Prima tutti a lamentarsi per una città ‘dormitorio’, per una Foligno dove ‘c’è solo la Quintana e poi tutti in letargo’ per un centro storico vuoto, desolato e desolante. Adesso invece c’è il problema inverso: alcune zone del cuore cittadino hanno finalmente preso vita, si sono rianimate e ringraziando Dio brulicano di gente. Giovani, giovanissimi, ma anche famiglie che si riappropriano di spazi urbani tornati a splendere come non mai, grazie all’opera di ricostruzione prima e di pavimentazione poi. Adesso, se la sera esci, a Foligno c’è gente! Anzi, paradossalmente – incredibile ma vero – troppa gente. E la ‘movida serale’ diventa motivo di polemica tra gestori dei locali, fruitori degli stessi e residenti. Un ‘allarme’ che ha spinto la stessa amministrazione comunale a correre ai ripari.
‘Progetto Movida’ – E così, proprio al fine di cercare soluzioni condivise per coniugare i diritti al riposo dei cittadini e la vita di numerosi locali di intrattenimento serale e notturno nel centro storico, il Comune di Foligno annuncia la presentazione del ‘Progetto Movida’: se ne parlerà giovedì 24 luglio alle 15.30 in via Oberdan presso i locali dell’area Diritti di cittadinanza. A curare l’iniziativa, il neo assessore alle politiche sociale Maura Franquillo, il sindaco Nando Mismetti ed il consultore incaricato alla ‘promozione della salute, del benessere e della qualità della vita’, Lucia Coco.
“Forti segnali di conflitto” – “La qualità della vita passa attraverso molti fattori quali tutela dei diritti di cittadini e commercianti, mobilità, iniziative culturali, sostegno alle scuole, assistenza alle fasce deboli, aggregazione di anziani e giovani – dichiara Lucia Coco in un comunicato stampa – rientra in quest’ambito il problema di garantire il diritto al riposo dei cittadini e quello al divertimento serale e notturno, la cosiddetta ‘Movida’”. Stando alla nota stampa infatti, la Coco sottolinea che ‘a Foligno si registrano forti segnali di conflitto tra i residenti ed ospiti’.
La parola ai residenti – Il progetto prevede quindi di coinvolgere associazioni, comitati cittadini spontanei, studenti, commercianti e rappresentanti istituzionali. Nel primo incontro l’amministrazione comunale vuole cominciare ad ascoltare le diverse voci dell’area di piazza del Grano evia Gramsci. Il fatto che la ‘troppa vita’ ed il ‘troppo movimento’ in centro storico siano diventati un problema, segna comunque un decisivo cambio di mentalità, e tutt’altro che negativo, anzi.