione a finanziamento.
“Con l’entrata in vigore della legge 23 maggio 2014, n. 80 di conversione del Decreto legge 28 marzo 2014, n. 47 il governo nazionale è intervenuto per fronteggiare l’emergenza abitativa in Italia – ha spiegato l’assessore Vinti – In particolare, l’articolo 4, comma 1, della legge n. 80/14 prevede che entro quattro mesi dall’entrata in vigore della norma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero per gli affari regionali e le autonomie, approvi i criteri per la formulazione di un programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli IACP, comunque denominati in Umbria Ater, sia attraverso il ripristino di alloggi di risulta, che tramite la manutenzione straordinaria degli alloggi anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico, statico e del miglioramento sismico degli immobili. Mentre il comma 1-bis, dell’articolo 4, prevede altresì che le Regioni trasmettano, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l’elenco delle unità immobiliari, di proprietà dei Comuni e degli IACP comunque denominati che, con interventi di manutenzione ed efficientamento di non rilevante entità, siano resi prontamente disponibili per le assegnazioni”.
“La Regione Umbria – precisa Vinti – ha quindi predisposto e inviato al Ministero l’elenco predisposto dall’ATER regionale e che riguarda anche gli alloggi di proprietà Comunale, di cui l’Azienda è incaricata della gestione e che prevede la manutenzione di circa 330 alloggi per una spesa complessiva stimata pari a circa 5.600.000 euro, con una spesa media ad alloggio di circa 17.000 euro ed un medio costo a metro quadrato pari a 233 euro di molto inferiore ai massimali di costo stabiliti dalla Regione per medesimi interventi”.
L’assessore Vinti precisa che “è stato inoltre predisposto un ulteriore elenco, anch’esso da inviare al Ministero, nel quale sono ricompresi gli alloggi, sia di proprietà ATER che comunale, che necessitano di lavori di manutenzione di maggiore entità, con un costo medio a metro quadrato superiore ad 350 euro e quelli che prevedono lavori sulle parti condominiali dell’edificio, anche ai fini dell’adeguamento energetico ed impiantistico. In quest’ultimo elenco è prevista la manutenzione straordinaria di edifici, composti da circa 600 alloggi, per una spesa complessiva stimata di circa 11.000.000 di euro”.
La delibera approvata ieri dalla Giunta regionale stabilisce che,qualora le risorse attribuite dal Ministero dovessero risultare insufficienti per la copertura finanziaria di tutti gli interventi previsti nei due elenchi, ai fini dell’assegnazione del finanziamento si dovrà tenere conto dell’ubicazione degli alloggi dando, in primo luogo, priorità agli interventi previsti nei Comuni classificati ad alta tensione abitativa, a seguire tutti gli altri Comuni. All’interno di ciascuna classe si dovrà tenere delle seguenti priorità: per i Comuni ad alta tensione abitativa:
a.1) interventi sugli alloggi di proprietà ATER ubicati nel centro urbano e frazioni contigue;
a.2) interventi sugli alloggi di proprietà comunale ubicati nel centro urbano e frazioni contigue;
a.3) interventi sugli alloggi di proprietà ATER ubicati nelle frazioni limitrofe;
a.4) interventi sugli alloggi di proprietà comunale ubicati nelle frazioni limitrofe.
Per i Comuni non ad alta tensione abitativa:
b.1) interventi sugli alloggi di proprietà ATER;
b.2) interventi sugli alloggi di proprietà comunale.
Infine, qualora le risorse dovessero risultare insufficienti per la copertura finanziaria degli interventi all’interno delle priorità, per l’assegnazione del finanziamento si dovrà tenere conto del numero di domande di edilizia residenziale pubblica presenti nella graduatoria comunale.
“La disponibilità di ulteriori 330 alloggi, a livello regionale, ad oggi non disponibili per inagibilità, è essenziale per soddisfare i bisogni dei territori regionali – ha concluso l’assessore Vinti – La mancata assegnazione degli alloggi perché non è stata possibile un’adeguata manutenzione, rappresenta uno degli eclatanti effetti dei tagli di risorse per l’edilizia residenziale pubblica effettuati dai governi centrali alle Regioni, compresa l’Umbria. Una politica miope e sbagliata, che ha portato ad un deperimento di parte del patrimonio edilizio pubblico e, pertanto, privato centinaia di famiglie del diritto alla casa. Una privazione che diventa particolarmente più grave in questa fase di crisi economica e di riduzione dei redditi dei ceti popolari e dei lavoratori”.