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EDILIZIA: MENO ABUSIVI. PIU' SICUREZZA

“Meno abusivi. Più sicurezza”. Con questo slogan ANAEPA Confartigianato e CNA Costruzioni danno battaglia all'abusivismo in edilizia e si impegnano sul fronte della sicurezza sul lavoro, proponendo una legge che stabilisce precisi requisiti per poter svolgere l'attività di imprenditore edile.

La Confartigianato Imprese e la CNA hanno infatti sollecitato alle forze politiche la presentazione di un progetto di legge che disciplini l'accesso all'attività di costruttore.

“Costruttori qualificati significa cantieri sicuri. Riteniamo indispensabile – ha spiegato – Stelvio Gauzzi- Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – un provvedimento che, attraverso la qualificazione degli imprenditori, garantisca trasparenza del mercato e tuteli i lavoratori e i consumatori. La proposta di legge ha infatti un obiettivo fondamentale: combattere il fenomeno degli operatori improvvisati, degli abusivi e dei doppiolavoristi che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, fanno concorrenza sleale alle imprese regolari, sottraggono gettito alle casse dello Stato, rendono un cattivo servizio ai consumatori”.

“Secondo ANAEPA Confartigianato, continua Gauzzi – la proposta di legge servirà dunque a regolare un settore nel quale le imprese continuano ad aumentare ma, insieme ad imprenditori qualificati, arrivano anche operatori improvvisati incapaci di offrire servizi di qualità e che di fatto ‘inquinano' il mercato”.

La proposta normativa, composta di 9 articoli, prevede che, in una prima fase di immediata applicazione, gli aspiranti imprenditori, o loro preposti, dovranno conseguire un attestato di qualificazione professionale dopo aver frequentato un corso di almeno 80 ore di formazione imprenditoriale e manageriale dedicata soprattutto agli adempimenti per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Questo attestato dovrà essere conseguito anche da tutte le imprese più ‘giovani', vale a dire quelle operanti da un periodo inferiore a due anni alla data di entrata in vigore della legge.

Quando poi la legge andrà a regime, per poter aprire un'azienda edile i nuovi imprenditori dovranno possedere i seguenti requisiti:

– Requisiti di idoneità professionale – Bisognerà frequentare corsi di formazione e istruzione professionale di durata variabile fino a 3 anni a seconda della complessità dell'attività imprenditoriale, integrati da periodi di esperienza lavorativa e professionale in aziende abilitate, da integrare in base ai principi di alternanza fra periodi di studio e pratica sul lavoro.

– Requisiti di onorabilità: l'imprenditore non dovrà avere precedenti penali o procedimenti giudiziari in corso;

– Requisiti di capacità organizzativa e finanziaria: l'impresa dovrà disporre delle attrezzature e delle risorse economiche adeguate per svolgere l'attività.

I ‘numeri' del settore Costruzioni

Nel 2000 le imprese di costruzioni (che comprendono il settore dell'edilizia e quello dell'installazione impianti) erano 589.707, di cui 432.425 artigiane.

Nel 2007 il loro numero è salito a 775.886, cui 578.633 artigiane.

In termini occupazionali, il settore delle costruzioni nel terzo semestre 2007 ha dato lavoro a 1.973.000 persone, che rappresentano l'8,4% di tutti i settori economici e il 28% degli occupati dell'industria.

L'incidenza degli occupati stranieri è pari al 12,7% del totale degli occupati nelle costruzioni.

Tra il 1998 e il 2007 gli occupati nel settore delle costruzioni sono cresciuti del 32,2%, a fronte di un aumento, nello stesso periodo, del 13% degli addetti del totale economia.

A conferma del trend di crescita, nei primi tre trimestri del 2007, l'incremento dell'occupazione nel settore dell'edilizia e delle costruzioni è pari al 3,2%.

Il valore totale della produzione in edilizia, nel 2007, è pari a 196 miliardi di euro. L'incidenza sul Pil degli investimenti in costruzioni nei primi tre trimestri 2007 è pari al 10,2% ed è pari al 48% di tutti gli investimenti fissi lordi realizzati nel Paese.