di Ada Spadoni Urbani (*)
Che il Governo si sia reso conto che alcune misure restrittive limitano lo sviluppo invece di promuovere la concorrenza è un fatto assolutamente positivo. Vuol dire che i nostri “professori” cominciano a misurare l'impatto sulla gente delle loro ricette per “guarire” il Paese. Dopo la gratuità dei conti correnti per i pensionati al minimo, nell'ultimo decreto legge sulle semplificazioni tributarie, che è stato presentato in prima lettura al Senato, è stato “liberalizzato” l'utilizzo, e quindi la riscossione, del contante per le transizioni con clienti non comunitari. Infatti a queste persone, in Italia per turismo, lavoro od altro, è ora concessa l'opportunità di adoperare gli euro senza limitazioni.
Io stessa in più occasioni avevo evidenziato come la restrizione dell'utilizzo del contante, oltre a limitarci nella libertà di adoperare i nostri soldi pagando “cash”, sarebbe stata da un lato di ostacolo per eventuali clienti stranieri che, a casa loro, possono senza limitazione utilizzare i soldi e dall’altro avrebbe causato l'imbarazzo di chi vende, per gli acquisti superiori a mille euro, vedi per esempio nel mercato del lusso, che è fiorente e rappresenta il made in Italy nel mondo.
Ora l’articolo tre del decreto ha superato queste problematiche e ne sono soddisfatta. Per le stesse ragioni possono tirare un respiro di sollievo anche le agenzie di viaggio e gli operatori turistici per i loro rapporti con cittadini non comunitari.
(*) Senatore PdL